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lunedì 16 giugno 2008
Luigi Riccardi, Gigi per
tutti gli amici, attuale Direttore e Presidente della FIAB dal
1995 al 2007, ci ha lasciati. |
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Articolo di Paolo Hutter, martedì 17 giugno 2008 sulle pagine milanesi de
la Repubblica.
Riccardi pedala verso il
cielo
tutti in bicicletta al suo funerale
E' come se Gigi Riccardi
fosse sempre stato a pedalare sul sellino di Ciclobby, ed è come se
pedalando sereno sotto la sua bella chioma bianca stesse salendo sopra il
Duomo verso il cielo, come nella scena finale di Miracolo a Milano. La
prima piccola pionieristica (e bagnata, causa pioggia) bici-festazione di
primavera Riccardi l'aveva organizzata il 21 marzo 1986 da Porta Venezia a
piazza Duomo. Poche settimane dopo, con Augusto Castagna e Pippo Torri
fondava Ciclobby, la prima associazione italiana dedicata a battersi per
la promozione dell'uso urbano e quotidiano della bicicletta in città, per
il grande ritorno delle due ruote a pedali che una malintesa
modernizzazione aveva quasi espulso dalle strade. Ventidue anni
ininterrotti, mica pochi, durante i quali Riccardi ha sempre più dedicato
le sue energie umane e intellettuali alla causa : appassionandosi ogni
volta di nuovo da capo, che si trattasse di analizzare i dettagli del
piano delle piste ciclabili, di scoprire una nuova esperienza nordeuropea
o di ragionare sul senso più generale di benessere sociale legato alla
ciclabilità. Capace
dal concreto della bicicletta di rapportarsi alle persone più diverse,
dai ragazzi un po' anarcoidi della massa critica che contestavano il suo
senso delle regole, ai big dei trasporti e dei ministeri che tendono
sempre a guardare alla ciclabilità come alla cenerentola della mobilità.
Non dimostrava i suoi quasi 71 anni se non forse per questo modo di fare
di buon lombardo progressista che oggi si è fatto più raro : una
passione civile e un protagonismo che non sono mai sfociati nell'ambizione
fine a se stessa, che gli hanno sempre fatto cortesemente rifiutare il
salto in politica o a incarichi di potere o alla trasformazione in
personaggio mediatico, una abitudine al contatto diretto, personale con
tutti, una attenzione costante alla sostanza e non solo alla apparenza
delle cose, alla verifica dei dati, una disponibilità sempre trasversale
al dialogo con tutti per ottenere risultati che gestiva senza però mai
tradire la sua ispirazione di fondo, di cattolico di sinistra e di
ecologista quasi ante-litteram. In questi 22 anni di impegno totale di
Gigi Riccardi, nonostante le ampie mobilitazioni e le indubbie attenzioni,
Milano non è migliorata abbastanza per chi vuole andare in bicicletta. Ma
a partire da Gigi e da Ciclobby è cresciuto un movimento nazionale per il
ciclismo urbano ed extraurbano che non è più trascurabile da nessun
governo locale o nazionale. Nel 2002 il consigliere Baruffi era riuscito a
fargli avere l'Ambrogino d'Oro, dopo una raccolta di firme vaste e
importanti. "Da 25 anni, con garbo, tenacia e determinazione,
promuove la cultura della bicicletta pungolando i pubblici amministratori
e i cittadini con incontri, seminari, manifestazioni, studi,
pubblicazioni. Punto di riferimento irrinunciabile per quanti sognano e
costruiscono una metropoli più sana, più umana, più respirabile, più
percorribile" diceva la motivazione. La bici che ci ha lasciato Gigi
è strumento e metafora di una società più gentile, più civile, al
tempo stesso più colta e popolare. Per rimpiangerlo e ringraziarlo faremo
una cosa che gli sarebbe molto piaciuta. Mercoledì ai funerali in via
Melchiorre Gioia andremo tutti in bicicletta.
L'affetto
e la stima per Gigi è tale che mi è difficile esprimere tutto
quanto sento in questo momento.
