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Ciclabilità e Mobilità sostenibile nei lavori del Parlamento

 

 Notiziario del 15.06.2007

- Lavori Camera -

Camera. Nel disegno di legge sulle liberalizzazioni anche il trasporto innovativo
Toccherà agli enti locali rilasciare le autorizzazioni per le forme innovative di trasporto pubblico locale, che potranno essere consegnate ai titolari di licenze taxi e ai servizi a noleggio ma non alle aziende che esercitano il trasporto pubblico locale. Lo stabilisce il nuovo provvedimento sulle liberalizzazioni, recentemente approvato dalla Camera e il cui testo passa ora all’esame del Senato. Il provvedimento all’articolo 7 prevede misure in favore del trasporto innovativo. Per trasporto pubblico locale innovativo si intendono i servizi quali uso multiplo, condivisione dei veicoli, trasporto ecologico e trasporto per categorie disagiate.
http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/15PDL0025130.pdf

Camera. In esame disegno di legge che modifica codice della strada
Concluso l’esame in commissione Trasporti del disegno di legge del governo in materia di disposizioni in materia di autotrasporto merci e di circolazione stradale. La Commissione ha deliberato di conferire il mandato al relatore, Michele Meta dell’Ulivo, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento Il provvedimento all’articolo 2 modifica l’articolo 142 del codice della strada in materia di velocità dei veicoli. Il testo prevede un adeguamento delle sanzioni e il ricorso a moderne tecnologie di controllo remoto per consentire di arrivare a risultati importanti nel campo della sicurezza stradale.
L’articolo 4 del testo inoltre modifica taluni articoli del codice della strada al fine di colpire taluni
comportamenti che sono da considerare particolarmente indicativi di diseducazione stradale e che assumono una particolare incidenza nel rapporto tra comportamento e rischio per la sicurezza.
L’articolo 5 modifica gli articoli 186 e 187 del codice della strada in materia di guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti.
Sul provvedimento la commissione Ambiente ha approvato un parere favorevole raccomandando l'intensificazione dei controlli sulla rete stradale, che potrebbe avvenire anche mediante l'eventuale valorizzazione dei compiti delle forze di polizia stradale e l'aumento della relativa dotazione organica.
http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/15PDL0025190.pdf

Camera. Modernizzazione Amministrazioni pubbliche, nel provvedimento misure in materia di trasporti
Modernizzazione, efficienza delle Amministrazioni pubbliche e riduzione degli oneri burocratici per i cittadini e per le imprese. Anche questo provvedimento contiene disposizioni in materia di sicurezza stradale. In commissione Trasporti, Antonio Attili, della Sinistra democratica e relatore del provvedimento, ha rilevato che nel nuovo testo del disegno di legge in esame, risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione affari costituzionali, sono contenuti infatti due articoli di interesse della Commissione. È stato soppresso l'articolo 17, che prevedeva la delega per la riforma del codice della strada, ora contenuto nel disegno di legge n. 2480-A, in materia di circolazione stradale. Le disposizioni sulle quali la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sono invece contenute agli articoli 13 e 19 del testo. In particolare l'articolo 13 interviene sull'articolo 119 del codice della strada che stabilisce i requisiti necessari per il conseguimento della patente di guida e, a partire dal 1° gennaio 2008, anche del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori, disciplinandone altresì la procedura di accertamento da parte delle strutture mediche preposte. In proposito il relatore ha manifestato perplessità circa la presenza di una modifica del codice della strada in un provvedimento volto alla semplificazione amministrativa, a fronte del predetto disegno di legge in itinere presso la IX Commissione che reca molteplici novelle al codice stesso. L’articolo 13 prevede l'istituzione, presso gli uffici del dipartimento dei trasporti terrestri del Ministero dei trasporti, di un elenco in cui devono essere iscritti i medici che effettuano l'accertamento in via generale dei requisiti psichici e fisici dei conducenti. La modifica proposta dà attuazione a quanto disposto dall'articolo 103 del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112, che ha previsto l'affidamento a soggetti privati le attività relative all'accertamento medico della idoneità alla guida degli autoveicoli, da parte di medici abilitati a seguito di esame per titoli professionali e iscritti in apposito albo tenuto a livello provinciale. Si tratta – ha spiegato Attili - di un condivisibile ampliamento del novero dei soggetti preposti a tali accertamenti, che tuttavia richiede che siano stabilite alcune regole a presidio della capacità professionale degli interessati.
http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/15PDL0021040.pdf

