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Giornata
nazionale Bicintreno 2005, ecco com'è andata |
Località
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Com’è
andata
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Bari
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I
nostri soci saliti sul treno da Bari sono stati 25. Altri
ci hanno raggiunto in auto, nei pressi della stazione ferroviaria
più vicina al luogo dove abbiamo banchettato. Tra i partecipanti
anche due bambine e due cagnolini di nostri soci che ormai ci
seguono sempre sul portapacchi posteriore delle bici dei loro
proprietari.
All'andata,
sulla linea Bari - Taranto, avremmo trovato il famigerato Minuetto
che viene fatto viaggiare abitualmente di domenica per la scarsa
affluenza di viaggiatori. Già in una precedente occasione, il
Minuetto si rivelò, come era prevedibile, la negazione del
trasporto bici al seguito a causa dello spazio inesistente
all'interno del treno e della presenza delle due
"tagliole" che distruggono le ruote delle bici.
Purtroppo nessuno di noi sapeva che l'avremmo trovato, nè nessuno
ci avvisò. E le bici viaggiarono male arrecando anche disagio ad
altri viaggiatori. In quella occasione furono scattate delle foto
che sono a disposizione.
Per
evitare di trovare anche in occasione della Giornata nazionale
Bicintreno il Minuetto, ho chiesto alla Direzione Trasporto
regionale di Trenitalia, di cambiare totalmente il materiale
rotabile. Così ci hanno fatto trovare le vecchie carrozze di
sempre, dove le bici a malapena entrano nel vano vicino la cabina
di guida, per cui siamo costretti a mettere le bici all'interno
della vettura lungo il corridoio, bloccando il passaggio a
chiunque. Alla partenza è venuta una TV interregionale che,
facendo le riprese, si è resa conto comunque di come viaggiano
ammassate le bici nei corridoi e di come siamo ancora lontani dal
voler promuovere l'intermodalità bici e treno.
Al
ritorno a causa della pioggia, abbiamo anticipato il rientro di
un'ora. Sul treno non c'era nessuno quindi, nonostante i timori
del capo stazione, siamo entrati comodamente anche perchè la
vettura era una semipilota a piano ribassato.
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Belluno
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La
Bicintreno è andata bene, eravamo in 30,ma a Belluno il personale
del treno non era stato informato. Per fortuna avevo con me il fax
di conferma di Trenitalia. Sono stati comunque gentili e al
ritorno da Cornuda era tutto a posto.
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Bergamo
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Il
bilancio della giornata BICINTRENO di Aribi è positivo: siamo
riusciti a
raggiungere Vicenza e ritornare a Bergamo, come da programma,
grazie alla gentilezza e buona volontà del personale delle FS che
si è dato molto da fare per caricare noi e le nostre 30
biciclette su treni affollati e senza vano portabici (i festivi
1701 e 1702 Lecco-Venezia e Venezia-Lecco)
E' stata poi preziosa la disponibilità di Davide Calegaro che ci
ha
assistito e accompagnato al lago di Fimon dedicandoci tutta la
giornata. Ha anche "assoldato" la guida turistica Ketty
che ci ha fatto apprezzare i monumenti di cui è ricco il centro
storico di Vicenza.
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Brescia
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La
giornata del 28 marzo "bici gratis in treno" è stata un
problema. Mi e' spiaciuto disturbarti alla vigilia di Pasqua, ma
veramente ero nel panico e abbastanza arrabbiata con
Trenitalia...... Non e' possibile pubblicizzare la giornata
"treno + bici gratis" e poi acconsentire il trasporto di
10 biciclette..... Comunque sia la biciclettata e' stata
effettuata con grande successo (eravamo in 50) e ti espongo di
seguito le peripezie:
Alle
7.30 di lunedì mattina io ed un altro associato ci siamo recati
in stazione a Brescia caricando le biciclette dei partecipanti su
due furgoni. Siamo partiti per Mantova scaricando alla stazione di
Mantova le biciclette con altri due associati che fungevano da
guardia alle bici. Io e l'altro autista siamo partiti da Mantova
con i furgoni arrivando a Peschiera del Garda. A Peschiera abbiamo
parcheggiato i furgoni e con le nostre biciclette abbiamo preso la
ciclabile Peschiera - Mantova per raggiungere il gruppo. A 15 km
da Mantova li abbiamo pescati. Cosicché abbiamo proseguito la
biciclettata verso peschiera tutti insieme arrivando a
peschiera alle 17.30 dove abbiamo caricato nuovamente le
biciclette sui camion (mentre i ciclisti salivano in treno per
Brescia) e ci siamo poi ritrovati tutti alle 19.00 alla stazione
di Brescia.