Marino Bartoletti alla fine della Prima Conferenza nazionale della
Bicicletta (organizzata insieme noi, voi, Aicc, FCI e Euromobility)
ebbe a soprannominarlo il "Bicintauro", mezzo uomo e
mezzo bicicletta; provai allora a rendere l'idea...
Ci mancherà tanto.
Fabio Lopez Nunes - Direttore Settore Parchi e mobilità ciclabile
- Provincia di Milano
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Apprendo solo ora
, al rientro da un viaggio , la notizia del grave lutto che ha
colpito la grande famiglia della Fiab con la scomparsa dell'amico
Gigi . Che dire ? Penso che ci sentiamo tutti un pò più soli
nella nostra battaglia quotidiana . Omaggiare la Sua memoria
significa dare ancora più forza alle idee che Lui ha cercato di
portare avanti .
Ciao Gigi
Germano Boccaletti - Bologna
Gigi ha dedicato
alla Fiab una buona parte della sua vita, con una passione ed
un'abnegazione che ora è patrimonio di tutti noi; per onorarlo,
ricordarlo, farlo rivivere dobbiamo intensificare i nosti sforzi
nella direzione che ci ha per tanto tempo indicato. Un abbraccio
ai suoi familiari ed a tutti voi.
Gianfranco Fantini - Reggio Emilia |

La foto allegata l'ho scattata all'ultima assemblea
nazionale qui a Brescia.
Gigi premia l'amico Paolo Garimberti di La Repubblica.
Mi sembra una foto molto bella, con l'evidente entusiasmo
di Gigi.
ciao
Massimo Braghini - Brescia |
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Reduce dal convegno di
presentazione dei quaderni fiab Riccardo Gallimbeni della scorsa settimana
alla provincia di Torino di cui Gigi fu il promotore e ne diede l'imput,
apprendo con grande rammarico della sua scomparsa.
ci uniamo al dolore della famiglia e dell'intera fiab.
Il cicloraduno sia per tutti noi un momento di aggregazione in cui anche lui
starà con noi attraverso i nostri pensieri e le sue idee.
Mario Agnese, Bici& Dintorni - Torino
Qui a Verona sapevamo della
gravità della malattia di Gigi eppure questa notizia così brutta e
irreparabile ci sorprende. In tutte le iniziative Fiab la sua presenza era
scontata. Faremo tutti fatica a rassegnarci.
Per lui tanto affetto e tanta gratitudine. Un abbraccio forte ai suoi cari
dai soci veronesi.
Paolo Fabbri - Verona
Ieri sera,prima di
addormentarmi, mentre pensavo a Gigi e alle tante occasioni in cui ci
eravamo incontrati (prima fra tutte nel'91 al Velocity di Milano)ho sentito
alla radio una vecchia canzone di un altro milanese di quel mondo lombardo
"progressista e umanitario " come ben dice Riccardo Canesi:
"Canzone per Sergio" di Roberto Vecchioni.
Non so perchè ma mi è sembrata così evocativa di Gigi che mi è venuto da
piangere.Ne riporto qui sotto alcuni passaggi (adattandone evidentemente la
dedica)per chi non la conosce perchè mi sembra il migliore epitaffio per
una persona davvero speciale come lui:
A volte
ci incontriamo sugli argini,
e ci contiamo,e manchi sempre tu...
oh sì di cose qui ne succedono
ma ci illudiamo d'inventarle noi;
siamo un passaggio di allodole
con un colpo andiamo giù
mentre cerchiamo di scegliere
se volare a nord o a sud... |
Oh Gigi
non ho tempo di scriverti
ma un giorno o l'altro mi rincontrerai
ci appoggeremo sui gomiti
quando il sole viene giù,
mi accadrà di sorriderti
come non speravo più...
e l'occhio azzurro avrà un momento
uguale all'occhio blu... |
Addio Gigi
Franco da Trento
Cari
amici,
Apprendo solo ora la notizia della scomparsa di Gigi, che mi lascia
sgomento.
Gigi è stato sicuramente un grande personaggio oltre che una grande
persona.