 

- Lavori Senato -

Senato. Sicurezza stradale, l’appello di Cicolani (FI) per rinnovare i dispositivi
Attribuire in maniera chiara e definitiva le competenze per le omologazioni dei dispositivi di ritenuta stradali. Questa una delle richieste contenute nell’interrogazione che Angelo Cicolani di Forza Italia ha rivolto al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e a quello delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. Il parlamentare azzurro, nell’atto, ricorda che il programma di azione lanciato dal 2001 dalla Commissione europea in tema di sicurezza stradale prevede la riduzione del 50% dei morti sulle strade entro il 2010. L'Italia è però attualmente uno dei pochi Paesi membri non il linea con il programma di azione della Commissione europea in quanto i decessi sulle strade non regrediscono in misura consona con quanto richiesto. Tra gli elementi che contribuiscono alla sicurezza stradale, Cicolani ritiene che un’importanza significativa venga rivestita dai dispositivi di ritenuta stradale, tra cui le barriere di sicurezza.

Di seguito il testo dell’interrogazione:
CICOLANI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
il programma di azione lanciato dal 2001 dalla Commissione europea in tema di sicurezza stradale prevede la riduzione del 50% dei morti sulle strade entro il 2010;
per conseguire tale ambizioso programma è necessario prevedere un adeguamento delle attrezzature stradali attualmente installate sulla rete italiana, in linea con l'evoluzione normativa comunitaria e con i progressi della ricerca;
l'Italia è attualmente uno dei pochi Paesi membri non il linea con il programma di azione della Commissione europea in quanto i decessi sulle strade non regrediscono in misura consona con quanto richiesto;
tra gli elementi che contribuiscono alla sicurezza stradale rivestono un'importanza significativa i dispositivi di ritenuta stradale, tra cui le barriere di sicurezza;
il decreto ministeriale 21 giugno 2004 ha recepito le relative normative comunitarie in materia;
l'art. 5 del decreto ministeriale 223/92 prevede che le barriere di sicurezza, per poter essere impiegate sulle strade, siano omologate da parte del Ministero dei lavori pubblici entro 90 giorni dalla presentazione dell'istanza di omologazione;
attualmente l'iter omologativo dei nuovi dispositivi di sicurezza supera i due anni, a giudizio dell'interrogante, anche a causa delle lentezze e delle aleatorietà e della soggettività dei pareri del Consiglio superiore dei lavori pubblici;
il decreto-legge 181/2006 ha stabilito che la competenza dei dispositivi di ritenuta stradale sia trasferita dal Ministero delle infrastrutture al Ministero dei trasporti;
tale trasferimento ad oggi non ha trovato completa attuazione per cui la materia è sostanzialmente "rimpallata" tra i due Ministeri e pertanto si trova in fase di stallo da circa un anno;
tale fatto rallenta in maniera critica la ricerca, lo sviluppo e la produzione di dispositivi di sicurezza sempre più sicuri per gli utenti delle strade;
tali rallentamenti fanno perdere competitività alle aziende italiane del settore nei confronti delle altre aziende europee,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo ritengano di predisporre un intervento, a mezzo di idoneo atto ministeriale, al fine di:
attribuire in maniera chiara e definitiva le competenze per le omologazioni dei dispositivi di ritenuta stradali;
ottenere che l'iter ministeriale delle procedure per il rilascio delle approvazioni tecniche (omologazioni) sia limitato al periodo di tre mesi, come previsto dal decreto ministeriale 223/1992, costituendo ogni ritardo rispetto al termine stabilito una perdita di competitività delle aziende italiane rispetto alle concorrenti aziende europee oltre che un ingentissimo danno economico per l'intero settore;
far sì che l'esame della documentazione tecnica - prevista dai decreti per l'ottenimento dell'omologazione - sia strettamente attinente ai requisiti stabiliti dagli strumenti normativi emanati dallo stesso Ministero, eliminando ogni giudizio discrezionale e soggettivo della Commissione di valutazione (V Sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici);
interrompere immediatamente la prassi di imporre alle industrie italiane prescrizioni tecniche arbitrarie, vessatorie ed avulse dal contesto normativo, quali l'impiego di materiali di differente qualità (superiore) rispetto a quelli utilizzati nei prototipi per l'effettuazione dei test sperimentali, costituendo tale imposizione abuso di potere oltre che palese violazione del principio di conformità ed ulteriore aggravio economico per i produttori italiani rispetto ai loro concorrenti europei;
far sì che la classificazione dei dispositivi di sicurezza avvenga sulla esclusiva base delle norme europee, recepite con decreto ministeriale 21 giugno 2004, e sui criteri adottati dallo stesso Ministero con i decreti menzionati, e non in funzione di ulteriori richieste estemporanee, arbitrariamente ed illegittimamente imposte alle sole aziende italiane.
(4-02088)

