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da IL GIORNALE DI
VICENZA
Sabato 11 Giugno
2011 LETTERE Pagina 62
«Un'odissea viaggiare
sui vagoni per le biciclette»
Domenica
29 maggio, alle 9.20, mi sono recato con la mia fidanzata e le nostre due
biciclette, alla stazione ferroviaria di Carpanè-Valstagna per salire sul
treno regionale “Duetto” della provincia autonoma di Trento, adibito
anche a trasporto bici (come illustrato dal sito delle Ferrovie dello
Stato) con destinazione Levico Terme: 3,90 euro a persona più altri 3,50
per il trasporto della bicicletta. lettera inviata a FIAB-Milano, 20 giugno 2011 Vi scrivo perchè esasperato per come siamo stati trattati dalle FS. Premetto che siamo un gruppo di persone oltre i 50 anni inseriti nella società con lavori anche professionalmente di responsabilità e/o pensionati, estremamente cortesi e tolleranti, con forte capacità di adattamento derivante da ormai 10 anni di cicloturismo, di cui gli ultimi 5 in giro nel Nord-Europa dove la presenza di ciclabili e strutture adeguate non ci fa sentire, come in Italia, “Figli di un Dio minore”. Brevemente, siamo partiti da Milano percorrendo la valle dell'INN dal passo Maloia (alcuni sono saliti al passo con Bici+Pulmann) sino ad Innsbruck, utilizzano per brevi tratti le ferrovie Svizzere, poi da Innsbruck al Brennero con le ferrovie Austriache, da Fortezza a Dobbiaco con quelle del Trentino/Alto Adige, lungo la Drava sino a Maribor utilizzando le Ferrovie Slovene da Maribor a Dravograd, ed infine ritorno a Dobbiaoo con le ferrovie Austriache da Villach; nel corso del viaggio siamo stati addirittura in 14 con bici al seguito senza alcun problema con i treni. Tornati (sfortunatamente) in Italia, alcuni di noi sono rientrati dalla ciclabile di Cortina, quindi siamo andati a Padova dove avevamo PRENOTATO 8 POSTI (biglietto 30€ + bici)per il giorno DOMENICA 12/6/2011 sul treno EC-42 Padova (16:48) Milano (18:55), catalogato sul sito come "servizio trasporto biciclette". Arrivato il treno, siamo saliti sulla carrozza prenotata e dedicata al trasporto bici; i posti bici sono inseriti in quelli dei bagagli, ed erano occupati dalle borse di altri passeggeri, nonostante ciò siamo riusciti a salire ed a sistemare le bici. Partito il treno, mentre cercavamo di sistemare meglio le bici (che comunque erano già messe in modo di non impedire il passaggio), siamo stati raggiunti da 2 funzionarie di FS che ci hanno detto che dovevamo scendere dal treno. Abbiamo segnalato che bastava sistemare meglio gli altri bagagli per mettere le bici negli appositi spazi, ma le suddette funzionarie si sono mostrate inamovibili ed assolutamente poco collaborative. Ci siamo dichiarati disposti a viaggiare in piedi vicino alle bici lasciando i nostri posti (prenotati e pagati) per i bagagli che occupavano il posto riservato alle bici... niente da fare. Alle nostre rimostranze e presentazione dei documenti di viaggio nonchè della stampa del sito internet di FS che evidenziava l'abilitazione del treno al trasporto biciclette, ci è stato detto che le bici potevano viaggiare solo su tratta internazionale, quindi che avremmo potuto viaggiare con le bici se fossimo andati a Chiasso (il treno aveva destinazione finale a Ginevra), ma non con il biglietto solo fino a Milano. Ci hanno detto che avevamo ragione, ma che dovevamo comunque scendere dal treno .... ma se fossimo andati a Chiasso cosa si sarebbero inventate!!!! Infine abbiamo chiesto di poter scendere anzichè a Vicenza almeno a Verona, dove c'erano più opzioni per rientrare a Milano, neanche questo era accettabile per queste solerti funzionarie FS. Il tentativo di fare foto o filmati per documentare la situazione è stato stroncato da una minaccia di denuncia. L'unica dimostrazione di disponibilità e stata quella di segnalarci la possibilità a Vicenza di prendere, un'ora dopo, un treno IR per Milano, ora d'arrivo prevista in Centrale le 20:35. Scesi a Vicenza, abbiamo saputo che il treno in questione costava 11,50€, e che per ottenere il rimborso della differenza pagata in più (30,00€ - 11,50€) avremmo dovuto acquistare il biglietto dell'IR e chiedere il rimborso dei 30€, rimborso che sarebbe arrivato sotto forma di un biglietto utilizzabile entro 3 mesi!!!! Il capostazione di Vicenza ha molto gentilmente contattato il treno che avremmo dovuto prendere per andare a Milano e verificare la disponibilità di 8 posti bici; nessun problema MA...... all'arrivo del treno questo era talmente pieno che la gente era stata fatta entrare anche negli scomparti dedicati alle bici (FS lo definisce "sovraffollamento imprevisto" ma ci è stato etto che è così tutte le domeniche). Non so ancora oggi come il capotreno sia riuscito a far entrare noi e le bici sul treno, comunque il viaggio è stato fatto TUTTO IN PIEDI, con fermate interminabili ad ogni stazione per la gente che saliva (non so dove visto che il treno era stracolmo) e l'accumulo di 1h e 30' di ritardo su 2 ore di viaggio. Abbiamo segnalato l'avvenuto alla direzione delle FS del Veneto, competente dell'accaduto, che ci ha risposto che analizzeranno la nostra segnalazione (sa tanto di risposta automatica). Che dire.... BENTORNATI IN ITALIA... senza voler togliere nulla allo loro dignità devo dire che ci siamo sorpresi a scoprire che persino le ferrovie Slovene funzionano meglio delle nostre, e con questa mail oltre che ai ciclisti che viaggiano in treno vogliamo dichiarare la nostra solidarietà a tutti i viaggiatori che utilizzano FS, ovviamente ad accezione dei pochi fortunati che usano le varie Freccie (rosse, argento, azzurre)!!! Vi ringrazio in anticipo per lo spazio e l'interesse che vorrete dedicare alla nostra segnalazione. Cordialmente. lettera firmata |