Ritengo che il modo per onorarlo e ricordarlo sia continuare l’impegno per
far raggiungere alla nostra associazione, alla quale lui ha contribuito nel
modo determinante e concreto che tutti sappiamo, i traguardi che lui stesso
auspicava.
Un abbraccio ai suoi familiari.
Mario - AdB Brescia
E' con sgomento, che ho
appreso della scomparsa di Gigi. Del tutto inaspettata: era venuto qui a
Firenze lo scorso febbraio ed era il solito Gigi, garbato, ma determinato
e risoluto. Non avrei mai immaginato che sarebbe stata l'ultima volta che
ci saremmo visti. Riaffiorano i ricordi delle volte che ci siamo
incontrati, in occasione dei vari eventi FIAB, ed emerge il rimpianto che
siano sempre stati incontri troppo fugaci. Di Gigi ricorderò sempre la
grande umanità, accompagnata dalla determinazione di chi sta dando tutto
se stesso per la causa in cui crede. Quattro anni fa, Gigi diede un grande
sostegno all'iniziativa della nascente associazione FirenzeInBici; oggi
questa associazione, nata anche grazie al suo supporto, sta diventando
sempre più grande; per onorare la memoria di Gigi non possiamo fare altro
che continuare sulla nostra strada, con sempre maggiore impegno e maggiore
dedizione. Senza risparmiarsi. Come lui ha sempre fatto.
Ciao
Gianni Lopes Pegna - Firenze
La notizia della prematura
scomparsa di Gigi Riccardi, "past President" e attuale Direttore
generale della FIAB, mi ha lasciato letteralmente costernato! Altri meglio
di me saranno in grado di ricordarne il suo infaticabile intelligente
"darsi da fare" per la causa di un mondo più vivibile anche
grazie all'uso della bicicletta. In questo momento di grande tristezza e
di rimpianto mi è caro fare memoria della sua venuta, poco più di un
anno fa, qui a Torino per tenere a battesimo il neonato gruppo
Fiab-PEDALIAMO INSIEME che rappresento: l'amabilità che mostrò
nell'occasione si tradusse in una sua successiva visita di lì a qualche
giorno per partecipare in allegria con sua moglie ad un'omerica
"bagna cauda" organizzata dalla nostra associazione! E qualche
settimana più tardi nel ruolo di accompagnatore appassionato e competente
del nostro gruppo in trasferta alla scoperta in bicicletta della sua
Milano, quella di ieri e quella di oggi.
Per questa sua capacità e
volontà di "spendersi" per gli altri desidero dirgli a nome del
gruppo che rappresento semplicemente: grazie, Gigi! A questo grazie
collettivo aggiungo - come persona che crede che non tutto finisce con la
morte e che c'è una vita oltre la vita - il testo che segue che nella
forma poetica di G.Perico traduce il pensiero di Sant'Agostino in merito
al legame imperituro che ci lega alle persone che hanno lasciato questa
terra, affinché sia di sollievo nella tristezza del commiato per i
famigliari e gli amici.
Se conosceste il mistero immenso del Cielo dove ora vivo, questi
orizzonti
senza fine, questa luce che tutto investe e
penetra, non piangereste se mi amate!
Sono ormai assorbito nell'incanto di Dio nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole al confronto!
Mi è rimasto l'amore di voi, una tenerezza dilatata che neppure
immaginate.
Vivo in una gioia purissima. Nelle angustie del tempo pensate a questa
casa
ove un giorno saremo riuniti oltre la morte,
dissetati alla fonte inestinguibile della gioia
e dell'amore infinito.
Non piangete se veramente mi amate!
Pietro Paolo Ricuperati -
Gruppo Fiab-PEDALIAMO INSIEME di Torino
L' entusiasmo del fare ed il
coraggio nelll' affrontare a viso aperto quello che il destino ci manda
sono i messaggi che leggo nella bella storia che Gigi ha scritto della sua
vita . Romanzo troppo breve per chi gli vuole bene, un grande abbraccio
alla sua famiglia ed a tutti coloro che credono in questi ideali , ciao
Gigi.
