Domenica
21 settembre 2003
SIRENATA
NAZIONALE CONTRO LA CACCIA
Tutti
al Prà dei Gai Portobuffolè Treviso,
ore 5.30
Giornata
di disturbo simbolico della caccia
che oggi,
grazie alle Amministrazioni Provinciali, Regionali e
al Governo, è
diventata un folle massacro della
fauna selvatica in violazione delle
Direttive Comunitarie “Uccelli” e
“Habitat”, a vantaggio di una esigua minoranza
di cittadini, i cacciatori, che
rappresentano solo lo 0,9 % circa
della popolazione.
Leggi nazionali, regionali e delibere provinciali
sulle cacce in deroga ai fringuelli,
le leggi sulla pre-apertura della
caccia, sulla caccia a febbraio, sulla
caccia nei parchi, le delibere contro
i “nocivi” (volpi, corvidi, ecc.), le
pseudo cacce selettive agli ungulati (caprioli,
cervi, ecc.), la caccia ai cuccioli
di capriolo, la caccia agli uccelli
rari (pernice bianca, coturnice, combattente,
ecc.), l'uccellagione nei
roccoli per la cattura dei richiami
vivi, ecc. hanno portato l'Italia
in tema di tutela della fauna selvatica
al Medioevo.
Prà dei Gai è l'ultimo dei grandi prati (ca. 320
ettari ) un tempo comuni nel Veneto e in Pianura
Padana, dove si riproducono e sostano uccelli come
l'Allodola, la Quaglia, il Gheppio, il Combatten-
te, la Pavoncella, ecc.
È l'area di esondazione del Fiume Livenza che con
le sue piene periodiche ha salvato questi prati
dalla cementificazione.
Ogni anno i cacciatori piazzano circa 30/50
appostamenti di caccia per fare una autentica
mattanza di Allodole e Pispole provenienti dall'Est
Europa.
Prà
dei Gai: simbolo di violenza
ed arroganza
Il Prà dei
Gai è tutelato dalla Comunità Europea tramite
addirittura due Direttive Comunitarie: la Direttiva
Habitat (43/92/CE) e la Direttiva Uccelli
(79/409/CEE) essendo stato individuato come Sito di
Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione
Speciale (ZPS).
Ben 13.500 cittadini, questa primavera, hanno sottoscritto
una petizione che chiedeva al Presidente della
Provincia di Treviso di proteggere quest'area
istituendovi un'oasi di protezione. Inutile dire che
questi signori non hanno minimamente considerato
tale richiesta di massa.
Il Prà dei Gai, oggi aperto alle doppiette, è
quindi simbolo di ignoranza, arroganza e
menefreghismo delle norme di tutela della fauna
selvatica di certi amministratori locali e dei
cacciatori. È la prova vivente che la volontà di
pochi cac- ciatori prevale paradossalmente sugli
interessi dei cittadini, sulla richiesta di migliaia
di firmatari la petizione, sulla volontà
dell'intera Comunità Europea, sulle leggi.
Oggi il Prà dei Gai, lasciato in mano ai
cacciatori, è oggetto d'abbandono abusivo di
rifiuti, bonifiche abusive, incenerimento abusivo di
rifiuti, bracconaggi primaverile alle Quaglie,
cattura notturna di Lepri, ecc.
Orario
e luogo di ritrovo
Il ritrovo
è previsto per le ore 5.30 a Portobuffolè, al
parcheggio ovest vicino al Ponte sul fiume Livenza
dove si potrà parcheggiare le auto in un'area
controllata.
Il
percorso
È tutto in
pianura su una distanza tra i 7 ed i 10 km.
Ognuno potrà decidere di fermarsi prima. Si tratta
di stradine pianeg- gianti non asfaltate facilmente
per- corribili.
Come
arrivare al Prà dei Gai
Per chi
arriva dall'autostrada Milano Venezia Trieste:
uscita Casello di Cessalto dall'autostrada A4.
Andare in direzione Oderzo. Percorso: Cessalto,
Chiarano, Fos- salta Maggiore, Cavalier, Oderzo,
Mansuè, Portobuffolè (sono ca 35 Km percorribili
in circa mezz'ora).
Pernottamenti
Per chi
viene da lontano (Lombardia, Emilia, Piemonte, ecc.)
e desidera pernottare nella zona la notte precedente
c'è la possibilità di campeggiare in un terreno a
Motta di Livenza messo a disposizione da alcuni
attivisti. Info 0422.863236 Cell. 347.4339531
Per i recapiti degli Hotel e Bed and Breakfast tel.
328.2684562.
Equipaggiamento
Bastano
scarpe da ginnastica. Il percorso è su stradine
interpoderali carozzabili non asfaltate. Sono
consigliati fischietti, tamburi, coperchi di pentole
e relativi mestoli, nonché cartelloni, manifesti,
ecc. con slogan contro la caccia.
Promotori
della Sirenata
Coordinamento
Associazioni Protezioniste Veneto, Lac, Enpa, Lav,
Lipu, Wwf, Uepa, Una, Amica Terra, Adaa, Amici Del
Delta Del Po, Legambiente, Italia Nostra, Animali in
Città, Avi, Animalisti Italiani
Adesioni
Centopercentoanimalisti
Padova, Gruppo Verdi Regione Veneto, Gruppo Verdi
Regione Friuli Venezia Giulia, Radio Base Popolare
Network Venezia, Fiab (sono in arrivo altre
adesioni).
Avviso
All'interno
della sirenata ci saranno delle iniziative eclatanti
che non verranno facilmente dimenticate che per
opportunità verranno rese note il giorno stesso.
L'organizzazione
declina ogni responsabilità per atti compiuti
durante la manifestazione che costituiscono
violazione alle attuali norme e leggi in vigore.
Per
maggiori informazioni:
email: coordinamentoassociazioniveneto@anticaccia.it
web: www.faunalibera.it
e www.faunalibera.org |