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Treno + Bici

Anche gli Scout sperimentano
le carenze del servizio Treno+Bici

dal Giornale di Vicenza - Giovedì 21 Novembre 2002

Ferrovie dello Stato. Una lunga serie di disagi «Ma quant’è carente il servizio treno+bici»

Siamo un gruppo scout dell’Agesci di Vicenza, che ha fatto una route in bicicletta tra Siena ed Orvieto. Per giungere alla città di partenza, dopo esserci ampiamente informati su tutte le possibili opportunità, abbiamo deciso che utilizzare il servizio offerto dalle Fs "Treno + Bici" sarebbe stata la cosa migliore. Questo naturalmente si è rivelato il più grave errore commesso visto che il viaggio di andata da Vicenza Siena e quello di ritorno da Orvieto a Vicenza ci ha creato non pochi disagi! Una piccola premessa però è dovuta: per chi non lo sapesse, il viaggiatore che decide di utilizzare questo servizio deve seguire le biciclette lungo il viaggio tenendo conto che lo stesso non è gratuito, in quanto il passeggero oltre al costo del biglietto ordinario (per noi euro 37,57 per A/R) si accolla anche euro 3,50 (al giorno) per il trasporto del mezzo. Ma, sicuri della nostra scelta ed intenzionati a prevenire qualunque eventuale difficoltà, ci siamo recati per ben tre volte all’Ufficio informazioni della stazione di Vicenza chiedendo supporto tecnico e delucidazioni per creare un itinerario che s’intersecasse tra orari, coincidenze e treni con servizio di trasporto bici al seguito. Naturalmente non ci siamo dimenticati di chiedere se il trasporto di nove biciclette complete di borse avesse potuto creare eventuali problemi o disagi, ma sempre c’è stato ripetuto ed assicurato di non preoccuparci perché: «i treni che effettuano questo servizio hanno lo spazio più che sufficiente per trasportare una media di 10/15 biciclette». Ovviamente tutte le premesse delle Ferrovie dello Stato sono state puntualmente smentite. All’andata abbiamo dovuto cambiare 7 volte treno, mentre al ritorno i cambi sono stati ben 8, ma la cosa più grave constatata sulla nostra pelle è che per le FS i vagoni attrezzati al trasporto bici, spesso e volentieri sono un optional. Infatti, la maggior parte delle volte ci siamo trovati a dover caricare le bici (con non poca fatica!) negli scompartimenti riservati ai passeggeri, tra i corridoi stretti e negli spazi riservati al sali-scendi delle persone, dovento occupare un intero vagone e causando danni anche a bici e borse. A tutto ciò vanno aggiunti gli scontri dialettici, spesso duri e non piacevoli, avuti con alcuni capitreno e controllori che ci "invitavano" a non salire sul treno o addirittura a caricare solo le bici che ci stavano mentre le altre le avremmo dovute lasciare a terra (evidentemente le bici non caricate avrebbero cominciato a pedalare da sole per raggiungere la località prevista!). Comunque, tra treni cancellati all’ultimo minuto e molto semplicemente sostituiti con servizio di corriere (e 9 bici dove le carichiamo?), il massimo del ridicolo lo abbiamo raggiunto al ritorno quando, con immensa gioia, arrivati a Pistoia abbiamo scoperto che il treno per Porretta Terme risultava soppresso dal 4 febbraio 2002! Possibile che nessuno dall’Ufficio informazioni di Vicenza e in biglietteria fosse a conoscenza di tutto ciò? Insomma, gli Scout "sorridono e cantano anche nelle difficoltà" e certo siamo riusciti ad affrontare e superare tutte quelle che ci sono "cadute" addosso; ma per questa volta, lasciatecelo dire, c’è stato poco da sorridere e da cantare!

Monica Canale - Marco Cervellin
Capi scout dell’Agesci del Vicenza 6