Luciano, Bici&Dintorni - Torino
Città Ciclabile di
Cagliari è con tutta la FIAB, al fianco dei familiari e degli amici in
questo momento di scomparsa di una guida della nostra Federazione.
Gigi ci mancherà, ma dobbiamo moltiplicare il nostro impegno per una vita
di movimento che abbia una visione lungimirante come quella che aveva lui.
Andrea Olla presidente di Città Ciclabile - Cagliari
Pensiero per Gigi,
Ci siamo conosciuti all'Assemblea Nazionale di Senigallia nel 2007, dove
con l'affiliazione alla FIAB della nostra associazione "Cycling
Salerno" abbiamo festeggiato le 100 adesioni a livello nazionale.
Purtroppo tu non hai vissuto100 anni, ma il grande lavoro svolto che tutti
ti riconoscono e che noi solo per poco tempo abbiamo potuto apprezzare,
siamo certi ci sarà utile per almeno i prossimi 100 anni ancora.
Paolo Longo (Cycling Salerno)
ps. ho inserito due foto
in allegato del momento
vi siamo vicini in questo
triste momento, abbiamo conosciuto anche noi il vostro straordinario
Presidente Gigi, vi abbracciamo
Luca Magrin e tutto lo staff di Jonas
La
morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Se ascolto sento i tuoi passi, che esistono come io esisto.
F. Pessoa
Ciao Gigi
OFFICINE KAIROS MILANO |
Conosciuto poco, lo
stimavo molto.
Un pensiero ai parenti stretti, e un pensiero a tutta la grande
sua famiglia fiab.
Pierpaolo Romio - Vicenza
Ho conosciuto gigi tanti
anni fa. Creava in tutti noi entusiasmo per la nostra passione, lo
sviluppo per il trasporto in bicicletta e lui era sempre il primo. Sono
attonito.
Luciano Chirici Triglia in Bicicletta – Livorno
Ho pedalato insieme a
Gigi Riccardi nel tratto toscano della francigena, durante la
ciclostaffetta 2005, da Marina di Massa a Siena. Abbiamo conversato per
chilometri e chilometri. Ricordo una chioma bianca al vento, un viso
sereno e una straordinaria capacità di comunicare e prendere decisioni
con saggezza e semplicità. Un vero Signore, autenticamente gentile, che
viene a mancare proprio nel momento in cui il nostro paese è dominato
dalla volgarità e avrebbe più bisogno di brave persone come Gigi.
Dobbiamo essere determinati a valorizzare e sviluppare il patrimonio di
valori ed esperienza che abbiamo ereditato.
Un abbraccio commosso alla famiglia, ai parenti e agli amici di Milano.
Giovanni Cardinali, segretario Circolo Amici della Bici di Arezzo.
Carissimi/e tutti/e,
la notizia della morte di Gigi mi ha colto di sorpresa. Ero al corrente
della sua malattia, ma in ogni caso mi ha trovato impreparato. Sono
rimasto colpito. Con lui se ne va un pezzo della Federazione: quella parte
della FIAB che è uscita dallo spontaneismo dei primi anni tipico
dei movimenti allo "stato nascente" per divinire una realtà
associativa riconosciuta ed autorevole.
Lo ricordo ancora una quindicina di anni fa' al Salone del ciclo e
motociclo a Milano, quando con tono gentile e simpatico mi salutava
come "presidente" della Fiab (erano i tempi in cui eravamo
passati dallo spontaneismo del Coordinamento alla fondazione della FIAB):
io ero solo il coordinatore della segreteria tecnica della appena nata
FIAB. Ma da quell'incontro, dallo scambio che abbiamo avuto ho capito che
lui era la persona - per intelligenza e generosità - che
poteva contribuire fortemente a fare uscire la FIAB dal limbo dello
spontaneismo per trasformarla in una realtà associativa riconosciuta ed
autorevole.
