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Treno + Bici

Treno + bici: idee ed iniziative della FIAB

La FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA si adopera ormai da anni per migliorare in Italia il servizio TRENO+BICI.
In altri stati Europei, come in Austria e Francia, il trasporto della bicicletta insieme al viaggiatore è possibile, su gran parte dei treni in vagoni appositi, senza sovrapprezzo, In Germania, Danimarca, Paesi Bassi e Svizzera è possibile su quasi tutti i treni, pagando un supplemento.
I vantaggi consentiti dall'integrazione fra questi due mezzi di trasporto sono essenzialmente tre:
1) creare un interscambio ideale negli spostamenti quotidiani;
2) favorire il cicloturismo a breve e media distanza;
3) favorire il cicloturismo a lunga distanza.
Il primo punto si riferisce soprattutto alla possibilità di alternare i percorsi da compiere in bicicletta con i trasferimenti in treno. In sostanza una sorta di uso quotidiano anche entro il perimetro urbano; ad esempio il percorso casa-stazione in alternativa all'automobile.
Per il secondo punto il sistema sarebbe ideale. Si parte senza utilizzare l'automobile e soprattutto risparmiandosi lo stress di un duro attraversamento cittadino nel traffico . Con questo sistema aumenta l'interesse per le escursioni di un giorno, visto che appena si scende dal treno è possibile pedalare subito in zone interessanti.
Il terzo obiettivo riguarda la possibilità di trasportare le bici lontano dal luogo di partenza, direttamente nelle località dalle quali si intende iniziare il proprio viaggio cicloturistico.

Trasporto al seguito del viaggiatore
La F.I.A.B. ha iniziato nel 1987 la prima campagna a favore del binomio BICI + TRENO facendo stampare e firmare 8.000 cartoline indirizzate al Ministero dei Trasporti. Queste cartoline sono state spedite da ciclisti di tutta Italia che chiedevano miglioramenti per il trasporto della bicicletta al seguito del passeggero sulle linee ferroviarie.
Nel 1988 l'associazione Pedale Verde di Roma ha curato i rapporti con le Ferrovie dello Stato in rappresentanza della FIAB, mettendo a punto una mappa di itinerari che coinvolge 12 città italiane: Salerno, Napoli, Ravenna, Reggio Emilia, Torino, Verona, Vicenza, Milano, Genova, Trento, Bergamo e Roma.
Utilizzando i treni stabiliti, sia all'andata che al ritorno, le varie associazioni locali che aderiscono alla FIAB hanno organizzato piacevoli escursioni in bicicletta della durata di un giorno. Per questo pacchetto primaverile di viaggi in bicicletta le Ferrovie italiane hanno dimostrato una certa sensibilità, sono riuscite, infatti, a portare il prezzo del biglietto per la bicicletta al 60% del prezzo del viaggiatore, e, se si considera che la tariffa ordinaria era di 19.600 lire per percorsi da 1 a 200 Km, se ne possono apprezzare i risultati.
Ma l'obiettivo finale della campagna nazionale della F.I.A.B. era l'estensione del servizio a tutti i giorni della settimana e l'abbattimento del limite minimo di 10 partecipanti per poter usufruire di tale servizio.
Nel 1991 furono spedite 10.000 cartoline in un'altra campagna organizzata dalla F.I.A.B. e questa volta si ottennero importanti miglioramenti. A titolo sperimentale, e durante l'orario estivo, si poteva usare la combinazione TRENO+BICI sui treni indicati nell'orario anche singolarmente, senza il vincolo di essere in un gruppo di almeno dieci viaggiatori.
Questa novità fu molto importante perchè così anche il singolo viaggiatore poteva utilizzare tale servizio acquistando il biglietto per la bicicletta valevole tutto il giorno a 5.000 lire. Il ciclista doveva solo seguire semplici indicazioni: accedere al binario portando la bicicletta a mano e, all'arrivo del treno, caricandola da solo nel bagagliaio; il carico e lo scarico del mezzo erano responsabilità del viaggiatore . Tale servizio è possibile però solo su circa 400 dei 12.000 treni in circolazione, un ben piccolo risultato se si prende in considerazione anche il fatto che si tratta solo di treni locali.
Nel 1992 le Ferrovie italiane sembrano addirittura fare un passo indietro. Con l'orario estivo i treni contrassegnati dal simbolo della bicicletta sono diminuiti e quelli adibiti al servizio hanno orari pressoché impossibili. La F.I.A.B. ha spedito quindi agli organismi competenti un documento in cui venivano chiesti potenziamenti del servizio sui treni regionali e l'estensione anche ai treni a lunga percorrenza per i quali il servizio ancora non esisteva.
Attualmente la FIAB, pur chiedendo un ulteriore miglioramento e ampliamento del servizio (praticamente l'utilizzo dei bagagliai di tutti i treni, non solo regionali) apprezza comunque lo sforzo fin qui compiuto dalle Ferrovie Italiane per quello che riguarda il trasporto interno al seguito del viaggiatore.

Spedizioni internazionali
Non ci soddisfa invece la situazione della spedizione in Italia e all'estero della bicicletta come bagaglio. Per le spedizioni internazionali, fino alla primavera del 1992, era possibile spedire la bicicletta fino al Paese di destinazione con la tariffa di 8 ECU (circa 10.000 lire). Questo in virtù di una convenzione tra le reti ferroviarie dei Paesi europei. Non avendo le nostre Ferrovie rinnovato tale accordo internazionale, ora la spedizione di una bicicletta in Europa come bagaglio non è più possibile.
La F.I.A.B. ha promosso anche per questo problema una campagna di protesta in cui si chiede che venga ripristinata la convenzione europea. Abbiamo fatto presente come la disdetta di questa convenzione abbia compromesso il cicloturismo italiano e quello internazionale nel nostro Paese.
L'Italia così disattende la Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo nel 1987, nella quale in ben due punti si invitavano le società ferroviarie a promuovere il trasporto delle biciclette e ad "eliminare tutti gli ostacoli al trasporto di biciclette a seguito del passeggero nell'ambito dei trasporti pubblici internazionali, anche ai fini di una promozione del turismo".
Le Ferrovie hanno risposto con l'istituzione dal 1996 di alcuni treni internazionali sui quali è possibile portare al seguito la propria bicicletta. Il servizio è molto limitante, ma sempre meglio che niente (per informazioni si veda l'orario ufficiale delle FS).

Trasporto come bagaglio a mano (dentro a una sacca)
Dal 1993 è possibile trasportare la bicicletta come bagaglio a mano su tutti i treni regionali acquistando il biglietto per il trasporto della bici, a patto però che essa venga parzialmente smontata e inserita in apposite sacche; nel 1994 questo sistema è stato esteso anche a tutti gli altri treni. Questo rappresenta un valido sistema di trasporto perchè consente di non essere vincolati a particolari tipi di treno o a determinati orari, oltre al vantaggio di non subire danneggiamenti nel trasporto, ma non si può considerare un mezzo alla portata di tutti, dovendo provvedere personalmente ad ogni viaggio allo smontaggio e rimontaggio delle parti meccaniche della bicicletta .

La campagna F.I.A.B. comunque continua fino a quando non si riuscirà ad ottenere un efficiente e poco oneroso sistema di trasporto e, a tal fine, continuano i contatti con le Ferrovie di Stato per una sempre migliore interazione tra i due mezzi.