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Ciclabilità
e Mobilità sostenibile nei lavori del Parlamento
Notiziario del 03.09.2007 - Notizie dai ministeri - Governo. Sicurezza
stradale, provvedimento urgente per ridurre incidenti POGAS. Provvedimento per
rendere operativi sconti fiscali per la pratica sportiva dei ragazzi - Lavori Camera - Camera. Fino al 30 novembre
i lavori dell’indagine conoscitiva
sulla sicurezza nella circolazione
stradale Camera. Bianchi: “Sarà
valutata istituzione agenzia sulla sicurezza stradale” Di seguito il testo dell’interrogazione e la risposta del ministro: FABRIS, SATTA, ROCCO
PIGNATARO, DEL MESE, GIUDITTA, D'ELPIDIO, CIOFFI, ROSSI GASPARRINI, ADENTI,
AFFRONTI, MORRONE, PICANO, LI CAUSI e CAPOTOSTI. - Al Ministro dei
trasporti. - Per sapere - premesso che: (Misure in materia di sicurezza stradale, con particolare riferimento all'istituzione di un'agenzia nazionale per la sicurezza stradale - n. 3-01104) PRESIDENTE. Il deputato Fabris ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01104, concernente misure in materia di sicurezza stradale, con particolare riferimento all'istituzione di un'agenzia nazionale per la sicurezza stradale (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7). MAURO FABRIS. Signor Presidente, signor Ministro, la strage - come purtroppo tutti sappiamo e lei ancor di più - continua. Sulle nostre strade si continua a morire, e purtroppo si tratta di una tragica consuetudine che si registra e non dell'emergenza degli ultimi giorni, come qualcuno vuol far credere. Quindici, diciassette morti ogni giorno è purtroppo la triste media di questo nostro Paese.Si tratta di intervenire in maniera decisa di fronte ad una tragedia nazionale rispetto alla quale non si possono continuare ad usare strumenti ordinari. Proponiamo, dunque, al Governo - non solo in questa occasione: lo abbiamo già fatto anche in occasione della discussione sulla questione di fiducia - che venga istituito un organismo (un'agenzia nazionale, un dipartimento presso la Presidenza del Consiglio: decida il Governo quale forma usare) che abbia, così come il dipartimento per la protezione civile, poteri straordinari di coordinamento di tutte le realtà locali e centrali che si occupano della materia. Diversamente, continueremo a sentire i pianti del giorno dopo, le idee più diverse nel Governo, nel Parlamento, nel Paese di fronte ad una tragedia che non si arresta. PRESIDENTE. La prego di concludere, onorevole Fabris. MAURO FABRIS. Questa è la nostra proposta. Vogliamo sapere dal Governo quale sia la sua idea in proposito. PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere per tre minuti. ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, nel rispondere alla domanda degli onorevoli interroganti parto dal presupposto, che gli stessi hanno evidenziato, che la situazione dell'incidentalità stradale nel nostro Paese ha assunto, come i dati dimostrano, il carattere di una vera e propria emergenza nazionale, anche se devo far presente che ancora non esistono dati ufficiali relativi al 2007 e che l'andamento fa pensare ad un numero complessivo su base annua tra 5 mila e 6 mila. Nell'ambito del problema generale che investe aspetti e cause diverse, quello relativo alla guida in stato di ubriachezza o di alterazione psicofisica da stupefacenti rappresenta uno di quelli più gravi e in costante aumento. Ciò detto, proprio al fine di contrastare nel modo più efficace il fenomeno nella sua interezza, il Governo ha presentato un disegno di legge sulla sicurezza stradale che la Camera ha approvato il 27 giugno scorso e che prevede un deciso inasprimento delle sanzioni. Il disegno di legge in questione ha iniziato oggi il suo iter nella Commissione trasporti del Senato, nell'auspicio - credo comune a tutti - che possa essere definitivamente approvato prima della pausa estiva. Contemporaneamente, il Ministero dei trasporti ha avviato una serie di azioni tendenti ad aumentare il numero dei controlli sulla strada e a sostenere campagne informative dirette soprattutto ai giovani. A tal fine, sta impegnando progressivamente