ARCHIVIO: questo è il vecchio sito FIAB (anni 1998 - 2012) |
Mira - Mestre 13-14.3.99
Associazioni presenti: 28
Persone presenti nelle due giornate: 72
Sabato 13 marzo 1999 - Villa Widmann Foscari a Mira
Alle 11.30 ha inizio la sessione aperta, nella bellissima sala della Villa gentilmente concessa dall'Amministrazione provinciale di Venezia.
Fanno gli onori di casa il Sindaco di Mira Solimini e l'Assessore all'Ecologia della Provincia di Venezia Ezio Davilla.
Ospiti fra il pubblico sono l'Assessore comunale ai Lavori pubblici di Mira Bolzoni, l'Assessore comunale alla Cultura di Mira Volpato e il Sindaco di Mirano senatore Fardin.
E' coordinatore Antonio Dalla Venezia, presidente degli AdB di Mestre e consigliere nazionale, che saluta i delegati delle Associazioni e gli ospiti e presenta brevemente la FIAB, spiegando la scelta di Mira come sede dell'assemblea in quanto tappa strategica del progetto "Ciclopista del Brenta".
Il presidente della FIAB Luigi Riccardi ringrazia dell'ospitalità e si dice estasiato dalla bellezza del luogo ("noi siamo cicloambientalisti e cicloturisti che sanno apprezzare anche le Ville del Brenta").
Il Sindaco di Mira Solimini ringrazia per l'opportunità di esporre "i gioielli di famiglia della Riviera del Brenta" e dice che le piste ciclabili hanno un posto rilevante nel perseguire il fine di lasciare sul territorio "segni lievi".
L'Assessore all'Ecologia della Provincia di Venezia Ezio Davilla dà atto alla FIAB di possedere quella capacità elaborativa e di saper esercitare quella azione di stimolo, che sono davvero indispensabili per sostenere le Amministrazioni pubbliche - nella pratica quotidiana continuamente sottoposte alle pressioni di "microinteressi" - nello sforzo di far vincere nuovi modelli di sviluppo. Esprime alla FIAB la volontà di attivare forme di collaborazione continuativa su due versanti complementari: attraverso il censimento degli itinerari ciclabili della provincia, dimostrare che esistono forme di una mobilità diversa, non soffocante per l'ambiente; attraverso la progettazione di 15 nuovi itinerari cicloturistici, dimostrare che si può far diventare dominante una fruizione turistica leggera e rispettosa degli "angoli preziosi" del territorio.
"Venuto ad ascoltare" si dichiara infine il Sindaco di Mirano, senatore Fardin, perché quella della bicicletta come "mezzo soft" per l'ambiente è ormai una cultura che sta maturando nelle Amministrazioni comunali e si vuole investire in modalità turistiche che vadano "oltre la Venezia tradizionale".
Lello Sforza, presidente di Ruotalibera Bari e consigliere nazionale FIAB, augurandosi che si moltiplichino gli Amministratori pubblici con la stessa sensibilità di quelli intervenuti, illustra quindi alcune delle attività svolte dalla FIAB nel 1998.
Innanzitutto il nostro primo vero traguardo, proprio nel decennale della nascita della Federazione, ovvero la legge n.366/98, la cui prima stesura a cura della FIAB nel 1994 prevedeva un fondo annuale del 3% (delle somme stanziate per le opere stradali), diventato ora 100 miliardi (+ fondi Cee + il 20% delle multe -quest'ultimo purtroppo già controverso) stanziati dallo Stato alle Regioni e da queste a Province e Comuni, per finanziare progetti di mobilità ciclistica (ad es. la Regione Emilia Romagna già il 15 febbraio ha presentato progetti e destinato una percentuale delle multe).
Poi, attività di formazione per le scuole e viaggi di studio per tecnici e funzionari pubblici in realtà europee più avanzate, quali la Svizzera, in materia di moderazione del traffico; l'istituzione del sito internet della FIAB, che con una punta di orgoglio rivela essere fonte di studio anche per gli organi ministeriali, ad esempio dei Lavori Pubblici; la formazione di "Bicipress", associazione giornalisti cicloambientalisti, un aiuto per superare il ritardo culturale italiano su queste tematiche; l'intensificarsi dei rapporti con i "cugini" dell' ADFC della Baviera - giunti al loro terzo cicloviaggio Monaco-Cesenatico (tappa a Trento il 17 maggio) - nel comune intento di sviluppare politiche cicloturistiche transnazionali.