Mi piace ricordare di lui la fiducia nel futuro ma anche la
consapevolezza dei limiti personali e collettivi.Grazie Gigi, grazie
"Capobianco" (così tra gli amici di Pedale Verde di Roma lo
chiamavamo scherzosamente).
Mimmo Schiattone – Roma
Cari
Amici della Fiab,
partecipo al lutto che ha colpito il vostro movimento con un ricordo.Sono
uno dei fortunati che ha avuto la possibilità di conoscere Luigi Riccardi
e di lavorare con lui: erano i tempi (1991) del mio lavoro alla Divisione
Trasporto Regionale nella storica sede di Palazzo Litta in Corso Magenta a
Milano. Erano i tempi delle prime iniziative (curate dall'Ing. Luciano
Luccini) a favore del trasporto delle bici sui treni, dalle normative, ai
treni nazionali e internazionali, dei primi parcheggi dedicati alle bici
nelle stazioni, dei viaggi organizzati un po' in tutta la rete con la
formula del treno+bici, dei percorsi e dei treni speciali, dei vagoni
attrezzati per il trasporto delle bici guardando anche all'esperienza
delle altre ferrovie europe per vincere le resistenze burocratiche delle
nostre ferrovie. Quante riunioni, per definire i programmi ad ogni cambio
orario. E Luigi Riccardi era lì, sempre pronto e disponibile a fornire il
suo paziente contributo di idee prezioso e competente.
Oggi mi occupo, per altri aspetti, ancora di trasporti, di "mobilità
sostenibile", di ambiente e guardo con un occhio di attenzione
particolare gli amici della Fiab dalle parti di Cremona, le loro proposte
per le piste ciclabili, per la sicurezza di chi va in bici e in mente,
quando mi occupo di loro, c'è sempre l'insegnamento e l'esperienza
vissuta con Luig Riccardi.Ecco, questo è il mio ricordo di Luigi che vi
voglio trasmettere. E' sicuramente un ricordo parziale, una parte del suo
grande lavoro fatto con grande pazienza e, come avete ricordato molto bene
anche voi, con quella giusta autorevolezza che tutti, in quegli anni da
pioniere del trasporto bici sui treni, nelle ferrovie e non solo hanno
saputo riconoscergli.Con un groppo alla gola e un grande Ciao a Luigi.
Ezio Corradi – Cremona
Ci uniamo con tanta
tristezza ed infinito cordoglio nel ricordo di tutte le pedalate e
salite fatte insieme, dai cicloraduni alle ciclostaffette, spiritualmente
uniti dal nostro credo di un mondo migliore in sella,
semplicemente ad una bici.
Tutto l'Ulisse-Fiab di Trieste - Ottavia Boschini
Sentendoci vicini alla
famiglia di Luigi Riccardi , alla quale porgiamo le nostre sentite
condoglianze , vogliamo ricordarti con il sorriso di sempre.
Un affettuoso arrivederci sulle piste del cielo.
Domenico, a nome dell' associazione F.I.A.B. Arcoreciclabile
ho conosciuto Luigi
Riccardi in occasione della premiazione della mia tesi di laurea per il
concorso "Riccardo Gallimbeni", e. anche se ho avuto solo un
piccolo scambio di opinioni sulla mobilità ciclabile, ricordo la sua
passione smisurata per certi argomenti.
Sentite condoglianze
Pamela Bracciottib - Prato
Partecipo con tutto il
cuore al lutto che ha colpito la famiglia e l'associazione.
Mauro Bergamini - Torino
La morte di Gigi mi
colpisce molto. Eppure non mi ha meravigliata. Solo pochi mesi fa ho
passato con lui qualche ora, è stato a casa mia, abbiamo chiacchierato a
lungo. Ora che so, so dare voce al suo sguardo e a quella tristezza velata
che pur avevo visto. Stava morendo e stava con noi, a lavorare per quanto
lui, con la sua dedizione e la sua volontà e il suo carisma mai
sovresposto, aveva creato. Sono contenta di averlo potuto conoscere
personalmente perché a Gigi e alla sua associazione è legata la parte
della mia vita che risaliva da un baratro profondo e ricordo che quando
nei miei primi cicloraduni lo vedevo da lontano, sempre discreto
nonostante la sua espressiva chioma bianca, ricordo che gli riconoscevo il
merito di aver costruito una piccola grande possibilità. La possibilità
di unirci, anime vaganti su due ruote, non con il piccolo intento di
pedalare, ma con la grande ambizione di cambiarci e di cambiare il mondo.