Morale:
200 km trascorsi sui furgoni per poter effettuare 50 km. in
bicicletta........
Tutto
ciò dopo aver trascorso il sabato sera (26/3/05) e la domenica
mattina (Pasqua 27/3/2005) alla stazione di Brescia trattando con
gli addetti in stazione ed i capo treno della linea interessata,
per arrivare ad un accordo di carico bici per un numero
massimo di 15.
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Firenze
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Era
la nostra prima esperienza.
Abbiamo
prenotato 20 posti circa un mese prima su una tratta breve (da
Firenze al Mugello e ritorno). Eravamo in 22.
Il
treno era un Aln, con una decina di posti nei due bagagliai e
altrettanti in una "mezza carrozza" riservata.
Tutto bene all'andata, anche se il capotreno non era informato,
però c'erano gli avvisi "riservato" ai
finestrini.
Al ritorno invece niente avvisi ai finestrini, treno pieno e
quindi abbiamo ammucchiato le 19 bici (tre sono tornati a Firenze
in sella) nei due bagagliai. Il personale si è mostrato
disponibile, nonostante le oggettive difficoltà di carico (fra
cui la solita saracinesca bloccata).
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Genova
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Abbiamo
raggiunto la provincia di Cuneo con tre treni, uno da Genova
cambiando con un altro a Savona ed uno direttamente da Savona
riservato agli ADB di quella città. La meta era Mondovì dove
abbiamo incominciato a pedalare su stradine poco trafficate alla
volta di Bene Vagienna e le rovine romane dell’antica Augusta
Vagiennorum. Il ritorno è avvenuto da Fossano con lo stesso
sistema dell’andata, ovvero treno riservato ai savonesi ed altro
treno per i genovesi. Numero totale partecipanti: 40. Disponibilità
personale Trenitalia: totale. Materiale ferroviario: è quello che
è, comunque tutti i treni avevano il vano porta bici.
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Grosseto
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Per
Grosseto è stato il primo anno di Bici + treno ed avevamo scelto
un percorsino facile, per tutti, per invogliare la gente a uscire
di casa e inforcare la bici. E' piovuto tre giorni di fila!
Comunque, ieri mattina eravamo in 40 , comperso 7 bimbi sotto i
dodici anni, che hanno pedalato con noi e approfittato del
trasporto bici e del sole, che infine è spuntato.Ci eravamo
preparati con un furgone, e parte delle bici le abbiamo caricate lì.
Anche se poi, abbiamo visto che era stato predisposto un
vagone passeggeri per l'esclusivo trasporto delle bici.Certo il
vagone era esclusivo, ma tra le poltroncine quante bici ci
andavano? E come facevi a non sporcare i sedili con la catena?
Sinceramente mi è sembrata una improvvisazione dilettantistica,
ma tant'è. La collaborazione da parte del personale invece cè
stata, fatta con piacere e simpatia, a Grosseto ci hanno fatto
attraversare i binari sulla passerella di servizio. A Cecina no!
ma c'era solo un addetto alla biglietteria! Quindi ..o faceva i
biglietti o stava dietro a noi.
Ecco
quello che si può migliorare, oltre a quanto sopra: ci è
mancato un riferimento nei giorni precedenti, anche a chiedere,
nessuno sapeva niente di niente, tanto che volevo farmi vivo con
te........poi il tempo è volato e non ne ho fatto di niente.
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Lodi
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Memore
del problema dello scorso anno, per la Giornata Nazionale
Treno+Bici Ciclodi-Fiab ha organizzato una gita nel Cremonese con
l'associazione Fiab "Biciclettando Cremona".
Hanno partecipato circa 40 persone: 21 da Lodi, gli altri da
Cremona.
il viaggio di andata è andato benissimo, il percorso
interessante, la giornata splendida peccato che il treno del
ritorno, da me regolarmente prenotato con relativo fax di risposta
da Trenitalia,
non aveva il vagone biciclette.
siamo alle solite scarico di responsabilità, con molta gentilezza
ci hanno invitati a prendere il treno successivo un'ora dopo,
avevamo quasi accettato, ma all'arrivo del treno è stata più
forte la voglia di ripartire. Ci siamo disposti tre per ogni
vagone e alla fine è andata, abbiamo preso il nostro treno.
