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CIAO GIGI


lunedì 16 giugno 2008
Luigi Riccardi, Gigi per tutti gli amici, attuale Direttore e Presidente della FIAB dal 1995 al 2007, ci ha lasciati.

 
Articolo di Paolo Hutter, martedì 17 giugno 2008 sulle pagine milanesi de la Repubblica.

Riccardi pedala verso il cielo
tutti in bicicletta al suo funerale

E' come se Gigi Riccardi fosse sempre stato a pedalare sul sellino di Ciclobby, ed è come se pedalando sereno sotto la sua bella chioma bianca stesse salendo sopra il Duomo verso il cielo, come nella scena finale di Miracolo a Milano. La prima piccola pionieristica (e bagnata, causa pioggia) bici-festazione di primavera Riccardi l'aveva organizzata il 21 marzo 1986 da Porta Venezia a piazza Duomo. Poche settimane dopo, con Augusto Castagna e Pippo Torri fondava Ciclobby, la prima associazione italiana dedicata a battersi per la promozione dell'uso urbano e quotidiano della bicicletta in città, per il grande ritorno delle due ruote a pedali che una malintesa modernizzazione aveva quasi espulso dalle strade. Ventidue anni ininterrotti, mica pochi, durante i quali Riccardi ha sempre più dedicato le sue energie umane e intellettuali alla causa : appassionandosi ogni volta di nuovo da capo, che si trattasse di analizzare i dettagli del piano delle piste ciclabili, di scoprire una nuova esperienza nordeuropea o di ragionare sul senso più generale di benessere sociale legato alla ciclabilità. Capace dal concreto della bicicletta di rapportarsi alle persone più diverse, dai ragazzi un po' anarcoidi della massa critica che contestavano il suo senso delle regole, ai big dei trasporti e dei ministeri che tendono sempre a guardare alla ciclabilità come alla cenerentola della mobilità. Non dimostrava i suoi quasi 71 anni se non forse per questo modo di fare di buon lombardo progressista che oggi si è fatto più raro : una passione civile e un protagonismo che non sono mai sfociati nell'ambizione fine a se stessa, che gli hanno sempre fatto cortesemente rifiutare il salto in politica o a incarichi di potere o alla trasformazione in personaggio mediatico, una abitudine al contatto diretto, personale con tutti, una attenzione costante alla sostanza e non solo alla apparenza delle cose, alla verifica dei dati, una disponibilità sempre trasversale al dialogo con tutti per ottenere risultati che gestiva senza però mai tradire la sua ispirazione di fondo, di cattolico di sinistra e di ecologista quasi ante-litteram. In questi 22 anni di impegno totale di Gigi Riccardi, nonostante le ampie mobilitazioni e le indubbie attenzioni, Milano non è migliorata abbastanza per chi vuole andare in bicicletta. Ma a partire da Gigi e da Ciclobby è cresciuto un movimento nazionale per il ciclismo urbano ed extraurbano che non è più trascurabile da nessun governo locale o nazionale. Nel 2002 il consigliere Baruffi era riuscito a fargli avere l'Ambrogino d'Oro, dopo una raccolta di firme vaste e importanti. "Da 25 anni, con garbo, tenacia e determinazione, promuove la cultura della bicicletta pungolando i pubblici amministratori e i cittadini con incontri, seminari, manifestazioni, studi, pubblicazioni. Punto di riferimento irrinunciabile per quanti sognano e costruiscono una metropoli più sana, più umana, più respirabile, più percorribile" diceva la motivazione. La bici che ci ha lasciato Gigi è strumento e metafora di una società più gentile, più civile, al tempo stesso più colta e popolare. Per rimpiangerlo e ringraziarlo faremo una cosa che gli sarebbe molto piaciuta. Mercoledì ai funerali in via Melchiorre Gioia andremo tutti in bicicletta.