Grazie Gigi, so che lassù farai pedalare anche i santi.
Anna Intini – Brindisi
Ho appreso con sincero
dolore che Gigi Riccardi ci ha lasciato: l’ho conosciuto e frequentato
sin dai primi anni di attività dell’A.Ri.Bi., apprezzandone le doti
umane, anzitutto, e di cultore appassionato, poi, degli stessi obbiettivi
d’azione finalizzati a realizzare un ambiente di vita migliore. Ai suoi
cari e a noi tutti, possa essere di conforto la consapevolezza – per
dirla con San Paolo – che Gigi, con coerenza e passione, “ha
combattuto la sua battaglia”
Angelo Mainetti - Bergamo
L’ho saputo ieri sera
da Fausta, mia moglie, che l’aveva sentito a Radio Popolare; a casa
nostra è sempre accesa e tante volte ci ha mandato l’inconfondibile
voce di Gigi, intervistato puntualmente in occasione di tutto ciò che
riguardasse la bici in città. Abbiamo avuto lunghi minuti di silenzio
imbarazzato, come se il saperlo in questo modo ci facesse quasi sentire in
colpa. Conosciamo (non mi riesce di usare il passato) Gigi più o meno da
trent’anni; l’abbiamo conosciuto per ragioni professionali e ci siamo
fatti trascinare nell’avventura della fondazione di Ciclobby; abbiamo
frequentato per molto tempo la sua casa e la sua famiglia.
Mi scorrono davanti agli occhi immagini e ricordi: di lavoro, di bici, di
montagna, sua altra grande passione. E mi rendo conto di poterlo
considerare tra le persone che, insieme a poche altre (forse perché
invecchiando si diventa più selettivi) mi hanno lasciato qualcosa dentro
perché dotate di una sorta di “pedagogia naturale”: sono le persone
che semplicemente standoci insieme impari qualcosa.
Ciao Gigi, propongo per te, con una piccola modifica, la preghiera che si
canta per la gente che va in montagna:
su nel paradiso
lascialo andare
per le tue strade e per tue montagne
Un abbraccio forte a
Rosanna, Paola, Francesco.
Giuliano Spreafico -
Milano
Profondamente colpita
partecipo con tristezza al lutto che ha colpito la ns. Associazione.
Condoglianze
Maria Grazia Benfatto ADB di Padova
La signorilità, la
competenza, l'approccio strategico, il carisma e, non ultimo, l'affetto
tangibile, semplice e diretto di Luigi non sono rimpiazzabili.
A chi resta davvero un compito arduo, sul piano umano come su quello
professionale.
E certamente uno sprone al fare e a dare il meglio che sia possibile.
Giampaolo Schillaci e tutti gli amici dalla Sicilia.
Pochi di noi hanno
conosciuto Gigi e, purtroppo, ancor meno lo hanno frequentato, ma, anche
così, ne abbiamo apprezzato la signorilità, l'entusiasmo e la
grande professionalità.
Ci uniamo anche noi al grande coro di voci che ne esalatano le
qualità e ne compiangono la scomparsa.
Vincenzo Palmucci di Fiab-RampiGrifo Grosseto
Caro
Antonio e cari amici della Fiab,
la morte di Luigi mi lascia una grande tristezza ed un senso
di perdita.
Ho avuto il piacere di collaborare con lui per tanti anni come
presidente e direttore della FIAB, per promuovere l'uso delle due ruote e
tentare in ogni modo di convincere le istituzioni, grigie e sorde, sulla
utilità e la bellezza della bicicletta.
