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Rete ciclabile nazionale
Dalle ferrovie dismesse... strade per la bici

risposta alla FIAB di Albano Marcarini

Caro Riccardi (e amici),
come forse saprai, diverso tempo fa sulle pagine di Amicotreno (Maggio 1997) avevo invitato i lettori a comunicarmi un elenco di ferrovie dismesse passibili di riconversione in piste ciclopedonali. Mi risposero una decina di lettori con sterminati elenchi che mi sarei ripromesso prima o poi di sistematizzare. Molte di queste figurano anche nell'elenco qui fornito.
Sarebbe molto utile a questo punto istituire una sorta di OSSERVATORIO tramite mail o altro sistema informatizzato, non solo con l'elenco ma anche con una prima schedatura delle linee.
Questo elenco non dovrebbe contenere solo dati storici o dimensionali (anno apertura, chiusura, lunghezza), ma soprattutto una verifica delle sue attuali condizioni, finalizzate al recupero. Esattamente come proponi.
Ti fornisco alcuni dati sulle situazioni a mia conoscenza.
Ciao.

A. Marcarini

LOMBARDIA
Voghera-Varzi. Ex-ferrovia elettrica lungo la Valle Staffora. Il sedime è al 95% riciclabile e in sede propria. L'ultimo tratto da Godiasco a Voghera è stato smantellato nel 2000 in quanto vigeva una servitù militare. Il tratto nel comune di Ponte Nizza, di un paio di chilometri è già stato riconvertito in pista ciclopedonale. Esiste un rilievo dettagliato condotto dal politecnico di Milano, Facoltà di Architettura nell'ambito del progetto Sentiero del Giubileo, di cui il sedime della ex-ferrovia costituisce un tratto verso il Monte Penice e Bobbio. In luogo la sensibilità sul tema è alquanto scarsa, a parte alcune iniziative sporadiche avanzate da gruppi ambientalisti alcuni anni fa. Il rischio presente è che il sedime sia posto in vendita e ceduto ai frontisti, come in alcuni casi già accaduto.

Bergamo-Piazza Brembana. Ex-ferrovia elettrica lungo la Val Brembana. Nonostante ripetuti appelli su questa ideale strada verde d'accesso al Parco delle Orobie, nulla è stato fatto. Miracolosamente il sedime resta ancora accessibile per alcuni tratti specie fra Zogno e San Giovanni Bianco. Recuperabile al 40-45%. Il tratto da Bergamo a Villa d'Almé è perduto. La recente costruzione della variante alla statale 525 ha alterato alcuni altri tratti del percorso, ma esistono delle possibili varianti su strade laterali a basso traffico. Si tenga conto che su tale strada il traffico ciclistico amatoriale è molto intenso e sottoposto a seri pericoli per la ristrettezza della sede stradale.

SICILIA
Caltagirone-Mirabella Imbeccari. Tratto della Caltagirone-Dittaino già recuperato per circa 8 km fino a San Michele di Ganzaria. Inaugurato nel 2001. Si dovrebbe proporre il prolungamento almeno fino a Piazza Armerina, su sedime in sede propria e quasi del tutto disponibile, come da mio sopralluogo della primavera 2001. Vedi anche Amicotreno settembre-ottobre 2001.

UMBRIA
Spoleto-Norcia. Su questa famosissima linea (Gottardo dell'Umbria) ne sa molto di più l'amico Velatta. Sarebbe la prima linea sulla quale intervenire per importanza, bellezza e funzionalità nella relazione diretta con il Parco nazionale dei Monti Sibillini. Il sedime è agibile fino da Spoleto fino a Santa Anatolia di Narco, in seguito non ho effettuato sopralluoghi. Nel tratto agibile sono al momento chiuse sia la galleria di valico (di circa 2 km), sia alcuni viadotti per motivi di sicurezza. Vedi anche Amicotreno giugno 1996.

ABRUZZO
Casalbordino-Punta Penna. Tratto di circa 8 km recentemente dismesso della linea Adriatica. Il sedime è agibile al 100%, in sede propria e già utilizzato come passeggiata a mare. Non è però attrezzato e vi sono, anzi, discariche abusive di rifiuti. Vedi Amicotreno di maggio 1997.

TOSCANA
Ferrovia carbonifera Carbonifera-Casalappi (provincia di Grosseto). Si tratta di un sedime in parte trasformato in rotabile secondaria, in parte sterrato che si inoltra nella valle del torrente Milia. Vi correva una ferrovia a gravità per il trasporto del carbone estratto nelle Colline Metallifere. Vi restano importanti tesimonianze di archeologia mineraria. Vedi anche Amicotreno nov.dic. 1995.

Saline-Volterra. Ex ferrovia a cremagliera di circa 9 km. Ideale connessione con il centro storico di Volterra. Disponibile al 100%. Oggi in gran parte strada carrabile su massicciata. Vedi anche Amicotreno gennaio 1996.

CAMPANIA
Sicignano-Polla-Petina. Al limitare del Parco nazionale del Cilento. La linea è ancora armata e sono state anche avanzate ipotesi di riutilizzo ferroviario. Spettacolari manufatti come il viadotto curvilineo sul Lontano e diversi tunnel in sequenza. Vedi anche Amicotreno giugno 1998. Il recupero è da valutare assieme alle ipotesi di reimpiego come ferrovia turistica.

FRIULI VENEZIA-GIULIA
Ferrovia della Val Rosandra. Spettacolare tronco ferroviario che percorre la solitaria e suggestiva Val Rosandra, gioiello naturale delle Alpi Giulie. La linea è recuperabile, con viadotti e gallerie, dalle propaggini di Trieste fino al confine con la Slovenia. Nel 1999, al momento del mio sopralluogo, erano in corso lavori di decespugliamento vicino a Draga finalizzati al riuso alternativo. Sul sedime insiste ancora il ballast che rende al momento difficile la ciclabilità. Vedi anche Amicotreno gennaio 1999.

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