L'affetto e la stima per Gigi è tale che mi è difficile esprimere tutto quanto sento in questo momento.
Marino Bartoletti alla fine della Prima Conferenza nazionale della Bicicletta (organizzata insieme noi, voi, Aicc, FCI e Euromobility) ebbe a soprannominarlo il "Bicintauro", mezzo uomo e mezzo bicicletta; provai allora a rendere l'idea...
Ci mancherà tanto.
Fabio Lopez Nunes - Direttore Settore Parchi e mobilità ciclabile -
Provincia di Milano


Apprendo solo ora , al rientro da un viaggio , la notizia del grave lutto che ha colpito la grande famiglia della Fiab con la scomparsa dell'amico Gigi . Che dire ? Penso che ci sentiamo tutti un pò più soli nella nostra battaglia quotidiana . Omaggiare la Sua memoria significa dare ancora più forza alle idee che Lui ha cercato di portare avanti .
Ciao Gigi
Germano Boccaletti - Bologna


Gigi ha dedicato alla Fiab una buona parte della sua vita, con una passione ed un'abnegazione che ora è patrimonio di tutti noi; per onorarlo, ricordarlo, farlo rivivere dobbiamo intensificare i nosti sforzi nella direzione che ci ha per tanto tempo indicato. Un abbraccio ai suoi familiari ed a tutti voi.
Gianfranco Fantini - Reggio Emilia



La foto allegata l'ho scattata all'ultima assemblea nazionale qui a Brescia.
Gigi premia l'amico Paolo Garimberti di La Repubblica.
Mi sembra una foto molto bella, con l'evidente entusiasmo di Gigi.
ciao
Massimo Braghini - Brescia

Reduce dal convegno di presentazione dei quaderni fiab Riccardo Gallimbeni della scorsa settimana alla provincia di Torino di cui Gigi fu il promotore e ne diede l'imput, apprendo con grande rammarico della sua scomparsa.
ci uniamo al dolore della famiglia e dell'intera fiab.
Il cicloraduno sia per tutti noi un momento di aggregazione in cui anche lui starà con noi attraverso i nostri pensieri e le sue idee.
Mario Agnese, Bici& Dintorni - Torino


Qui a Verona sapevamo della gravità della malattia di Gigi eppure questa notizia così brutta e irreparabile ci sorprende. In tutte le iniziative Fiab la sua presenza era scontata. Faremo tutti fatica a rassegnarci.
Per lui tanto affetto e tanta gratitudine. Un abbraccio forte ai suoi cari dai soci veronesi.
Paolo Fabbri - Verona


Ieri sera,prima di addormentarmi, mentre pensavo a Gigi e alle tante occasioni in cui ci eravamo incontrati (prima fra tutte nel'91 al Velocity di Milano)ho sentito alla radio una vecchia canzone di un altro milanese di quel mondo lombardo "progressista e umanitario " come ben dice Riccardo Canesi: "Canzone per Sergio" di Roberto Vecchioni.
Non so perchè ma mi è sembrata così evocativa di Gigi che mi è venuto da piangere.Ne riporto qui sotto alcuni passaggi (adattandone evidentemente la dedica)per chi non la conosce perchè mi sembra il migliore epitaffio per una persona davvero speciale come lui:

A volte ci incontriamo sugli argini,
e ci contiamo,e manchi sempre tu...
oh sì di cose qui ne succedono
ma ci illudiamo d'inventarle noi;
siamo un passaggio di allodole
con un colpo andiamo giù
mentre cerchiamo di scegliere
se volare a nord o a sud...
Oh Gigi non ho tempo di scriverti
ma un giorno o l'altro mi rincontrerai
ci appoggeremo sui gomiti
quando il sole viene giù,
mi accadrà di sorriderti
come non speravo più...
e l'occhio azzurro avrà un momento
uguale all'occhio blu...