E lui con quel suo sorriso gentile, con i modi garbati, con il fisico
asciutto da ciclista, con il suo grande ottimismo, era sempre pieno di
idee, di iniziative, di proposte concrete, da far circolare, da ampliare,
da dedicare a quanti avevano responsabilità per sostenere l'uso della
bicicletta.
A volte ero un pò dispiaciuta che Parlamento, Governi ed isituzioni, fossero
così insensibili a destinare risorse, idee, progetti alla bicicletta e me
ne scusavo con lui, che sempre mi rassicurava sull'importanza di provarci,
di allargare la lista dei sostenitori, di far crescere la cultura tra i
cittadini, a partire dai bambini con Bimbinbici!
Sto ripensando alla collaborazione con il WWF, il dialogo con le
Ferrovie, i rapporti non sempre facili con il Ministero per l'Ambiente, i
parlamentari amici della Bici, il lavoro con le amministrazioni locali:
era un continuo tessere fili per per sognare un mondo e tante città piene
di biciclette.
Ma non era solo questo. Era anche quel suo vivere davvero il suo sogno,
pedalando in sella alla sua bicicletta, il raccontare le tante
esperienze vissute, il suo stile di vivere e sognare insieme, che mi erano
piaciute e che rendevano anche la sua azione associativa e politica ancora
più robusta e credibile.
Dai suoi occhi lampeggiava quella libertà che solo chi usa la bici ha
provato davvero e che io, da buona romagnola, conoscevo bene.
Coerenza ed impegno con il sorriso, questo era per me Luigi Riccardi.
Per questo cari amici della Fiab, voglio ricordarlo insieme a voi ed
inviare alla sua famiglia le mie affettuose condoglianze.
Ciao Luigi, sono sicura che stai già pedalando nell'alto dei
cieli..........
Anna Donati
Voglio fare le mie più
sincere condoglianze alla famiglia ma anche a tutti voi.
L'ho conosciuto poco ma quanto basta per capire lo "spessore"
alto.
Andrea Angeleri - Milano
Amici, condivido con voi
la commozione per la perdita di Gigi: una persona veramente
perbene con il quale sono lieto di essere entrato in relazione.
Alla fine della Conferenza di Novembre Gigi mi ha chiamato, dopo avere
sentito il mio intervento, per constatare, con evidente
apprezzamento e compiacimento:- hai parlato senza avere una riga di
appunto e ho capito che le cose che dicevi le hai veramente dentro di te.-
lo dico senza nessuna retorica: è uno di quegli apprezzamenti che
porterò con me come un patrimonio.
Sono d'accordo con Riccardo: Gigi è stato un uomo capace di avere una
visione del mondo e di averla aperta e profondamente civile.
Nessuna azione mai cade nel vuoto e dunque quello che Gigi ha fatto
lascia traccia. Io però vorrei fare in modo, anche per lui, che quella
traccia designi il luogo dal quale far nascere un albero forte. Un
abbraccio a voi tutti.
Rocco Ruggiero
Caro
Eugenio,
siamo addolorati per questo lutto e siamo vicini a tutti voi con il
cuore.
Un abbraccio
Gianni Gronda e Barbara Beretta
Per chi non lo conosceva
Gigi era il padre di FIAB, colui cui si deve il crescente interesse per la
bicicletta negli ultimi anni e, almeno per me e altri come me, un vero
mentore in tema di mobilità ciclistica.
Mancherà molto a tutto il mondo dell'associazionismo FIAB di cui noi
facciamo parte, ma proprio per cercare di colmare questo vuoto tutti noi
siamo chiamati al massimo dell'impegno per realizzare il sogno di città
più ciclabili per una migliore qualità della vita.
A nome dell'associazione L'aBiCi - Ciclodi di Melegnano porgiamo le nostre
più sentite condoglianze alla famiglia e alla FIAB tutta, che era la sua
seconda famiglia.
Giulietta Pagliaccio – Melegnano
Caro Luigi, ho saputo dal
giornale che te ne sei andato e sono rimasta sconvolta perché ti
ricordo sulla tua bici, mentre pedalavi nel traffico cittadino ed eri
l'immagine della forza e della salute...
