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Patto
per la bici a Firenze
proposto dai ciclisti
on line
Un
patto elettorale in favore della mobilità ciclabile, questa la proposta del
forum di FirenzeInBici.net ai
candidati al consiglio comunale di Firenze. Il testo del patto è stato
messo a punto con un processo di "scrittura collettiva"
all'interno del FirenzeInBiciforum, la mailing list internet in cui si
ritrova la comunità dei ciclisti che "frequentano" il sito www.firenzeinbici.net
Il patto è composto da una
introduzione, che contiene alcune importanti dichiarazioni di principio, ed
un elenco di impegni "minimi" per una politica in favore della
bicicletta.
Gli obiettivi del patto per
la bicicletta sono molteplici. Un primo obiettivo è quello di
sensibilizzare i candidati, e futuri consiglieri, sulla necessità di varare
delle politiche in favore della mobilità ciclabile. Un secondo obiettivo,
che si concretizzerà ad elezioni avvenute, sarà la disponibilità di un
certo numero di consiglieri pronti ad ascoltare le richieste dei ciclisti.
Il terzo obiettivo, ovviamente, è quello di promuovere quei candidati che
sono amici della bicicletta, a prescindere dal partito (il patto per la
bicicletta è trasversale, rivolgendosi ai candidati di tutte le liste).
I candidati sottoscrivono
il patto direttamente on-line sul sito internet: a ciascun candidato è
stato attribuito un codice unico. Inserendo il codice in un apposito modulo
on-line, il candidato viene riconosciuto dal sistema ed accede ad una
sezione del sito dove può sottoscrivere il patto. I candidati che
sottoscrivono il patto possono inserire anche il proprio indirizzo E-mail ed
un testo libero; chi lo desidera, può anche specificare se è un ciclista
abituale oppure no.
Informazioni più complete
sono disponibili presso
http://www.firenzeinbici.net/patto
A seguire, il testo del
patto
Giovanni Lopes Pegna
(gianni@firenzeinbici.net)
Patto per la bici
Sottoscrivendo questo “patto per la bicicletta”, affermo che la tutela
della salute dei cittadini e la difesa della qualità della vita sono due
priorità per il governo della città di Firenze. Sono cosciente del fatto
che le emissioni inquinanti ed i rumori prodotti dal traffico motorizzato
minano fortemente la salute dei cittadini. La qualità della vita è
gravemente inficiata dall’ uso eccessivo del mezzo privato a motore
(imbottigliamenti, difficoltà di parcheggiare, impossibilità di condurre
una conversazione per strada a causa dell’eccessivo rumore); inoltre si
verificano spesso condizioni di pericolo, quando non addirittura piccoli ma
quotidiani abusi, a causa della maleducazione e la mancanza di rispetto
delle regole che caratterizza molti conducenti. Per tutti questi motivi,
sottoscrivendo il presente patto, intendo indicare fortemente che una delle
principali soluzioni ai suddetti problemi, consiste nell’incrementare la
percentuale di spostamenti in bicicletta. In qualità di candidato al
Consiglio Comunale mi impegno, se eletta/o, a promuovere le politiche in
favore della bicicletta, con l’obiettivo di conseguire i seguenti
obiettivi minimi:Creazione di un bike-plan, cioè un piano di sviluppo dei
collegamenti ciclabili cittadini, con la partecipazione di associazioni,
gruppi e semplici cittadini. Detto piano deve partire dall'analisi degli
attuali flussi di traffico e indicare, per ogni tratto ciclabile da
costruire, la percentuale di traffico automobilistico che si prevede di
convertire in traffico ciclistico
Finanziare la ciclabilità cittadina seguendo le indicazioni della
commissione europea: 5 euro/abitante/anno per 5-7 anni. Il finanziamento
sarà preferibilmente ottenuto mediante tassazione dei comportamenti
anti-ecologici, risultato ottenibile, ad esempio, spingendo la regione ad
adottare una forma di carbon-tax.
Conferire all’ufficio mobilità alternativa e ciclabile adeguati poteri,
in modo che detto ufficio possa operare in maniera maggiormente
incisiva.Sollecitare la creare un ufficio bici metropolitano.
Utilizzo di tutti i sistemi tecnici utilizzabili per migliorare la sicurezza
sulle strade (autovelox, apparecchi che fotografano chi passa con il rosso
ai semafori) e anche la qualità dell'aria (opacimetri, per esempio).
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