Addio Gigi
Franco da Trento


Cari amici,
Apprendo solo ora la notizia della scomparsa di Gigi, che mi lascia sgomento.
Gigi è stato sicuramente un grande personaggio oltre che una grande persona.
Ritengo che il modo per onorarlo e ricordarlo sia continuare l’impegno per far raggiungere alla nostra associazione, alla quale lui ha contribuito nel modo determinante e concreto che tutti sappiamo, i traguardi che lui stesso auspicava.
Un abbraccio ai suoi familiari.
Mario - AdB Brescia


E' con sgomento, che ho appreso della scomparsa di Gigi. Del tutto inaspettata: era venuto qui a Firenze lo scorso febbraio ed era il solito Gigi, garbato, ma determinato e risoluto. Non avrei mai immaginato che sarebbe stata l'ultima volta che ci saremmo visti. Riaffiorano i ricordi delle volte che ci siamo incontrati, in occasione dei vari eventi FIAB, ed emerge il rimpianto che siano sempre stati incontri troppo fugaci. Di Gigi ricorderò sempre la grande umanità, accompagnata dalla determinazione di chi sta dando tutto se stesso per la causa in cui crede. Quattro anni fa, Gigi diede un grande sostegno all'iniziativa della nascente associazione FirenzeInBici; oggi questa associazione, nata anche grazie al suo supporto, sta diventando sempre più grande; per onorare la memoria di Gigi non possiamo fare altro che continuare sulla nostra strada, con sempre maggiore impegno e maggiore dedizione. Senza risparmiarsi. Come lui ha sempre fatto.
Ciao
Gianni Lopes Pegna - Firenze


La notizia della prematura scomparsa di Gigi Riccardi, "past President" e attuale Direttore generale della FIAB, mi ha lasciato letteralmente costernato! Altri meglio di me saranno in grado di ricordarne il suo infaticabile intelligente "darsi da fare" per la causa di un mondo più vivibile anche grazie all'uso della bicicletta. In questo momento di grande tristezza e di rimpianto mi è caro fare memoria della sua venuta, poco più di un anno fa, qui a Torino per tenere a battesimo il neonato gruppo Fiab-PEDALIAMO INSIEME che rappresento: l'amabilità che mostrò nell'occasione si tradusse in una sua successiva visita di lì a qualche giorno per partecipare in allegria con sua moglie ad un'omerica "bagna cauda" organizzata dalla nostra associazione! E qualche settimana più tardi nel ruolo di accompagnatore appassionato e competente del nostro gruppo in trasferta alla scoperta in bicicletta della sua Milano, quella di ieri e quella di oggi.

Per questa sua capacità e volontà di "spendersi" per gli altri desidero dirgli a nome del gruppo che rappresento semplicemente: grazie, Gigi! A questo grazie collettivo aggiungo - come persona che crede che non tutto finisce con la morte e che c'è una vita oltre la vita - il testo che segue che nella forma poetica di G.Perico traduce il pensiero di Sant'Agostino in merito al legame imperituro che ci lega alle persone che hanno lasciato questa terra, affinché sia di sollievo nella tristezza del commiato per i famigliari e gli amici.


Se conosceste il mistero immenso del Cielo dove ora vivo, questi orizzonti
senza fine, questa luce che tutto investe e
penetra, non piangereste se mi amate!

Sono ormai assorbito nell'incanto di Dio nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole al confronto!
Mi è rimasto l'amore di voi, una tenerezza dilatata che neppure immaginate.

Vivo in una gioia purissima. Nelle angustie del tempo pensate a questa casa
ove un giorno saremo riuniti oltre la morte,
dissetati alla fonte inestinguibile della gioia
e dell'amore infinito.

Non piangete se veramente mi amate!

