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Treno + Bici

2001: il nuovo millennio delle bici sui treni

Il seminario FIAB di Bologna

L’ 11 novembre dello scorso anno si è svolto a Bologna - nella Sala della Provincia cortesemente messa a disposizione dal Presidente Vittorio Prodi e dall’Assessore alla Viabilità Pamela Meier che ha partecipato ai lavori - il seminario FIAB bici più treno.

Al seminario - organizzato dalla FIAB per fare il punto sulla situazione del servizio bici più treno a livello nazionale, nonché sulle sue prospettive di sviluppo, e introdotto dal Presidente della FIAB Luigi Riccardi e dal Responsabile Trasporti della FIAB Antonio Dalla Venezia - hanno preso parte Lorenzo Gallico Direttore di AMICO TTRENO e Massimo Ferrari Presidente della Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (UTP).

Si è parlato della esigenza di fare un salto di qualità e quantità nel servizio di trasporto delle bici sui treni sulle lunghe percorrenze e sulle relazioni internazionali, oltre che di proseguire ulteriormente nel miglioramento del servizio nell’ambito del trasporto regionale.

Si è inoltre parlato di sviluppare ulteriormente l’integrazione modale treno bicicletta evidenziando le seguenti esigenze:

superamento delle barriere architettoniche per la movimentazione delle biciclette all’interno delle stazioni;

parcheggi bici - protetti dalla pioggia e sicuri rispetto ai furti - quanto più possibile vicini al piano del ferro;

punti bici (deposito, noleggio, riparazione, vendita bici e accessori) nelle stazioni;

accessi protetti alle stazioni per le biciclette (piste e corsie ciclabili, provvedimenti di moderazione del traffico).

Si è parlato ancora della esigenza di recuperare i sedimi delle ferrovie dismesse come strade da dedicare al transito ciclopedonale e delle trattative in corso per la concessione ai soci FIAB di un significativo sconto per l’acquisto della Carta Amico Treno.

Nel corso del seminario si è riscontrato un grosso divario nel concreto utilizzo del servizio da parte delle associazioni FIAB: alcune associazioni, cioè, sembrano più propense di altre ad avvalersi del vettore treno e non poche sono quelle che non lo utilizzano affatto. Questo in parte (ma non sempre) sembra spiegarsi anche con una difficoltà di accesso legata ad una lacunosa distribuzione sul quadro orario dei treni ammessi al servizio, ciò che è fatto ampiamente noto. Va tuttavia osservato che la risposta delle FS, come di altre aziende di trasporto del resto, tende a seguire la logica della offerta sulla base della domanda effettiva.

Allora, dato pure per acquisito -ciò che purtroppo in Italia ancora non è- che turismo e treno costituiscono un binomio indissolubile, e che l’intermodalità deve servire anche per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, il migliore strumento per rivendicare adeguamenti effettivi del servizio bici al seguito e un suo innalzamento quantitativo e qualitativo sta proprio… nello sviluppo dell’utilizzazione del servizio stesso.

Occorre che vi sia una maggiore attenzione da parte di tutti i gruppi locali al carattere strategico che questo servizio ha per la Fiab, per tutte le associazioni ed i loro soci, ma in definitiva dovremmo dire per tutti i cittadini.

Sarebbe davvero paradossale se un domani le ferrovie potessero considerare un ramo secco ciò che in tutta Europa è una pianta dalle solide radici: cioè il trasporto bici sui treni, appunto.

Per questi motivi nel corso del seminario si è deciso di fare di questo argomento un tema strategico nelle attività e nelle riflessioni dei gruppi Fiab per il 2001: la promozione dell’uso del trasporto bici al seguito del viaggiatore. Un buon punto di partenza potrebbe già essere quello di individuare da subito, all’interno dei singoli gruppi e, ove esistenti, dei coordinamenti regionali, un proprio responsabile ai trasporti che si occupi di allacciare rapporti con le Divisioni Trasporto Regionale delle Ferrovie dello Stato facendo da collegamento tra la realtà associativa, che organizza la domanda, e quella istituzionale, cui compete dare risposte. Il passo successivo dovrebbe essere quello di creare un coordinamento in sede nazionale dei vari responsabili locali, per dare a questo tema il peso che merita.

Intanto la FIAB dedicherà particolare attenzione alla comunicazione in materia di integrazione modale bicicletta/treno sia utilizzando questo notiziario Amici della Bicicletta e il sito FIAB, sia chiedendo alle associazioni aderenti di fare altrettanto.

Eugenio Galli