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In Trentino, a
Nomi (Tn)
sulla Ciclopista del Sole
Il primo "BICIGRILL"
d'Italia
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10.08.2002 - Il bicigrill torna al suo posto
Da "L'ADIGE" del 10 agosto: «Collocato il nuovo chiosco.
Apertura il primo settembre».
di NICOLA GUARNIERI
Il 18 maggio scorso
doveva essere un giorno storico per Nomi e per il Trentino. Quel
mezzogiorno, infatti, si doveva inaugurare il primo bicigrill d´Italia,
vanto di Comune, Provincia ma pure di tutti gli appassionati delle due
ruote a pedali, in prima fila gli «Amici della Bicicletta». Qualcuno,
però, come si ricorderà incenerì il chiosco e rovinò la festa. Il
piromane è ancora sconosciuto ma i carabinieri hanno concluso le indagini
riguardanti il manufatto andato a fuoco e hanno consegnato tutto alla
procura della Repubblica. Difficile, però, risalire agli autori anche se
gli investigatori hanno passato al setaccio ogni possibile sospetto,
compreso chi aveva chiesto di gestire il chiosco. Oltre agli atti di
polizia giudiziaria, comunque, è arrivata pure la domanda di dissequestro
accolta dal magistrato che ha restituito il manufatto ai legittimi
proprietari.
Dopo due mesi, dunque, la carcassa del bicigrill è stata dissequestrata
ed è già arrivata la nuova struttura. Da qualche giorno, infatti, il
rottame è stato rimosso e ha già trovato posto la seconda casetta. Il
nuovo bicigrill, infatti, come riferito le scorse settimane è stato
costruito nel cantiere della Provincia prima di trovare la collocazione
del parco Battistotti di Nomi. I tempi, ovviamente, si sono dilatati ma il
dirigente del Servizio di ripristino ambientale Pier Dal Rì assicura che
i primi giorni di settembre sarà ufficialmente aperto.
Gli operai stanno lavorando sul posto per ripristinare gli allacciamenti
di acqua, luce e gas letteralmente cotti dalle fiamme in primavera. Le
operazioni proseguiranno pure a Ferragosto anche perché mancano ancora
gli rredi. E la pioggia non sta certo fermando gli addetti che proseguono
imperterriti nell´opera. Per il primo di settembre, come detto, il
bicigrill aprirà i battenti per la gioia dei ciclisti. Che, per inciso,
stanno seguendo di persona i lavori di questi giorni.
Gli appassionati della bici, infatti, hanno sempre sostenuto il progetto e
hanno più volte manifestato la propria solidarietà all´ente pubblico.
Gli addetti al ripristino, poi, sono ritenuti quasi degli eroi visto che
quando si presentano in cantiere complimenti e incitazioni non mancano.
Stavolta, dunque, è quella buona. Dopo tante promesse, tanti ipotesi e,
soprattutto, tante lamentele da parte dei potenziali fruitori, finalmente
il progetto chiosco bar sulla ciclabile dell´Adige riparte a spron
battuto. E senza impiegare un container sostitutivo come si pensava
inizialmente. D´altro canto, dopo due settimane di stop e senza l´ombra
di un chiosco provvisorio, le proteste erano fioccate. Quella promessa a
botta calda, infatti, ha lasciato in attesa i ciclisti trentini che si
sono sentiti traditi. Iva Berasi, appassionata di bici pure lei, adesso può
finalmente sorridere. E pure gli «Amici della bicicletta», l´associazione
che gestirà il chiosco di Nomi (ma pure gli altri diciassette previsti
lungo le altre ciclabili provinciali), possono ritenersi soddisfatti.
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