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Dal
Tevere all'Adige ciclopiste massacrate: la mobilità insostenibile dei
nostri Amministratori Pubblici
Accade
a Roma, capitale d'Italia, tanto per dire che è una vicenda emblematica
che ben rappresenta la disattenzione che c'è nel nostro Paese verso i
ciclisti urbani.
La nuova Ciclopista del Tevere, unico percorso "decente"
per molti ciclisti urbani romani, scompare invasa da stand e bancarelle.
Rimando ai numerosi articoli nel sito di Ruotalibera-Fiab di Roma:
- La
ciclabile del Tevere? Scomparsa
- Ciclopiste stagionali e diritti calpestati
- Lettera alle autorità
- Appuntamento (?) sulla banchina
Ma anche altrove, magari dove
i ciclisti urbani in città sono molti di più e ormai
"combattivi" da anni, situazioni simili si ripetono. Si vedano
per esempio le due recenti vicende emblematiche accadute a Verona, nel
sito della Fiab-Amici della Bicicletta i Verona:
-
Ciclabili realizzate male per favorire le
automobili
- Necessità
di rispiegare per l'ennesima volta agli Assessori le proposte per la
mobilità ciclabile (regolarmente travisate e/o dimenticate)
Questi sono solo due esempi,
emblematici, che dimostrano quanto, ai vertici politici ed amministrativi
delle nostre città, si continuano a concepire le proposte della FIAB come le richieste di una categoria minoritaria (i ciclisti urbani) che,
quando capita, quando si può, può anche essere accontentata (e talvolta
invece si dice che "proprio non lo merita" ... e giù multe
assurde, messaggio del Comune: "andate in auto, cretini!!").
Non si è ancora capito, o meglio si vuol far finta di non capire, che si tratta invece di una proposta di diversa gestione della mobilità urbana, che incentivi e privilegi l'uso di mezzi non inquinanti e non congestionanti (tra i quali, appunto, la bicicletta, ma non solo).
Non è insomma per far contenti quelli che hanno lo "sfizio" di
pedalare, ma per far contenta la città e i polmoni di tutti!!
Però lo si vede proprio da come trattano la "ciclabilità urbana": alla prova dei fatti, la "mobilità sostenibile",
salvo poche e lodevoli eccezioni, non è ancora nell'Agenda politica della
maggior parte delle nostre Amministrazioni Pubbliche; resta ancora una "formula magica" da recitare ai soliti convegni o per le interviste all'Assessore ambientalista di turno.
Stefano Gerosa
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