150 km/h
schiaffo alla sicurezza
La
FIAB aderisce al Manifesto contro i 150 km/h in autostrada
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La FIAB aderisce
all'iniziativa promossa da Sicurstrada, ANVU, ASAPS, Associazione Vittime
della Strada, che hanno deciso di lanciare una campagna di comunicazione
contro il provvedimento che ha aumentato i limiti di velocità a 150 km/h
su alcune tipologie di autostrada. Provvedimento dannoso perché viene a
vanificare il positivo messaggio offerto agli automobilisti dalle
modifiche al Codice della Strada del 30 giugno 2003 ed in particolare
dalla patente a punti, provvedimenti che già in 4 mesi hanno evidenziato
la loro efficacia, con una diminuzione sensibile di incidenti, morti e
feriti.
Il manifesto chiede al Governo ed al Ministro delle Infrastrutture Lunardi
l’immediato annullamento della disposizione di legge o quantomeno la
fine delle pressioni sui Concessionari autostradali per l'aumento
immediato dei limiti, a cui finora nessuno a dato corso, intuendone la
pericolosità.
Per mandare una e-mail in
sostegno al manifesto:
http://www.asaps.it/notizie/notizie_2003/1482.html
maggiori informazioni:
www.sicurstrada.it e www.asaps.it
Manifesto contro i 150 km/h in autostrada
150 ALL'ORA, SCHIAFFO ALLA SICUREZZA
Sicurstrada, ASAPS (Associazione Sostenitori Amici
Polizia Stradale), ANVU (Associazione Professionale Polizia Municipale e
Locale d’Italia) e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della
strada, si fanno promotrici presso tutti i cittadini e le Associazioni, in
particolare quelle impegnate nel campo della sicurezza stradale e
prevenzione ai rischi degli incidenti stradali, di un manifesto “CONTRO
I 150 KM/H IN AUTOSTRADA”.
Tale provvedimento che concede la possibilità di
elevare il limite di velocità a 150 km/h in alcune autostrade a 3 corsie,
introdotto dal Decreto Legislativo del 15 gennaio 2002, ha trovato la sua
definitiva approvazione con l’approvazione da parte del Parlamento del
Decreto 27 giugno 2003, n. 151.
Sicurstrada, ASAPS, ANVU, Associazione Italiana
Familiari e Vittime della strada e tutte le Organizzazioni sottoscrittrici
del manifesto chiedono l’immediato annullamento del provvedimento,
che avrà negli automobilisti un impatto con conseguenze negative,
soprattutto dal punto di vista psicologico, dal momento che invita a “correre
di più”.
L’elevazione a 150 km/h dei limiti di velocità,
concesso il 5 per cento di tolleranza sulla velocità misurata, nei fatti
consentirà di viaggiare:
-sino a 157 km/h senza sanzione;
-sino a 168 km/h si pagheranno appena 33,60 euro e zero
punti per la patente;
-sino a 200 km/h si pagheranno 137,55 euro e 2 punti
per la patente;
-oltre 200 km/h si pagheranno 343,35 euro e 10 punti,
col ritiro della patente solo se la vettura verrà fermata
immediatamente;
Questo provvedimento viene a vanificare il positivo
messaggio offerto agli automobilisti dalle modifiche al Codice della
Strada del 30 giugno 2003 ed in particolare dalla patente a punti,
provvedimenti che già in 4 mesi hanno evidenziato la loro efficacia, con
una diminuzione sensibile di incidenti, morti e feriti.
Consentire ai veicoli di viaggiare nel nostro Paese a
150 km/h (unico Paese in Europa), lancia un'ombra di grande preoccupazione
tra chi persegue l'obiettivo di una maggiore sicurezza stradale.
Ricordiamo infatti che l’Italia è uno dei paesi
industrializzati con i più elevati indici di incidentalità e mortalità,
in netto peggioramento dal 1995 in poi ed in controtendenza rispetto alle
indicazioni dell’Unione Europea che ci chiede una riduzione entro il
2010 di almeno il 50% delle vittime.
Ricordiamo che secondo l’ISTAT (Istituto Nazionale di
Statistica) l’eccesso di velocità causa oltre 25.000 incidenti all’anno
che provocano 1.300 vittime ed oltre 36.000 feriti.
Cosa possono essere 5 minuti risparmiati, di fronte
all'incalcolabile perdita di vite umane se poi a causa di un incidente in
autostrada causato dall’alta velocità si possono invece perdere ore e
ore in coda.
Per questi motivi i sottoscrittori del manifesto
invitano:
1) I gestori delle concessioni autostradali a non
elevare i limiti di velocità nei loro tratti di
competenza. Ricordiamo loro le responsabilità che ne potrebbero
derivare in caso di incidente stradale provocato dalla mancata
corrispondenza tra limiti di velocità e condizioni di traffico e
sicurezza delle strade.
Le Organizzazioni firmatarie potranno costituirsi
in giudizio contro i concessionari responsabili, qualora in caso di
incidente stradale, fosse evidenziata una loro responsabilità a causa
dei limiti di velocità elevati.
2) Il Governo a rivedere tale provvedimento,
che va contro un positivo impegno assunto sul fronte della sicurezza
stradale e culminato con l’introduzione della “patente a punti”.
3) Il Parlamento ad attivarsi , affinché
tramite i suoi rappresentanti modifichi nel pacchetto di ulteriore
riforma del Codice della Strada, questo discutibile provvedimento che
crea ulteriori difficoltà sul versante del contrasto al fenomeno
della violazione delle regole stradali, in particolare la velocità.
Invitiamo tutti coloro che condividono questo appello a
sottoscrivere il manifesto, in modo che un forte movimento d’opinione
possa riuscire a cambiare ciò che una singola persona non potrebbe
ottenere.
Firme:
Giancarlo Brunello - Presidente Sicurstrada
Giordano Biserni - Presidente ASAPS
Elvino Del Bene - Presidente ANVU
Giuseppa Mastrojeni Cassaniti Presidente
Ass.Ital.Familiari e Vittime della strada
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