Senato. Valorizzazione ferrovie in disuso, comitato ristretto per unificare i due testi in esame
Costituito comitato ristretto per approfondire le tematiche e superamento le principali antinomie fra i due disegni di legge per la tutela e valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono e la realizzazione di una rete della mobilita' dolce . La relatrice Anna Maria Palermo di Rifondazione comunista ha infatti aderito alla sollecitazione della presidente Anna Donati dei Verdi. I provvedimenti, all’esame della commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama, prevedono che gli ex tracciati ferroviari possano essere destinati ai seguenti usi: percorsi ciclabili; percorsi pedonali e per utenti a mobilità ridotta; rcorsi per il turismo equestre; linee ferroviarie ad uso turistico.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=15&id=219167
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=15&id=228487

 

- Notizie dai ministeri -

Ministero Ambiente. Ecoincentivi anche per acquisto bici
Al via dall’11 giugno i nuovi ecoincentivi del Ministero dell’Ambiente per le due ruote. La vera novità di questa misura la possibilità di rottamare un vecchio scooter anche per una bicicletta. Il Ministero diretto da Pecoraro Scanio ha stanziato di 15 milioni di euro complessivi, di cui 1,5 milioni dedicati ai motori elettrici, con l'obiettivo di raggiungere la vendita di 2.150 ciclomotori di questo tipo e con sconti fino al 30% del listino per l’acquisto di nuovi ciclomotori di ultima generazione o biciclette elettriche. Il provvedimento permetterà a tutti i cittadini che sceglieranno di rottamare il vecchio ciclomotore, euro zero o costruito fino a tutto il 2001, di ottenere contributi significativi: la copertura totale delle spese di demolizione anche senza contestuale acquisto del motorino; il 30% del listino fino a un massimo di 250 euro per l’acquisto di una bicicletta; il 30% del listino fino a un massimo di 1000 euro per un motociclo o quadriciclo a trazione elettrica; il 30% del listino fino a un massimo di 700 euro per un ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita; il 15% del listino fino a un massimo di 300 euro per un motorino Euro 2 a 4 tempi o comunque a basso consumo (2,3 lt per 100 km); l’8% del listino fino a 150 euro per un ciclomotore Euro 2 a 2 tempi. L’elenco dei demolitori che aderiscono all’iniziativa è consultabile sul sito www-ada-net.it.
http://87.241.41.49/moduli/output_immagine.php?id=419

Sport. Il ministro Melandri istituisce la Commissione di studio per le questioni connesse alla diffusione della pratica sportiva
Creata la Commissione di studio per le questioni connesse alla diffusione della pratica sportiva, presso il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS). Un Decreto Ministeriale firmato dal Ministro Giovanna Melandri del 28 maggio scorso ha istituito il gruppo di lavoro. Alla Commissione, presieduta dal Sottosegretario Giovanni Lolli, è affidato il compito di analizzare i problemi connessi alla diffusione della pratica sportiva di base allo scopo di individuare possibili soluzioni anche a carattere normativo. La Commissione, inoltre, si pone l’obiettivo di esaminare, con grande attenzione, il ruolo rilevante assunto dagli Enti di promozione sportiva, realtà che da tempo sollecitano un intervento normativo per il riconoscimento giuridico del ruolo da loro rivestito nella diffusione della dimensione sociale dell’attività fisica e nella crescita dei numeri dello sport per tutti. La Commissione è composta da rappresentanti del POGAS, del CONI, degli Enti locali territoriali, delle Regioni e degli Enti di promozione sportiva.Oltre al Sottosegretario Lolli, partecipano ai lavori della Commissione, Claudio Barbaro Grazia Bellisario, Antonello Bernaschi, Edio Costantini, Alfredo Cucciniello, Maria Antonia Garzia, Eugenio Giani, Stefania Marchesi, Marcello Marchioni, Enrico Paolini. La Commissione, nell’esercizio dei propri compiti, potrà effettuare audizioni di rappresentanti di soggetti istituzionali e delle associazioni di categoria.

 

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