Pietro Paolo Ricuperati - Gruppo Fiab-PEDALIAMO INSIEME di Torino


L' entusiasmo del fare ed il coraggio nelll' affrontare a viso aperto quello che il destino ci manda sono i messaggi che leggo nella bella storia che Gigi ha scritto della sua vita . Romanzo troppo breve per chi gli vuole bene, un grande abbraccio alla sua famiglia ed a tutti coloro che credono in questi ideali , ciao Gigi.
Luciano, Bici&Dintorni - Torino


Città Ciclabile di Cagliari è con tutta la FIAB, al fianco dei familiari e degli amici in questo momento di scomparsa di una guida della nostra Federazione.
Gigi ci mancherà, ma dobbiamo moltiplicare il nostro impegno per una vita di movimento che abbia una visione lungimirante come quella che aveva lui.
Andrea Olla presidente di Città Ciclabile - Cagliari


Pensiero per Gigi,
Ci siamo conosciuti all'Assemblea Nazionale di Senigallia nel 2007, dove con l'affiliazione alla FIAB della nostra associazione "Cycling Salerno" abbiamo festeggiato le 100 adesioni a livello nazionale.
Purtroppo tu non hai vissuto100 anni, ma il grande lavoro svolto che tutti ti riconoscono e che noi solo per poco tempo abbiamo potuto apprezzare, siamo certi ci sarà utile per almeno i prossimi 100 anni ancora.
Paolo Longo (Cycling Salerno)

ps. ho inserito due foto in allegato del momento


vi siamo vicini in questo triste momento, abbiamo conosciuto anche noi il vostro straordinario Presidente Gigi, vi abbracciamo
Luca Magrin e tutto lo staff di Jonas


La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Se ascolto sento i tuoi passi, che esistono come io esisto.
F. Pessoa
 Ciao Gigi
OFFICINE KAIROS MILANO

Conosciuto poco, lo stimavo molto.
Un pensiero ai parenti stretti, e un pensiero a tutta la grande sua famiglia fiab.
Pierpaolo Romio   -  Vicenza 


Ho conosciuto gigi tanti anni fa. Creava in tutti noi entusiasmo per la nostra passione, lo sviluppo per il trasporto in bicicletta e lui era sempre il primo. Sono attonito.
Luciano Chirici Triglia in Bicicletta – Livorno


Ho pedalato insieme a Gigi Riccardi nel tratto toscano della francigena, durante la ciclostaffetta 2005, da Marina di Massa a Siena. Abbiamo conversato per chilometri e chilometri. Ricordo una chioma bianca al vento, un viso sereno e una straordinaria capacità di comunicare e prendere decisioni con saggezza e semplicità. Un vero Signore, autenticamente gentile, che viene a mancare proprio nel momento in cui il nostro paese è dominato dalla volgarità e avrebbe più bisogno di brave persone come Gigi. Dobbiamo essere determinati a valorizzare e sviluppare il patrimonio di valori ed esperienza che abbiamo ereditato.
Un abbraccio commosso alla famiglia, ai parenti e agli amici di Milano.
Giovanni Cardinali, segretario Circolo Amici della Bici di Arezzo.


Carissimi/e tutti/e,
la notizia della morte di Gigi mi ha colto di sorpresa. Ero al corrente della sua malattia, ma in ogni caso mi ha trovato impreparato. Sono rimasto colpito. Con lui se ne va un pezzo della Federazione: quella parte della FIAB che è uscita dallo spontaneismo dei primi anni  tipico dei movimenti allo "stato nascente" per divinire una realtà associativa riconosciuta ed autorevole.
Lo ricordo ancora una quindicina di anni fa' al Salone del ciclo e motociclo a Milano, quando  con tono gentile e simpatico mi salutava come "presidente" della Fiab (erano i tempi in cui eravamo passati dallo spontaneismo del Coordinamento alla fondazione della FIAB): io ero solo il coordinatore della segreteria tecnica della appena nata FIAB. Ma da quell'incontro, dallo scambio che abbiamo avuto ho capito che lui era la persona   - per intelligenza e generosità - che poteva contribuire fortemente a fare uscire la FIAB dal limbo dello spontaneismo per trasformarla in una realtà associativa riconosciuta ed autorevole.
Mi piace ricordare di lui la fiducia nel futuro ma anche  la consapevolezza dei limiti personali e collettivi.Grazie Gigi, grazie "Capobianco" (così tra gli amici di Pedale Verde di Roma lo chiamavamo scherzosamente).
Mimmo Schiattone – Roma