la somma di 6 milioni di euro, come era stato richiesto in un ordine del giorno approvato alla Camera a conclusione del voto sul richiamato disegno di legge. In particolare, fin dalle prossime settimane si avvierà una campagna informativa e si procederà, in parallelo, all'acquisto di attrezzature tecniche, tipo etilometri, da fornire alle forze dell'ordine che operano sulla strada. Il che consentirà nelle nostre stime di aumentare i controlli specifici sui livelli alcolemici dagli attuali 200 mila all'anno a un milione e mezzo all'anno. Per quanto riguarda, infine, il richiamo all'agenzia nazionale sulla sicurezza stradale, si tratta di un'iniziativa di sicuro interesse che mi riservo di vagliare attentamente con gli onorevoli proponenti anche alla luce della recente istituzione presso il Ministero dei trasporti di una direzione generale di sicurezza stradale. PRESIDENTE. Il deputato Fabris ha facoltà di replicare. MAURO FABRIS. Signor Ministro, la ringrazio perché lei continua a dimostrare una sensibilità certamente condivisibile rispetto alla questione dell'incidentalità stradale; una tragedia che ormai tocca tutte le famiglie italiane. Devo dire grazie anche al Governo perché, diversamente da quello dei cinque anni precedenti, nell'ultima legge finanziaria ha rifinanziato il piano per la sicurezza stradale il quale non disponeva di alcuna risorsa. Tale misura ci aiuta senz'altro ad intraprendere le azioni che il Ministro ha poc'anzi indicato. Però, signor Ministro, a mio avviso, bisognerebbe essere più determinati al fine di fare, in questo momento di grande sensibilità, politica e sociale, qualcosa di più. Sono necessari, pertanto, più fondi per la Polizia di Stato, come prevedeva l'ordine del giorno approvato qualche settimana fa qui alla Camera. Tale ordine del giorno impegna il Governo, entro il 31 agosto, a destinare almeno un terzo di questi fondi all'incremento dei controlli in tema di sicurezza stradale. Spero che il Senato, nella sua autonomia, approvi in fretta ciò che abbiamo già approvato in questo ramo del Parlamento, soprattutto per quanto riguarda l'inasprimento delle pene. Se ci sono cambiamenti da apportare, nella riforma del codice questi potranno essere introdotti. L'importante adesso è rendere subito effettive le norme dure contro chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti. Occorre anche, signor Ministro, adottare strumenti straordinari. Ciò dipende da una volontà politica. Penso sarebbe un elemento di grande qualificazione per questo Governo se si volesse istituire, come è già avvenuto in altri Paesi europei, un ente, un'agenzia, un dipartimento della Presidenza del Consiglio che riassuma in sé, in questa materia, tutti i poteri. La carenza di dati a cui lei si richiamava è dovuta anche alla mancanza di una legge che obblighi tutti i comuni a fornire dati in tema di decurtazione dei punti sulla patente o di guida pericolosa. Tale situazione rende difficile, anche ad uno strumento efficace, come è stata all'inizio la cosiddetta patente a punti, esplicare effetti positivi. Si tratta, dunque, di trovare strumenti efficaci, di non limitarci... PRESIDENTE. Deputato Fabris, deve concludere. MAURO FABRIS. ...ai pianti del giorno dopo. In questo senso, mi auguro che la sua azione trovi solidarietà nel Governo, perché ritengo che ciò che lei ha fatto, in questo ramo del Parlamento, abbia già trovato una risposta positiva. Camera. Sicurezza
stradale, Bianchi fa il punto sulle iniziative di prevenzione Di seguito il testo delle interrogazioni e le risposte del ministro: LA RUSSA, MENIA, MOFFA,
BOCCHINO, CICCIOLI, LAMORTE, PROIETTI COSIMI, ANTONIO PEPE, GERMONTANI, LEO,
CONTENTO, PEDRIZZI, MIGLIORI, BUONTEMPO e FILIPPONIO TATARELLA. - Al
Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: (Provvedimenti per contrastare le violazioni del codice della strada - n. 3-01107) PRESIDENTE. Il deputato Moffa ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-01107, concernente provvedimenti per contrastare le violazioni del codice della strada (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10), di cui è cofirmatario. SILVANO MOFFA. Signor Presidente, signor Ministro, ritengo che il fatto stesso che a distanza di qualche settimana dal dibattito che si è svolto in Assemblea sul disegno di legge in materia di sicurezza stradale si debba ritornare sull'argomento, sia di per sé sintomatico di come anche quel provvedimento e quel dibattito non abbiano risolto alcuni problemi di fondo rispetto ai quali lei stesso ha già fornito alcune risposte nel corso delle interrogazioni precedenti.La nostra interrogazione tende a mettere in evidenza, ancora una volta, la necessità di un riferimento ad un quadro normativo che aggredisca alcuni problemi. Come lei stesso ha poc'anzi affermato, il problema della incidentalità, legata soprattutto all'uso di sostanze stupefacenti e dell'alcol, è in grande aumento. PRESIDENTE. Deputato Moffa, la invito a concludere. SILVANO MOFFA. Tuttavia, proprio in quest'Assemblea si è registrata una grande contraddizione, soprattutto tra alcuni esponenti della maggioranza, da parte di chi chiede misure antiproibizioniste... PRESIDENTE. Deve concludere, prego. SILVANO MOFFA. ...e successivamente grida all'emergenza quando accadono episodi come quello avvenuto a Pinerolo. PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere. Pag. 86 ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, nel rispondere agli onorevoli interroganti, premetto che naturalmente sono d'accordo sul fatto che il fenomeno degli incidenti stradali rappresenti oramai un'emergenza nazionale. Io stesso ho usato tale espressione fin dall'avvio dei provvedimenti che attualmente sono in fase di attuazione.Posso però anche assicurare che il Governo considera un'assoluta priorità tale fenomeno tanto da aver approvato in data 27 giugno scorso in quest'Assemblea un disegno di legge presentato dal Governo. Ciò detto i provvedimenti che il Governo sta adottando sono di due tipi e ripeterò ovviamente cose già dette in precedenza: quelli contenuti nel già citato disegno di legge in materia di circolazione e sicurezza che si pone in continuità con il provvedimento noto come «patente a punti» che ha consentito, negli anni tra il 2002 e il 2004, una riduzione di circa il 20 per cento degli incidenti. Alcune norme del disegno di legge in questione tendono proprio a fare in modo che la patente a punti trovi un nuovo slancio prevedendo sanzioni più severe e allargando i casi di applicazione. Per quanto riguarda il versante della prevenzione e dei controlli, sono già in corso azioni tendenti a potenziarlo; in particolare - come ho già detto - i controlli alla metà dell'anno in corso sono già pari al doppio di quelli degli anni precedenti, il che credo rappresenti un buon punto di avvio per cercare di adeguare il nostro Paese agli standard in vigore negli altri Paesi europei. Quanto alle azioni di prevenzione e sensibilizzazione, il Ministero dei trasporti ha avviato una campagna informativa, diretta in modo particolare ai giovani, anche in ottemperanza al già richiamato ordine del giorno con cui in quest'aula il Ministro è stato impegnato ad una spesa di circa 6 milioni di euro. Faccio presente inoltre che grazie alla disponibilità finanziaria resa con la legge finanziaria per il 2007, di 159 milioni di euro in tre anni, il piano nazionale per la sicurezza stradale è in fase di riavvio dopo un lungo periodo di fermo. PRESIDENTE. Il deputato Moffa ha facoltà di replicare. SILVANO MOFFA. Signor Ministro, mi auguro davvero che si possa andare verso una strada, diciamo così, di concretezza anche rispetto a quanto da lei affermato. Mi permetta, però, di sottolineare un aspetto: lei poco fa parlava di come attraverso alcune iniziative si stia incrementando il sistema dei controlli sulle nostre strade. Le faccio osservare - lei stesso ha citato l'agenzia europea dicendo che l'Italia non è tra i Paesi che in qualche modo sono in ritardo - che siamo invece proprio in una situazione di assoluto ritardo. Noi miriamo ad aumentare i controlli fino ad un milione e mezzo, come ha detto poc'anzi, ma dobbiamo renderci conto che in Francia, nel 2006, i controlli sono stati 11 milioni e che in