BIMBA
DI TREDICI MESI MULTATA PER 166.66 EURO
INFRAZIONE COMMESSA: ERA IN BICI CON IL PADRE IN UN
GIARDINO PUBBLICO.
Roma,
30 settembre 2003 – Una bimba di tredici mesi e suo
padre, che transitavano sulla bicicletta nel giardino
pubblico di corso Sempione, a Monte Sacro, sono stati
fermati e successivamente multati di 166.66 euro perché
“non è consentito accedere con cicli all’interno del
giardino pubblico” (artt. 19-20-21 del regolamento di PU).
Il papà e sua figlia erano di ritorno dall’asilo di
Viale Somalia, e come ogni pomeriggio il genitore era
andato a prendere la figlia utilizzando la bicicletta, in
accordo con i recenti orientamenti del Comune di Roma, dal
Sindaco e dall’assessore alle politiche ambientali Dario
Esposito.
Per evitare un tratto pericoloso e altamente trafficato
come il tratto corso Sempione, via Nomentana, il genitore
ha scelto di percorrere il giardino pubblico. Ma lo zelo
di un guardiano comunale e di due vigili urbani (non così
solerti nel disciplinare le auto che invadono le strisce
pedonali umiliando i bambini e i loro genitori che
spingono passeggini) ha interrotto la pedalata. Intorno
alla discussione che nasceva tra gli interessati, si
formava un singolare capannello di curiosi formato
prevalentemente da eroinomani provenienti dal vicino Sert
di Ponte Nomentano (dove in teoria dovrebbe e potrebbe
passare un utile percorso ciclabile sul tratto Monte
Sacro-Villa Ada, ancora sulla carta)
La bambina, Nina, tredici mesi, non ha risentito del
trauma, forte delle recenti affermazioni dell’assessore
Esposito che ha scritto: “La bicicletta può essere
utilizzata per andare a scuola, al lavoro, per spostarsi
in città. E’ mio impegno affinchè Roma sia dotata di
una vera e propria rete di piste ciclabili. Perché Roma
è bella, ma su due ruote è ancora più bella”.
Così
risponde Luigi Riccardi, Presidente FIAB:
"Anche a Milano fino a qualche anno fa era vietato
entrare nei parchi e nei giardini pubblici con le
biciclette.
Poi, FIAB CICLOBBY ha chiesto all'Assessore Luigi
Santambrogio (Lega Nord) di togliere il divieto. La
richiesta è stata accompagnata da una manifestazione
molto partecipata con attraversamento in bici dei Giardini
Pubblici di Via Palestro. Questa infrazione di massa della
legge, o pratica dell'obiettivo come si diceva in tempi
andati, unita all'intelligenza di quell'Assessore, ha
sortito l'effetto desiderato: oggi a Milano i parchi e i
giardini pubblici sono aperti al transito delle
biciclette."
Altre
associazioni FIAB quindi ci segnalano che anche nella loro
città l'attraversamento di parchi e giardini pubblici è
consentito.
Dopo un po' di ricerche, Giovanni Palozzi di
Fiab-Ruotalibera di Roma ci fa una segnalazione. Anche a
Roma è così .... cercando su internet nella sezione
'Divieti' del regolamento di polizia urbana, aggiornato ad
Aprile del 2003, ci sembra di capire che il divieto è in
vigore solo per i motocicli!!
Insomma forse il vigile si è sbagliato e ci sono gli
estremi per un ricorso....
Tuttavia.
Fermo restando che anche i ciclisti devono rispettare le
regole del Codice Stradale (anche se alcune vanno
cambiate) e, quando le infrangono (mettendo a pericolo
soprattutto la loro incolumità) vanno giustamente
multati.
Di fronte ad un episodio come questo (e non è il primo e
non sarà neppure l'ultimo), mi chiedo, è possibile che,
nelle nostre città, inquinate da migliaia di auto, che
sistematicamente violano i limiti di velocità,
parcheggiano sui marciapiedi, ecc. ecc. i vigili urbani
non abbiano nulla di meglio che accanirsi sui ciclisti,
sanzionandoli per (supposte) infrazioni che fanno
sorridere?
Stefano
Gerosa, webmaster sito Fiab
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