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In Trentino, a
Nomi (Tn)
sulla Ciclopista del Sole
Il primo "BICIGRILL"
d'Italia
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:: 04.06.2002 -
Il container? Una spesa inutile
Da "L'ADIGE" del 4 giugno: «L´assessore
provinciale Iva Berasi tranquillizza i ciclisti. Il prefabbricato costa
troppo e tra due mesi dovrebbe essere pronto il nuovo punto ristoro a Nomi».
«Il container? Una spesa
inutile»
Iva Berasi parla del bicigrill e tranquillizza i ciclisti
Il prefabbricato costa troppo e tra due mesi dovrebbe essere pronto il
nuovo punto ristoro a Nomi. L´assessore provinciale Iva Berasi assicura
che, dopo il dissequestro, il bicigrill tornerà a vivere
Di NICOLA GUARNIERI
Prima le proteste per il mancato container sostitutivo del bicigrill
bruciato, poi la risposta dell´assessore provinciale Iva Berasi. Quella
promessa a botta calda, come riferito ieri, ha lasciato in attesa i
ciclisti trentini che, passate due settimane, si sono sentiti traditi. La
Berasi, appassionata di bici pure lei, non ci sta a passare per quella che
parla a vanvera.
«È vero - dice - subito dopo il rogo avevamo promesso un prefabbricato.
Non è che ci siamo dimenticati, affatto. Anzi, la Protezione civile era
già stata allertata ed era pronta a posizionare la casetta. Però abbiamo
voluto fare le cose per bene, ci siamo trovati con il Comune di Nomi e con
l´associazione "Amici della bicicletta" e abbiamo valutato l´opportunità
di un simile intervento».
Nessun problema, dunque? «No. Con il container si dovevano comunque
collegare le utenze. E poi c´era la gestione. A conti fatti erano soldi
buttati via anche perché la ditta incaricata di realizzare il nuovo
bicigrill definitivo ci ha assicurato che in un paio di mesi il lavoro sarà
finito».
C´è però il sequestro di mezzo. «Già, pensavamo che in una settimana
l´area sarebbe stata dissequestrata invece è ancora lì. A breve, però,
ci dovrebbe essere il dissequestro e allora partiranno subito i lavori di
rifacimento. La nuova capanna dovrebbe essere pronta a fine agosto».
Attrezzare un container, tra l´altro, costerebbe oltre settemila euro in
arredamenti. «C´è poi il problema dei collegamenti per acqua, luce e
gas per una struttura che rimarrebbe attiva solo per un paio di mesi».
Dunque nessuna promessa disattesa ma una valutazione dettata dal buon
senso.
Gli appassionati della ciclabile possono così stare tranquilli e
aspettare il nuovo bicigrill di Nomi. «Abbiamo pensato anche di
coinvolgere tutte le associazioni di Nomi - ribadisce l´assessore Berasi
- perché ci sono rimaste malissimo per quanto accaduto e per i sospetti
circolati inizialmente».
Intorno al bicigrill, comunque, c´è sempre più interesse e la gente si
è già affezionata.
«Questo è un segnale positivo visto che ne sono in programma diciotto».
A conferma di quanto sia attesa la nuova opera, ci sono le decine e decine
di lettere ed e-mail che arrivano in Provincia. «Da tutta Italia ci
scrivono per sostenerci e per manifestare la propria solidarietà. Non so
perché qualcuno abbia voluto incendiare il bicigrill ma adesso siamo
ancora più convinti di prima a realizzarlo».
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