Gran Bretagna e in Germania in un fine settimana si svolgono esattamente i controlli che noi facciamo in un anno sulle nostre strade. Allora il problema non è solo il potenziamento e il finanziamento di questi interventi, ma anche capire, rispetto ad alcune problematiche come quella emersa in maniera così tragica nei fatti di Pinerolo, se dobbiamo ancora rimanere nel vago anche rispetto ad alcune responsabilità precise che si vanno a configurare nel caso in cui si guidi in stato di ubriachezza. Voglio soltanto riportare brevemente parte di un fondo di giornale, proprio dei giorni scorsi, che afferma che non si può giudicare nello stesso modo la svista e il totale dispregio delle regole. Bisogna prendere atto che il concetto di colpevolezza, così come concepito dal nostro legislatore e applicato dalla giurisprudenza... PRESIDENTE. Deputato Moffa, concluda. SILVANO MOFFA. ...non è in grado di cogliere le differenze che i fatti della vita pongono sotto gli occhi di tutti. Siamo diPag. 87fronte a comportamenti dolosi. Ecco perché bisogna rivedere il quadro normativo (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza Nazionale).
MARONI, COTA, DOZZO,
GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN,
FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI,
LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere -
premesso che: Camera. Sicurezza stradale,
Bianchi: “Campagne rivolte ai giovani” Di seguito il testo dell’interrogazione e la risposta del ministro: VOLONTÈ, BARBIERI, TASSONE,
GIOVANARDI, D'AGRÒ, DRAGO, RONCONI, PERETTI, MEREU, COMPAGNON, LUCCHESE e
FORMISANO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: (Iniziative per una campagna di informazione e prevenzione da realizzarsi nelle scuole e nei principali luoghi di aggregazione dei giovani sui rischi nella circolazione stradale connessi all'assunzione di alcool - n. 3-01105) PRESIDENTE. Il deputato Tassone ha facoltà di illustrare l'interrogazione Volontè n. 3-01105, concernente iniziative per una campagna di informazione e prevenzione da realizzarsi nelle scuole e nei principali luoghi di aggregazione dei giovani sui rischi nella circolazione stradale connessi all'assunzione di alcool (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario. MARIO TASSONE. Signor Presidente, signor Ministro, come ha potuto osservare anche dal titolo di questa interrogazione a risposta immediata, poniamo l'accento su tali drammi che oggi sono all'attenzione dell'opinione pubblica, purtroppo, in termini molto rapsodici. Le attenzioni, infatti, sono limitate ad un periodo in cui accadono fatti tragici, per poi ripiombare nel silenzio e nell'anonimato, quando non accadono fatti eclatanti, né vi sono comportamenti reattivi da parte di tutti noi.Vi è un disegno di legge che prevede l'inasprimento delle sanzioni, ma non credo che sia esaustivo. C'è bisogno di una mobilitazione generale. Signor Ministro, lei sa che più volte ho posto l'accento sulla sicurezza stradale, che non può essere semplicemente una materia limitata alla competenza del Ministero dei trasporti - che la sta affrontando con estrema dignità - ma deve coinvolgere tutto il Paese e il Governo nel suo complesso. È necessario, altresì, operare una scelta sul piano culturale. PRESIDENTE. Deputato Tassone, deve concludere. MARIO TASSONE. Nel dibattito svoltosi sul disegno di legge citato sono emerse alcune resistenze antiproibizionistiche, per quanto riguarda la droga e, soprattutto... PRESIDENTE. La prego, deputato Tassone, deve concludere. MARIO TASSONE. ...su alcune situazioni di mantenimento e di tutela di interessi legati alla sicurezza stradale. PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere. ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, con riferimento a quanto richiesto dagli onorevoli interroganti, vorrei far rilevare, innanzitutto, che l'European transport safety council non ha bocciato tout court il nostro Paese in materia di sicurezza stradale. Ha dato atto, infatti, che tra il 2001 e il 2005 vi è stata una diminuzione degli incidenti stradali di circa il 18 per cento - dovuta prevalentemente al provvedimento noto come «patente a punti» -; tuttavia, ha fatto rilevare che nel nostro Paese si conducono pochi controlli, per quanto riguarda i tassi alcolemici, l'uso del casco e delle cinture di sicurezza. Convengo con quanto esposto dagli onorevoli interroganti in premessa; in particolare sulla necessità che la questione degli incidenti stradali, pur tenendo conto della particolare gravità e drammaticità di alcuni eventi, vada affrontata quotidianamente, poiché in molte e diverse fattispecie si verificano ogni giorno incidenti gravi, anche se non così tragici. In secondo luogo, convengo sulla necessità di rivolgere particolare attenzione alle fasce giovanili - e aggiungerei - in combinazione con la guida di motocicli, che continuano a determinare una crescita esponenziale degli incidenti più pericolosi, in controtendenza con l'andamento generale. In terzo luogo, convengo sull'inderogabile necessità di accrescere in quantità e qualità i controlli sulla strada. Ciò premesso, accanto all'introduzione di misure più severe per la guida in stato di ubriachezza, contenute nel disegno di legge approvato, qui alla Camera dei deputati, il 27 giugno scorso, le iniziative che chiedono i onorevoli interroganti - di sensibilizzazione, prevenzione ed educazione sui rischi connessi all'assunzione dell'alcool nei confronti dei giovani - sono già state avviate dal Ministero dei trasporti, sia nell'ambito del terzo Programma nazionale sulla sicurezza stradale, sia nel rispetto dell'impegno, già richiamato, per il recepimento dell'ordine del giorno della Camera sull'impegno di sei milioni di euro per tali campagne, che verranno attuate già nelle prossime settimane. Quanto infine ai controlli, essi sono ad oggi, nel primo semestre del 2007, già arrivati a duecentomila e, entro la fine dell'anno, saranno moltiplicati per cinque - probabilmente fino a un milione e mezzo - grazie alla dotazione che il Ministero dei trasporti sta predisponendo, per le forze dell'ordine sulla strada, di attrezzature di ultima generazione e, in particolare, di etilometri. PRESIDENTE. Il deputato Barbieri, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare. EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, signor Ministro, di buone intenzioni - come lei ben sa - è lastricata la via dell'inferno. Faccio fatica ad affermare che non condivido quanto lei ha sostenuto. È necessario, tuttavia, signor Ministro, passare dalle parole ai fatti. Come pone in evidenza l'interrogazione a risposta immediata Volontè ed altri n. 3-01105, vi sono alcune questioni a cui non si sta ponendo, nel modo più assoluto, rimedio (anche se, poi, può darsi che lei ne abbia l'intenzione). È chiaro che, laddove non vi è un efficace rafforzamento della presenza della polizia stradale sulle strade, non si è in grado di evitare gli eventi a cui lei faceva riferimento. È necessario che il Governo tiri fuori i quattrini da destinare alla sicurezza sulle strade. Signor Ministro, per quanto riguarda i dati da noi citati (e che lei conosce a memoria) relativi al 2005 - vale a dire 5400 morti sulle strade - mi rifaccio ad un'immagine molto bella, resa dall'UDC dell'Emilia Romagna in un manifesto in cui si diceva agli emiliano-romagnoli che in un anno vi sono stati più morti per incidenti stradali di quanti soldati americani siano morti in Iraq dal marzo del 2003 ad oggi. Ho fatto riferimento a tale immagine perché si deve avere consapevolezza che questa è una guerra, non dichiarata, ma è una guerra, a fronte della quale bisogna assumere atteggiamenti forti! Signor Ministro, da questo punto di vista sarebbe utile una risposta concreta del Governo, sua, del Ministro Mastella, perché non è bello (mi rivolgo a lei, che legge i giornali come me) che quella gente che ha ammazzato i ragazzi sulle strade (non mi interessa se extracomunitari o italiani), dopo due mesi... PRESIDENTE. Deputato Barbieri, la prego di concludere. EMERENZIO BARBIERI. ...dopo due mesi, possa passarci davanti mentre si passeggia in città. Quindi, poche parole e molti fatti (Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro))! |