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Treno + Bici

INTEGRAZIONE MODALE BICICLETTA MEZZI PUBBLICI DI TRASPORTO

Risoluzione del Consiglio Nazionale FIAB del 8/9/2001

1. Mobilità sostenibile e integrazione modale

La FIAB ritiene che il perseguimento degli obiettivi della mobilità sostenibile non possa essere disgiunto, nell’ambito di una più generale integrazione modale, dal raggiungimento di avanzate forme di integrazione tra biciclette e mezzi pubblici di trasporto.

L’integrazione bici mezzi pubblici deve avere lo scopo di favorire tanto gli spostamenti per ragioni di studio, lavoro e per altri scopi, quanto il sostegno alla crescita della pratica del cicloescursionismo.

2. Trenitalia

La FIAB conferma il proprio impegno per il sostegno allo sviluppo dell’utilizzo dei treni da parte dei ciclisti a cominciare dalla organizzazione ogni anno in tutta Italia di centinaia di escursioni cicloturistiche con la formula bici più treno, dalla promozione del treno sui propri mezzi di informazione, dalla commercializzazione della Carta Amicotreno in base alla convenzione vigente.
Chiede tuttavia a Trenitalia un maggior impegno per il raggiungimento di ulteriori traguardi in materia di integrazione bici treno.

Il servizio di trasporto delle biciclette sui treni
La FIAB dà atto che, nel corso di oltre un decennio, questo servizio ha conosciuto un significativo sviluppo sui treni del Trasporto regionale.
E’ però indispensabile proseguire in questa direzione affrontando le principali questioni aperte, vale a dire:

  1. l’aumento del numero dei treni abilitati al servizio particolarmente sulle linee della rete che attualmente risultano più sguarnite;

  2. la dotazione, in ogni circoscrizione regionale, di un adeguato numero di bagagliai porta biciclette per risopondere alla domanda del servizio da parte delle comitive di cicloescursionisti;

  3. l’intervento sui TAF (treni ad alta frequentazione), per realizzare semplici aggiustamenti dell’arredo interno che permettano di ricavare gli spazi per il trasporto delle biciclette, sia su quelli già in esercizio, sia, a maggior ragione, su quelli in produzione ed in progetto;

  4. la gratuità per il trasporto delle biciclette nelle apposite sacche, trattandole dunque come un normale bagaglio e la possibilità di trasporto delle stesse anche sui treni Eurostar;

  5. la promozione del servizio mediante una più visibile pubblicità istituzionale.

La FIAB chiede poi a Trenitalia di prendere seriamente in considerazione la situazione dei treni a lunga percorrenza ed internazionali, dove il servizio è attualmente largamente al di sotto di uno standard minimamente accettabile a livello europeo.

Gli altri apetti dell’integrazione modale

Per sviluppare ulteriormente l’utilizzo del treno da parte dei ciclisti, la FIAB chiede a Trenitalia di affrontare - in alcuni casi, in collaborazione con gli enti locali - le seguenti ulteriori questioni:

  1. diffusione del posizionamento, quanto più prossimo possibile al piano del ferro, di attrezzature per il parcheggio sicuro delle biciclette;

  2. accessi facilitati per le biciclette (percorsi protetti) alle stazioni ferroviarie;

  3. nelle stazioni interessate da consistenti flussi di traffico pendolare o connesso al turismo (città d’arte, località prossime a parchi naturali ed altre), attivazione - anche mediante l’appalto a terzi - dei servizi di deposito e di noleggio delle biciclette;

  4. apertura in alcune grandi stazioni di veri e propri punti bici (deposito, noleggio, riparazione, vendita di bici e accessori);

  5. eliminazione delle barriere architettoniche per la movimentazione delle biciclette all’interno delle stazioni (anche mediante il posizionamento sulle scale di semplici canaline lungo le quali fare scorrere le biciclette).

3. Il recupero delle ferrovie dismesse

L’incremento delle reti di percorsi ciclabili a scala regionale e locale passa anche attraverso un progetto complessivo di recupero delle sede ferroviarie dismesse e/o attualmente inutilizzate.
L’acquisto dei sedimi da parte degli enti locali non è sempre possibile visti i costi di mercato assolutamente insostenibili per la maggio parte delle pubbliche amministrazioni; inoltre tali modalità di vendita non sono applicabili per quei sedimi ferroviari, che non utilizzati, rientrano comunque in progetti di ripristino a lunghissima scadenza o addirittura o per i quali non vi sia, sempre a medio o lungo termine, una scelta in atto.
A tal proposito la FIAB chiede a FS, attraverso la controllata Metropolis, di farsi parte attiva nel recupero di tali sedimi, sia attraverso la stipula di convenzioni ad hoc con gli Enti locali, sia attraverso specifiche concessioni che garantiscano comunque l’eventuale riutilizzo da parte di FS.
Per il raggiungimento di tale obbiettivo è necessario che FS-Metropolis forniscano a FIAB tutte le informazioni sullo stato dell’arte delle linee utilizzabili per la creazioni di itinerari ciclabili protetti.
Per proprio conto la FIAB si attiverà nei confronti dei vari soggetti istituzionali (Stato, Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, ecc.) affinché gli stessi destinino adeguati finanziamenti per la realizzazione di quanto descritto.
La FIAB intende sopporre la presente piattaforma a FS/Trenitalia chiedendo l’apertura di uno specifico tavolo di confronto al massimo livello di responsabilità della Società, evitando dunque, per quanto possibile, l’eccessivo frazionamento - a volte tanto faticoso quanto inconcludente - della propria iniziativa.

4. Il trasporto locale ed urbano

Analogamente, la FIAB intende chiedere ad AASTRA  - l’organizzazione cui aderiscono le aziende di trasporto locale in concessione e le aziende di trasporto pubblico urbano - l’avvio di un confronto in tema di integrazione modale al fine di diffodere e sviluppare su tutto il territorio nazionale le positive esperienze già in essere presso alcune aziende.

5. L’iniziativa delle associazioni aderenti alla FIAB

La FIAB propone alle associazioni aderenti di chiedere alle direzioni regionali di Trenitalia, alle aziende esercenti ferrovie e autolinee in concessione, alle aziende di trasporto pubblico urbano l’apertura di tavoli di confronto per realizzare aspetti della integrazione modale significativi a livello locale.

6. La Giornata nazionale Bici in treno

La FIAB conferma la propria intenzione di collaborare con Trenitalia per la realizzazione anche nel 2002, nella prima domenica di primavera, della seconda Giornata nazionale Bici in treno.
In questa giornata - che ha lo scopo di far conoscere al grande pubblico l’esistenza del servizio di trasporto delle biciclette sui treni - il servizio stesso viene reso gratuitamente da Trenitalia.
Dal canto suo, la FIAB si impegna ad organizzare in quella giornata in tutta Italia quante più possibili escursioni cicloturistiche con la formula bici più treno.
La FIAB ha proposto a UISP di partecipare in partenariato - ottenendone risposta positiva - alla organizzazione dell’iniziativa.
Domenica 24 marzo 2002 dunque - oltre alle inziative FIAB - si svolgeranno anche iniziative organizzate dalla UISP.
Come già in occasione della prima edizione della Giornata, verrà chiesta l’adesione anche alle aziende del trasporto locale ed urbano, oltre che al mondo dell’associazionismo ambientale.