Comunque non so cosa bisogna fare, ho protestato ma neanche più
di tanto perchè il personale è stato molto gentile
treno e quelli che lo fanno hanno già l'abbonamento
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Mantova
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Dopo i problemi che
del resto ti avevo già segnalato (la richiesta di una
disponibilità di posti superiore a 15), alla fine siamo rientrati
nel numero consentito. Ma
sul treno da Mn a Vr non c'erano, come accadeva gli altri anni, i
posti riservati e neppure su quello da Vr a Rovereto.
Peccato, un segno organizzativo e simbolico che è venuto meno.
A
Rovereto ci siamo uniti ai 15 che venivano da Trento, che si erano
portati dietro anche la TV (Rai 3, mi pare).
Un
signore che veniva da Modena a Verona ci diceva di aver pagato
il trasporto della bici perchè la biglietteria non sapeva nulla
della gratuità per la giornata!
Gli
stessi ferrovieri nulla sapevano della giornata treno + bici nè
tantomeno del fatto che noi avevamo prenotato i posti... insomma,
abbiamo avuto l'impressione di una TrenItalia allo sbando, con
personale che se ne frega, indifferente, demotivato. Nessuno ad
es. ci ha fatto il controllo dei biglietti su nessuna delle 4
tratte del percorso!
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Padova
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Tutto
bene, più di trecento partecipanti su treno speciale a vapore.
Trovate la rassegna stampa su http://www.amici-della-bicicletta-pd.it/pasquetta2005.htm
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Pordenone
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La
collaborazione della Direzione regionale Trasporto Locale e la
disponibilità degli uffici di stazione è stata ottima.
La
Direzione ha riservato per la nostra comitiva la semipilota e la
carrozza adiacente con tanto di fogli affissi ai finestrini e
sulle porte.
Gli uffici di stazione ci hanno consentito di mettere molte altre
fotocopie personalizzate della locandina nazionale e hanno
annunciato (cosa rara) l'ubicazione della carrozza portabici dagli
altoparlanti.
I partecipanti sono stati 26 (non siamo andati oltre per non
creare
troppi problemi). Le biciclette sono state sistemate sia nella
semipilota che in un paio di vestiboli adiacenti.
Il personale viaggiante era perfettamente informato ed stato
collaborativo.
Della nostra escursione ha parlato Rai 3 regionale (ed è stata
ripresa
nei quotidiani locali). In tanti nei piccoli paesi attraversati
per
arrivare ad Aquileia e Grado sapevano grazie a quanto passato in
radio
della giornata e della nostra escursione.
In treno abbiamo incontrato altri 5 ciclisti che, per conto loro,
avevano saputo dell'opportunità di viaggiare con la bici al
seguito
gratuita.
Unica
nota stonata una imprevista nebbia che ci ha accompagnato per quasi tutta la giornata (ma qui FS non c'entra).
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Reggio
Emilia
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La manifestazione si è svolta regolarmente
trovando la massima disponibilità da parte del personale di Trenitalia,
unico appunto che possiamo fare è la scarsa disponibilità di
posti-bici all'interno delle pilotine.
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Roma
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Si è dovuto parlamentare un po' con il
personale di Trenitalia per caricare un numero superiore di bici
nella pilotina comunque tutto sommato è andata abbastanza bene.
Le strade intorno alla capitale erano però molto trafficate e
quindi la pedalata non è stata così rilassante.
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Trento
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E’
andata bene, anche col tempo 25 partecipanti fra Trento e Mantova,
che ospitavamo x la Bicintreno (poi gli rendiamo la visita il 5/6
per un Po per tutti)
Nessun problema
abbiamo visto altri ciclisti che prendevano altri treni in
partenza, per fortuna altrimenti non ci stavamo tutti...
I
comunicati stampa che avevo mandato in giro hanno funzionato:
alla stazione siamo stati intervistati da Rai 3 e ripresi sia alla
partenza a Trento che all'arrivo del gruppo di Mantova a Rovereto
e poi all'ingresso in ciclabile (il servizio è poi andato alle
1930 e alle 23, non so se anche alle 14)
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Torino
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PARTECIPANTI
17 ma solo 15 HANNO USUFRUITO DEL TRENO
PROBLEMI:
Venerdi’
25 marzo – ore 18,00 : 45
minuti di attesa allo sportello di TORINO PORTA NUOVA per ritirare
i biglietti ferroviari (due soli sportelli aperti su 6).