Cari Amici della Fiab,
partecipo al lutto che ha colpito il vostro movimento con un ricordo.Sono uno dei fortunati che ha avuto la possibilità di conoscere Luigi Riccardi e di lavorare con lui: erano i tempi (1991) del mio lavoro alla Divisione Trasporto Regionale nella storica sede di Palazzo Litta in Corso Magenta a Milano. Erano i tempi delle prime iniziative (curate dall'Ing. Luciano Luccini) a favore del trasporto delle bici sui treni, dalle normative, ai treni nazionali e internazionali, dei primi parcheggi dedicati alle bici nelle stazioni, dei viaggi organizzati un po' in tutta la rete con la formula del treno+bici, dei percorsi e dei treni speciali, dei vagoni attrezzati per il trasporto delle bici guardando anche all'esperienza delle altre ferrovie europe per vincere le resistenze burocratiche delle nostre ferrovie. Quante riunioni, per definire i programmi ad ogni cambio orario. E Luigi Riccardi era lì, sempre pronto e disponibile a fornire il suo paziente contributo di idee prezioso e competente.
Oggi mi occupo, per altri aspetti, ancora di trasporti, di "mobilità sostenibile", di ambiente e guardo con un occhio di attenzione particolare gli amici della Fiab dalle parti di Cremona, le loro proposte per le piste ciclabili, per la sicurezza di chi va in bici e in mente, quando mi occupo di loro, c'è sempre l'insegnamento e l'esperienza vissuta con Luig Riccardi.Ecco, questo è il mio ricordo di Luigi che vi voglio trasmettere. E' sicuramente un ricordo parziale, una parte del suo grande lavoro fatto con grande pazienza e, come avete ricordato molto bene anche voi, con quella giusta autorevolezza che tutti, in quegli anni da pioniere del trasporto bici sui treni, nelle ferrovie e non solo hanno saputo riconoscergli.Con un groppo alla gola e un grande Ciao a Luigi.
Ezio Corradi – Cremona


Ci uniamo con tanta tristezza ed infinito  cordoglio nel ricordo di tutte le pedalate e salite fatte insieme, dai cicloraduni alle ciclostaffette, spiritualmente uniti dal nostro credo di un mondo migliore in  sella, semplicemente ad una  bici.
Tutto l'Ulisse-Fiab di Trieste - Ottavia Boschini


Sentendoci vicini alla famiglia di Luigi Riccardi , alla quale porgiamo le nostre sentite condoglianze , vogliamo ricordarti con il sorriso di sempre.  
Un affettuoso arrivederci sulle piste del cielo.  
Domenico, a nome dell' associazione F.I.A.B. Arcoreciclabile


ho conosciuto Luigi Riccardi in occasione della premiazione della mia tesi di laurea per il concorso "Riccardo Gallimbeni", e. anche se ho avuto solo un piccolo scambio di opinioni sulla mobilità ciclabile, ricordo la sua passione smisurata per certi argomenti.
Sentite condoglianze
Pamela Bracciottib - Prato


Partecipo con tutto il cuore al lutto che ha colpito la famiglia e l'associazione.
Mauro Bergamini - Torino


La morte di Gigi mi colpisce molto. Eppure non mi ha meravigliata. Solo pochi mesi fa ho passato con lui qualche ora, è stato a casa mia, abbiamo chiacchierato a lungo. Ora che so, so dare voce al suo sguardo e a quella tristezza velata che pur avevo visto. Stava morendo e stava con noi, a lavorare per quanto lui, con la sua dedizione e la sua volontà e il suo carisma mai sovresposto, aveva creato. Sono contenta di averlo potuto conoscere personalmente perché a Gigi e alla sua associazione è legata la parte della mia vita che risaliva da un baratro profondo e ricordo che quando nei miei primi cicloraduni lo vedevo da lontano, sempre discreto nonostante la sua espressiva chioma bianca, ricordo che gli riconoscevo il merito di aver costruito una piccola grande possibilità. La possibilità di unirci, anime vaganti su due ruote, non con il piccolo intento di pedalare, ma con la grande ambizione di cambiarci e di cambiare il mondo.
Grazie Gigi, so che lassù farai pedalare anche i santi.
Anna Intini – Brindisi