Si passa poi alla cerimonia che più simpaticamente caratterizza le ultime assemblee della FIAB: la premiazione dei "Testimoni della bici", ovvero persone che si sono distinte nel portare avanti a vario titolo discorsi favorevoli alla bicicletta:
Antonio Parcianello, funzionario delle FS-Trasporto Locale di Mestre, per aver collaborato fin dal 1992 con le associazioni FIAB nella promozione del servizio treno+bici ed aver proposto ai gruppi del Veneto nel 1995 la convenzione regionale tuttora vigente;
Paolo Rumiz, scrittore e giornalista, per il suo resoconto di un viaggio in bicicletta da Trieste a Vienna ("La manutenzione dello spirito" su "Diario" n.40/98), in cui abbiamo trovato espressa con rara efficacia la nostra stessa filosofia della bicicletta come "riconquista della lentezza, strumento di conoscenza, accesso più umano al territorio";
Andrea Luzzi, architetto del Comune di Venezia, progettista nel 1996 del piano di piste ciclabili, per la sua disponibilità al dialogo e al confronto e per la coraggiosa professionalità nel cambiare in meglio le abitudini dei cittadini in tema di comportamenti stradali, a vantaggio degli utenti deboli quali pedoni e ciclisti;
Eugenio Rinaldi, ingegnere e presidente di Italia Nostra di Bassano del Grappa, per la felice intuizione di un percorso ciclabile da Trento a Venezia lungo il Brenta (battezzato "Ciclopista del Brenta"), collegabile alla Ciclopista del Sole e quindi futuro punto di incontro fra la cultura tedesca e quella mediterranea; per aver instancabilmente sostenuto questa idea, sia progettando in proprio sia cercando collaborazioni nelle associazioni, con iniziative di successo, che hanno portato a pedalare sul percorso centinaia di persone di tutte le età.
Pur non presenti, sono premiati anche la giornalista del Tg1 M.Grazia Mostra per un pregevole servizio televisivo su Ferrara città ciclabile, e il senatore Giorgio Sarto, relatore in Commissione trasporti della legge 366, determinante per la sua definitiva approvazione e sempre impegnato nella diffusione dei suoi contenuti ed opportunità.
Dopo il rinfresco nella Barchessa ed una piacevole visita alla Villa, i lavori proseguono al Teatro comunale Villa dei Leoni di Mira.
Alle 15.00 c'è la registrazione dei delegati, quindi vengono eletti all'unanimità il presidente ed il segretario dell'assemblea, rispettivamente Antonio Dalla Venezia e Manuela Demattè.
Si prosegue con le relazioni del Consiglio Nazionale FIAB:
Lello Sforza, in qualità di addetto alle relazioni esterne, dice che "la FIAB sta scrivendo la storia della mobilità in bicicletta" quindi deve lottare per avere su questo la massima visibilità, dato anche il vuoto di fonti ufficiali in materia, ed elenca alcune delle azioni svolte per colmare tale lacuna:
interventi alle riunioni al Ministero dell'Ambiente del 13.01.99 e 27.01.99 sulle piste ciclabili, presentando la FIAB e facendo notare che nei vari decreti a tema ambientale non è mai presente la bicicletta (al massimo è prevista nella mobilità aziendale la bici elettrica, cioè pur sempre un mezzo provvisto di motore);
interviste a riviste come Airone o a media come Radio Adige;
infittirsi di contatti con i quotidiani tramite la posta elettronica;
articoli a cadenza regolare su Il Salvagente e Ciclismo.
Propone infine di istituire rapporti continuativi con il mondo della produzione, facendo precise proposte di collaborazione (non solo richieste di sponsorizzazione).
Stefano Gerosa, responsabile organizzativo da settembre '98, relaziona sulle attuali difficoltà della Segreteria di Milano (per intervenuta carenza di personale disponibile) nel tenere in ordine il carteggio informativo e la contabilità, ventilando un eventuale trasferimento;
sulla gestione del database, auspicando una maggiore collaborazione delle Associazioni per la corretta gestione degli abbonamenti alla news letter, del materiale informativo interno, e soprattutto della documentazione contabile e fiscale, indispensabile in quanto onlus;
sul sito web della FIAB, con la notizia che la rivista Tuttocliclismo ha chiesto l'autorizzazione ad usarne i dati.
Si augura infine un'estensione dell'uso della posta elettronica, anche per alleggerire il lavoro delle circolari FIAB da far girare nelle Associazioni.