Il
personale”notevolmente stressato” forse mi ha fatto
pagare il doppio.
Richiesti
chiarimenti mi veniva ribadito che era
tutto giusto. E’ in corso una indagine…….
Al
rientro (Stazione di San Damiano d’Asti-Torino
Lingotto Km 60) 29 marzo 2005 scopriamo che il Capotreno del
Regionale non era stato informato della
nostra presenza. Le biciclette sono state caricate alla rinfusa
dando fastidio ai passeggeri
Io,
quale Capogita, ero comunque
contenta di essere tutti sul treno perché al rientro il rischio
di pernottare in Stazione è stato grosso.
Spero
che altri siano stati più fortunati.
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Trieste
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E’ il tempo che
condiziona noi ciclisti o siamo noi a condizionare il tempo? E’
quello che è successo ieri a: titolo bicintreno sali
in bici scendi in treno no bici gratis in treno festa di primavera
a pasquetta insomma abbiamo avuto una giornata soleggiata così,
ma tanto soleggiata così, da poter fare il giro tra le nostre
ville nel Cervignano, Strassoldo, e Palmanova con annesso suo giro
dei bastioni della Novestellata città da non dimenticare Aiello
con le sue meridiane, da stupire e far stupire tutti quelli che
hanno rinunciato per paura dell’umidità e della nebbia del
mattino. Che dire se eravamo solo 20 persone invece delle 40
prenotate per il treno e che le famiglie motivate sono pur venute
con i propri allegri e vispi figlioli. Si il treno R di Trenitalia
ha funzionato con un piccolo bagagliaio bici che, se eravamo nel
presupposto numero di 40 bè qualcuno avrebbe dovuto sedersi
insieme alla bici.
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Venezia-Mestre
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Escursione
in Valle Vecchia, 60 km
Partecipanti
oltre 50, aggiunto un bagagliaio sui treni della linea
Venezia-Trieste prescelti. Quindi
Direzione Regionale collaborativa così come il personale di
bordo.
Un'annotazione: bisognerà per l'anno prossimo far stampare la
locandina almeno 50x70, quelle che abbiamo messo in stazione si
sono "perse" al confronto con i tanti manifesti 70x100
presenti.
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Verona
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Ciao
60 partecipanti per Verona tutto okay.
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Vicenza
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L'organizzazione
della gita "bicintreno" del 28 marzo a Vicenza è stata
una vera ODISSEA. Avevamo previsto di fare una pedalata sulla
Ciclopista del Sole partendo da Trento e arrivando lì con il
treno. Poiché esiste un totale scollegamento tra l'orario su
Internet, l'orario che viene fornito dal servizio di assistenza
clienti della stazione di Vicenza e le indicazioni che vengono
date da Trenitalia di Mestre, all'ultimo momento la gita è
saltata perché il primo treno che si doveva prendere per
raggiungere Verona viene attivato a partire dal 3 di aprile.
Quindi dal primo gennaio al 3 di aprile l'unica possibilità
per andare a Verona da Vicenza la mattina di un giorno festivo è
un treno che parte alle 6,10!!! E le nefandezze in tema di orario
del servizio bicintreno non si fermano qui. Un altro problema è
la disponibilità di spazio riservato alle biciclette sui treni:
se si considera il normale vano bici non ce ne entrano più di 15
biciclette. Se si è in di più, è un miracolo o una scommessa
farsi attaccare un vagone bagagliaio.
L'idea
che noi di Vicenza ci siamo fatti sul servizio bicintreno per ciò
che riguarda la nostra regione è che gli orari vengono studiati a
tavolino senza che si tenga in minima considerazione quelle che
possono essere le esigenze dei ciclisti che vogliono usufruire di
tale servizio nei giorni festivi e feriali. La soluzione sarebbe
che ci fosse un rappresentante Fiab che a livello regionale
dialogasse costantemente con Trenitalia e portasse avanti le
nostre esigenze e per ragioni logistiche dovrebbe essere una
persona che abita a Mestre.
Faremo
presente questa necessità alla prossima riunione del
Coordinamento Triveneto che si terrà il prossimo sabato. Se non
si arriva ad una soluzione del genere, ritengo a ragion veduta che
per noi di Tuttinbici sarà sempre più un'utopia organizzare gite
bici+treno, non perché non ci sia la volontà di farle, ma perché
non c'è la possibilità materiale di metterle in atto.
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