Ho appreso con sincero dolore che Gigi Riccardi ci ha lasciato: l’ho conosciuto e frequentato sin dai primi anni di attività dell’A.Ri.Bi., apprezzandone le doti umane, anzitutto, e di cultore appassionato, poi, degli stessi obbiettivi d’azione finalizzati a realizzare un ambiente di vita migliore. Ai suoi cari e a noi tutti, possa essere di conforto la consapevolezza – per dirla con San Paolo – che Gigi, con coerenza e passione, “ha combattuto la sua battaglia”
Angelo Mainetti - Bergamo


L’ho saputo ieri sera da Fausta, mia moglie, che l’aveva sentito a Radio Popolare; a casa nostra è sempre accesa e tante volte ci ha mandato l’inconfondibile voce di Gigi, intervistato puntualmente in occasione di tutto ciò che riguardasse la bici in città. Abbiamo avuto lunghi minuti di silenzio imbarazzato, come se il saperlo in questo modo ci facesse quasi sentire in colpa. Conosciamo (non mi riesce di usare il passato) Gigi più o meno da trent’anni; l’abbiamo conosciuto per ragioni professionali e ci siamo fatti trascinare nell’avventura della fondazione di Ciclobby; abbiamo frequentato per molto tempo la sua casa e la sua famiglia.
Mi scorrono davanti agli occhi immagini e ricordi: di lavoro, di bici, di montagna, sua altra grande passione. E mi rendo conto di poterlo considerare tra le persone che, insieme a poche altre (forse perché invecchiando si diventa più selettivi) mi hanno lasciato qualcosa dentro perché dotate di una sorta di “pedagogia naturale”: sono le persone che semplicemente standoci insieme impari qualcosa.
Ciao Gigi, propongo per te, con una piccola modifica, la preghiera che si canta per la gente che va in montagna:

su nel paradiso
lascialo andare
per le tue strade e per tue montagne

Un abbraccio forte a Rosanna, Paola, Francesco.

Giuliano Spreafico - Milano


Profondamente colpita partecipo con tristezza al lutto che ha colpito la ns. Associazione.
Condoglianze
Maria Grazia Benfatto   ADB di Padova


La signorilità, la competenza, l'approccio strategico, il carisma e, non ultimo, l'affetto tangibile, semplice e diretto di Luigi non sono rimpiazzabili.
A chi resta davvero un compito arduo, sul piano umano come su quello professionale.
E certamente uno sprone al fare e a dare il meglio che sia possibile.
Giampaolo Schillaci e tutti gli amici dalla Sicilia.


Pochi di noi hanno conosciuto Gigi e, purtroppo, ancor meno lo hanno frequentato, ma, anche così, ne abbiamo apprezzato la signorilità, l'entusiasmo e la grande professionalità.
Ci uniamo anche noi al grande coro di voci che ne esalatano le qualità e ne compiangono la scomparsa. 
Vincenzo Palmucci  di Fiab-RampiGrifo Grosseto


