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vedi anche, nel sito Fiab: Recupero ferrovie dismesse
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Co.Mo.Do. è una confederazione di Associazioni che si occupano di mobilità alternativa, tempo libero e attività outdoor Co.Mo.Do. è un tavolo allargato di discussione e proposta sui temi della mobilità dolce, dell’uso del tempo libero, del turismo e dell’attività all’aria aperta con mezzi e forme ecocompatibili Obiettivi di Co.Mo.Do sono la promozione, attraverso forme e modi da definire, di una rete nazionale di mobilità dolce che abbia come requisiti fondamentali: - il recupero delle infrastrutture territoriali dismesse (ferrovie, strade arginali, percorsi storici ecc.); la compatibilità e l’integrazione fra diversi utenti; la separazione o la protezione dalla rete stradale ordinaria; l’integrazione con il sistema dei trasporti pubblici locali e con la rete dell’ospitalità diffusa Aderiscono a Co.Mo.Do.: Associazione Italiana Città Ciclabili - Associazione Italiana Greenways - Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche - Associazione Utenti del Trasporto Pubblico - Camminacittà - Cescam - Club Alpino Italiano - Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus - Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec - Federparchi - Associazione Direttori Parchi Naturali Italiani - Ferrovie Turistiche Italiane - Inventario per le vie di comunicazione storiche - Italia Nostra - Legambiente - WWF Italia. Affiliati a Co.Mo.Do: Trek&Bike, Jubilantes, Club Camminaitalia.
- Stesura di una proposta di legge nazionale per la conservazione, il recupero e la valorizzazione delle ferrovie abbandonate e delle infrastrutture territoriali dismesse - Iniziativa a favore del recupero della ex-ferrovia Voghera-Varzi e sua trasformazione in pista ciclo-pedonale - Studio di una segnaletica direzione comune a tutti i fruitori della mobilità dolce (ciclisti, pedoni, cavalieri ecc.) - Attribuzione di un marchio di qualità a tutte le iniziative e i progetti di mobilità dolce che rispondano ai requisiti fondamentali della rete PER INFORMAZIONI E ADESIONI Possono aderire a Co.Mo.Do tutte le associazioni, gli Enti e le imprese private che ne condividono gli obiettivi, partecipando in modo attivo ai periodici incontri di lavoro. L’adesione è gratuita. Albano Marcarini, marcarini@tele2.it
Costituzione
di COMODO A Verona, con l’ospitale accoglienza del Comune, lo scorso 4 luglio si sono ritrovati i rappresentanti di un ampio cartello di associazioni ed enti - formato da FIAB, Associazione Ferrovie Turistiche, Associazione Italiana Città Ciclabili, Associazione Italiana Greenway, Associazione Utenti del Trasporto Pubblico, CAI, Cescam Facoltà di Ingegneria di Brescia, Federazione del Turismo Equestre, Federparchi, Inventario Vie di Comunicazione Storiche, Legambiente, WWF - per dare vita alla Confederazione Mobilità Dolce - COMODO approvando il protocollo d’intesa che segue. La Confederazione come tavolo di concertazione della rete dove far convergere le proposte, coordinare i singoli progetti in uno schema nazionale, avanzare una piattaforma di interventi di livello nazionale. Dal locale al generale: transizione da un sistema diffuso di percorsi e itinerari locali a una rete organica e integrata di percorsi e itinerari multifunzionali nazionali. Carattere multifunzionale della rete, aperta a ogni fruitore con mezzi ecologici. Caratteristiche tipologiche e dimensionali della rete: piste ciclabili, sentieri, percorsi equestri ecc. Definizione della segnaletica unitaria; strategie per il recupero ai fini della mobilità dolce dei vari tipi di sedimi utilizzabili; salvaguardia delle strade minori da considerare alla stregua di beni culturali. Studiare forme di pubblicizzazione delle rete nazionale (Internet, pubblicazioni, cartografie ecc.). Stimolare l’integrazione fra trasporto pubblico locale (ferrovie, autobus, linee di navigazione interna) e rete ‘dolce’ mediante tariffe preferenziali, frequenze mirate, trasporto combinato. Fare in modo che le stazioni ferroviarie siano realmente punto di interconnessione fra trasporto su ferro e tratte (sentieri, piste ecc.) della rete di mobilità dolce. Stimolare la ricettività diffusa in alloggi di campagna che appoggino in modo particolare la mobilità dolce (escursionisti in transito, stalle per cavalli, officine per biciclette, punti noleggio, preparazione di cestini da viaggio per escursionisti, rete di alloggi a distanza giornaliera). Stimolare l’integrazione sovraregionale e sovranazionale delle reti esistenti tramite accordi di programma fra province, regioni, Stati nazionali anche attraverso i programmi europei di sviluppo (Interreg, Obiettivo 2 ecc.). Incrementare la costruzione ‘vegetale’ e il carattere ecologico dei percorsi e degli itinerari della rete di mobilità dolce, favorire al massimo la sua separazione dal traffico motorizzato, appoggiare il recupero di tutte le infrastrutture territoriali dismesse (ex-ferrovie, ex-strade, argini e alzaie di fiumi e canali, sentieri e percorsi storici, strutture edilizie di supporto). Incentivare in prima istanza le connessioni fra parchi nazionali e altre aree protette con ‘canali verdi’, favorire la realizzazione di ‘stazioni verdi’ e di ‘svincoli verdi’ presso i Centri Visita e le foresterie di tali aree protette, istituire qui dei Centri informativi sulla rete di mobilità dolce. Rete di mobilità dolce come etichetta di qualità per quei progetti e realizzazioni che vanno nella direzione dei requisiti sopra indicati. Il ruolo politico della Confederazione Stanza di compensazione e composizione di possibili conflitti negli utilizzi diversi degli spazi per la mobilità dolce; protocolli di buon vicinato. Azione di lobbying - mediante la costituzione del pacchetto di mischia rappresentato dalla stessa Confederazione delle associazioni ed organizzazioni - nei confronti delle istituzioni pubbliche nazionali, regionali e locali, e nei confronti delle aziende fornitrici di servizi pubblici. Sensibilizzazione e sollecitazione degli operatori economici e delle loro organizzazioni per dare impulso alla mobilità dolce. Prime iniziative della Confederazione Seminario sul Riuso per la mobilità dolce delle ferrovie dismesse. Gli assetti proprietari dei sedimi e dei manufatti; le alternative ai passaggi di proprietà; gli aspetti amministrativi; le fonti di finanziamento nazionali ed europee. Seminario per una Proposta di segnaletica unitaria per i diversi utilizzi ed unica per l’intero Paese. Nel corso della storica riunione si è deciso di sottopporre la proposta di adesione anche ad altre associazioni e di prevedere gli ulteriori incontri in città diverse con l’organizzazione, a turno, delle varie organizzazioni che costituiscono COMODO. |