...non sapevo che tu avessi problemi di salute.
Un grande abbraccio a tua moglie Rosanna e a tutta la tua
famiglia, ma anche agli amici di Ciclobby.
Ti ricorderò sempre con grande stima e affetto
Jole Garuti – Milano
A me rimane una profonda
amarezza per non aver fatto sognare Gigi donandogli il famoso Ufficio
bicicletta al Ministero . Ieri, quando mi è arrivata la notizia, ho avuto
un nodo alla gola perchè ho ripensato alla rabbia , non condivisa con
voi, per aver trovato i soliti assurdi ostacoli burocratici verso un
obiettivo che ero convinto, visto il ruolo e la passione personale per la
bici, di poter quanto meno iniziare a raggiungere. Spero che
qualcuno possa ancora raccogliere le tantissime idee e proposte di Gigi e
della sua associazione e poter provare a riempire un vuoto che anch'io
sento incolmabile . Un abbraccio a tutti
Paolo Piacentini
Cara Anna, caro Eugenio,
con enorme dispiacere leggiamo della morte di Gigi Riccardi, vera
inarrestabile guida di Fiab ed anima del movimento ambientalista.
Per quel poco che l'ho conosciuto, credo che sia davvero difficile per
l'Associazione sostituire una persona tanto capace e dedita alla causa,
vista anche l'energia che metteva nell'attività anche solo un mese fa
alla conferenza di bimbinbici, anche solo dieci giorni fa alla marcia per
il clima.
Un affettuoso abbraccio da Emergency, da Chiara Marchini, da Claudia
Rivalta e da me
Alberto Nicoli
Purtroppo oggi non
possiamo che sentirci orfani.
E non uno, ma molti meno di prima, perchè Gigi non era uno di noi ma
molti - moltissimi - di noi messi assieme.
Ciao Andrea - Milano
Sì andrea, hai ragione:
orfani.
E per me che sono appena arrivata nella grande famiglia di ciclobby è
difficile dirlo, perchè tutti voi avevate condiviso con lui molto di
più.
Ma il fatto è che mi aveva tirato dentro lui in questa avventura, prima
in ciclobby e poi nel direttivo, e poi mi ha lasciato subito senza la sua
guida.
Spero che dalla sua stella continui a darmi un occhio.
ciao, Stefania - Milano
Sono profondamente
dispiaciuta per la scomparsa del caro Gigi e mi unisco al Vostro dolore.
Purtroppo per la distanza da dove lavoro non potrò partecipare ai
funerali...ma sarò comunque vicino a Voi!
Ciao, Gigi.
Dott.ssa Marilù Parrinello
caro Ricc
ci hai lasciati troppo presto e non so come faremo d'ora in poi in FIAB a
continuare senza le Tue parole puntuali, lucide e vibranti di sprone a non
demordere mai - cum patientia et perseverantia - sui temi
cicloambientalisti che hanno reso infaticabile quanto entusiastico il Tuo
impegno.
Alle assemblee nazionali non mancavano mai le Tue iniezioni di saggezza
("non basta aver ragione per vincere, ci vuole la forza") ed il
Tuo incitamento all'orgoglio di essere FIAB quando, anno dopo anno,
riuscivi a stupirci con il lungo elenco di quante cose eravamo riusciti a
fare, e con la sola forza del volontariato!
Uno dei Tuoi termini preferiti era "circolo virtuoso" per
significare che, se facciamo sempre la nostra parte fino in fondo,
qualcosa di buono intorno a noi prima o poi succederà sicuramente.
E ben conosciamo che, detto da Te, non era pura retorica assembleare
perchè eri Tu stesso il primo a mettere in pratica la teoria, a partire
dalla più elementare "manovalanza", come quando arrivavi ai
consigli nazionali con un borsone carico di guanti e calzini targati Fiab
per rifornirci e sorridendo scherzavi "ecco qua il vostro vu' cumprà"...
Grazie !
Manuela - FIAB Trento
Si fa presente che stanno
arrivando commenti e link anche su questi 2 siti:
...
CONTINUA
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