Caro Antonio e cari amici della Fiab,
la morte di Luigi mi lascia una grande tristezza ed un senso di perdita.
Ho avuto il piacere di collaborare con lui per tanti anni come presidente e direttore della FIAB, per promuovere l'uso delle due ruote e tentare in ogni modo di convincere le istituzioni, grigie e sorde, sulla utilità e la bellezza della bicicletta.
E lui con quel suo sorriso gentile, con i modi garbati, con il fisico asciutto da ciclista, con il suo grande ottimismo, era sempre pieno di idee, di iniziative, di proposte concrete, da far circolare, da ampliare, da dedicare a quanti avevano responsabilità per sostenere l'uso della bicicletta.
A volte ero un pò dispiaciuta che Parlamento, Governi ed isituzioni, fossero così insensibili a destinare risorse, idee, progetti alla bicicletta e me ne scusavo con lui, che sempre mi rassicurava sull'importanza di provarci, di allargare la lista dei sostenitori, di far crescere la cultura tra i cittadini, a partire dai bambini con Bimbinbici!
Sto ripensando alla collaborazione con il WWF,  il dialogo con le Ferrovie, i rapporti non sempre facili con il Ministero per l'Ambiente, i parlamentari amici della Bici, il lavoro con le amministrazioni locali: era un continuo tessere fili per per sognare un mondo e tante città piene di biciclette.
Ma non era solo questo. Era anche quel suo vivere davvero il suo sogno, pedalando in sella alla sua bicicletta, il  raccontare le tante esperienze vissute, il suo stile di vivere e sognare insieme, che mi erano piaciute e che rendevano anche la sua azione associativa e politica ancora più robusta e credibile.
Dai suoi occhi lampeggiava quella libertà che solo chi usa la bici ha provato davvero e che io, da buona romagnola, conoscevo bene.
Coerenza ed impegno con il sorriso, questo era per me Luigi Riccardi.
Per questo cari amici della Fiab, voglio ricordarlo insieme a voi ed inviare alla sua famiglia le mie affettuose condoglianze.
Ciao Luigi, sono sicura che stai già pedalando nell'alto dei cieli..........
Anna Donati


Voglio fare le mie più sincere condoglianze alla famiglia ma anche a tutti voi.
L'ho conosciuto poco ma quanto basta per capire lo "spessore" alto.
Andrea Angeleri - Milano


Amici, condivido con voi la commozione per la perdita di Gigi: una persona veramente perbene con il quale sono lieto di essere entrato in relazione. Alla fine della Conferenza di Novembre Gigi mi ha chiamato, dopo avere sentito il mio intervento, per constatare, con evidente apprezzamento e compiacimento:- hai parlato senza avere una riga di appunto e ho capito che le cose che dicevi le hai veramente dentro di te.-
lo dico senza nessuna retorica: è uno di quegli apprezzamenti che  porterò con me come un patrimonio.
Sono d'accordo con Riccardo: Gigi è stato un uomo capace di avere una visione del mondo e di averla aperta e profondamente civile.
Nessuna azione mai cade nel vuoto e dunque quello che Gigi ha fatto lascia traccia. Io però vorrei fare in modo, anche per lui, che quella traccia designi il luogo dal quale far nascere un albero forte. Un abbraccio a voi tutti.
Rocco Ruggiero


Caro Eugenio, 
siamo addolorati per questo lutto e siamo vicini a tutti voi con il cuore. 
Un abbraccio 
Gianni Gronda e Barbara Beretta


Per chi non lo conosceva Gigi era il padre di FIAB, colui cui si deve il crescente interesse per la bicicletta negli ultimi anni e, almeno per me e altri come me, un vero mentore in tema di mobilità ciclistica.
Mancherà molto a tutto il mondo dell'associazionismo FIAB di cui noi facciamo parte, ma proprio per cercare di colmare questo vuoto tutti noi siamo chiamati al massimo dell'impegno per realizzare il sogno di città più ciclabili per una migliore qualità della vita.
A nome dell'associazione L'aBiCi - Ciclodi di Melegnano porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e alla FIAB tutta, che era la sua seconda famiglia.
Giulietta Pagliaccio – Melegnano


Caro Luigi, ho saputo dal giornale che te ne sei andato e sono rimasta sconvolta perché ti ricordo sulla tua bici, mentre pedalavi nel traffico cittadino ed eri l'immagine della forza e della salute...
...non sapevo che tu avessi problemi di salute. 
Un grande abbraccio a tua moglie Rosanna e a tutta la tua famiglia, ma anche agli amici di Ciclobby.
Ti ricorderò sempre con grande stima e affetto
Jole Garuti – Milano


A me rimane una profonda amarezza per non aver fatto sognare Gigi donandogli il famoso Ufficio bicicletta al Ministero . Ieri, quando mi è arrivata la notizia, ho avuto un nodo alla gola perchè ho ripensato alla rabbia , non condivisa con voi,  per aver trovato i soliti assurdi ostacoli burocratici verso un obiettivo che ero convinto, visto il ruolo e la passione personale per la bici,  di poter quanto meno iniziare a raggiungere.  Spero che qualcuno possa ancora raccogliere le tantissime idee e proposte di Gigi e della sua associazione e poter provare a riempire un vuoto che anch'io sento incolmabile .  Un abbraccio a tutti
Paolo Piacentini


Cara Anna, caro Eugenio,
con enorme dispiacere leggiamo della morte di Gigi Riccardi, vera inarrestabile guida di Fiab ed anima del movimento ambientalista.
Per quel poco che l'ho conosciuto, credo che sia davvero difficile per l'Associazione sostituire una persona tanto capace e dedita alla causa, vista anche l'energia che metteva nell'attività anche solo un mese fa alla conferenza di bimbinbici, anche solo dieci giorni fa alla marcia per il clima.
Un affettuoso abbraccio da Emergency, da Chiara Marchini, da Claudia Rivalta e da me
Alberto Nicoli


Purtroppo oggi non possiamo che sentirci orfani.
E non uno, ma molti meno di prima, perchè Gigi non era uno di noi ma molti - moltissimi - di noi messi assieme.
Ciao Andrea - Milano


Sì andrea, hai ragione: orfani.
E per me che sono appena arrivata nella grande famiglia di ciclobby è difficile dirlo, perchè tutti voi avevate condiviso con lui molto di più.
Ma il fatto è che mi aveva tirato dentro lui in questa avventura, prima in ciclobby e poi nel direttivo, e poi mi ha lasciato subito senza la sua guida.
Spero che dalla sua stella continui a darmi un occhio.
ciao, Stefania - Milano


Sono profondamente dispiaciuta per la scomparsa del caro Gigi e mi unisco al Vostro dolore. Purtroppo per la distanza da dove lavoro non potrò partecipare  ai funerali...ma sarò comunque vicino a Voi!
Ciao, Gigi.
Dott.ssa Marilù Parrinello


caro Ricc
ci hai lasciati troppo presto e non so come faremo d'ora in poi in FIAB a continuare senza le Tue parole puntuali, lucide e vibranti di sprone a non demordere mai - cum patientia et perseverantia - sui temi cicloambientalisti che hanno reso infaticabile quanto entusiastico il Tuo impegno.
Alle assemblee nazionali non mancavano mai le Tue iniezioni di saggezza ("non basta aver ragione per vincere, ci vuole la forza") ed il Tuo incitamento all'orgoglio di essere FIAB quando, anno dopo anno, riuscivi a stupirci con il lungo elenco di quante cose eravamo riusciti a fare, e con la sola forza del volontariato!
Uno dei Tuoi termini preferiti era "circolo virtuoso" per significare che, se facciamo sempre la nostra parte fino in fondo, qualcosa di buono intorno a noi prima o poi succederà sicuramente.
E ben conosciamo che, detto da Te, non era pura retorica assembleare perchè eri Tu stesso il primo a mettere in pratica la teoria, a partire dalla più elementare "manovalanza", come quando arrivavi ai consigli nazionali con un borsone carico di guanti e calzini targati Fiab per rifornirci e sorridendo scherzavi "ecco qua il vostro vu' cumprà"...
Grazie !
Manuela - FIAB Trento


Si fa presente che stanno arrivando commenti e link anche su questi 2 siti:


Il Gruppo Giovani FIAB ricorda Gigi Riccardi:
www.fiab-giovani.it

... CONTINUA
CIAO GIGI - 3


 

 

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