Antonio Dalla Venezia, responsabile del rapporto con le FS, riferisce sulle ultime acquisizioni in termini di servizio treno+bici, rese possibili dalla nostra presenza fissa al tavolo di lavoro aperto dalle FS con le grandi associazioni ambientaliste e consumeriste;
la convenzione ha subìto notevoli modifiche ma riconosce comunque alla FIAB, come unico referente, lo sconto del 30% sul trasporto locale a gruppi con più di 6 unità;
questo fatto deve diventare un punto di forza per costruire nuovi produttivi rapporti a livello regionale, dove il servizio è complementare alla vita stessa del cicloturismo;
a questo proposito, urge vigilare sui nuovissimi "TAF" (treni ad alta frequentazione), che scandalosamente non risultano adibiti alle biciclette.
Claudio Pedroni, esperto in reti cicloturistiche, incita la FIAB al salto di qualità reso necessario dall'accresciuto interesse, sia nella stampa che nelle politiche degli enti locali, verso il turismo in bicicletta:
continuare la collaborazione con Eurovelo (progetti preliminari sull'itinerario n.2 a cura dei gruppi di Torino e Reggio Emilia) e Sustrans (cooperativa di ingegneri in grado di acquistare tratti di ferrovia dismessa, riconvertirli e restituirli come piste ciclabili);
usare il "know how" accumulato in anni di studio e pratica cicloturistica per manuali di standardizzazione di itinerari ciclabili extraurbani, ipotesi di progetti, studi di fattibilità, cercando alleanze nelle Direzioni generali strade, negli Uffici del turismo e dell'ambiente delle Province dimostratesi attente ai temi della FIAB, come ad esempio Lucca-Pisa-Carrara-Macerata;
rispondere alle richieste di consulenza provenienti da riviste (il nuovo giornale "Marco Polo" ci offre spazio per inserti tecnici e culturali sul turismo in bici) o da gruppi (tramite la rivista Cicloturismo hanno chiesto come andare al Giubileo in bicicletta ).
Il punto della situazione sulle reti sarà comunque stilato al Velocity '99, che si terrà a Graz e Maribor dal 13 al 16 aprile.
Fabio Masotti, incaricato di seguire l'organizzazione del 12° Cicloraduno nazionale della FIAB, che avrà luogo in Sardegna ("Sotto un volo di fenicotteri rosa" - Cagliari 17-20 giugno), annuncia per fine marzo la stampa del programma definitivo (già visibile su Internet) con le quote di partecipazione; le trattative in corso con le compagnie di trasporto marittimo ed aereo per ottenere uno sconto (30%?) sul biglietto di traversata; la possibilità di un campeggio sul mare (distante 20km, ma con servizio pubblico); l'esigenza di segnalare l'eventuale arrivo ad Olbia anziché a Cagliari, per l'assenza di un bagagliaio su quel treno; la necessità che le associazioni diano il massimo di pubblicità all'evento e che raccolgano in proprio le iscrizioni (numero chiuso a 310).
Infine presenta il programma definitivo della prima settimana cicloturistica nel Parco Ciclistico del Chianti (20-26 settembre).
Finite le relazioni, alle ore 17.00 la parola passa ai delegati.
G.Aji di Napoli chiede l'appoggio della FIAB sul progetto di 5 piste ciclabili promosso da un gruppo di architetti universitari e Cciaa, sulla realizzazione delle quali il Comune "è perplesso".
A.Gaviani di Torino, responsabile del gruppo scuola, avverte che il corso di aggiornamento per insegnanti è pronto, va presentato entro 31.3 al Ministero o al Provveditorato di Torino e, se approvato, potrà essere presentato ai collegi docenti di tutte le città; sussiste il problema di inserire nello Statuto FIAB la dicitura "formazione insegnanti".
A.Deana di Trieste, plaudendo all'attività svolta dal C.N., suggerisce di formare "quadri associativi" nei gruppi locali, per scongiurare che possa essere "il lavoro di poche persone con il vuoto alle spalle"; giudica grave la notizia dei futuri vagoni che non prevedono le bici, perché ciò vorrebbe dire la morte delle escursioni in bicicletta.
M.Mutterle di Vicenza si unisce nel plauso al C.N. che "sta facendio crescere la FIAB" e invita a riflettere sullo stato del servizio Ospitabici: solo 40 famiglie, mentre dovrebbero essere almeno 100.
G.Lopez Pegna di Firenze dice che "Città Ciclabile" ha aderito alla FIAB solo dal 23 gennaio '99 ma i tempi sono già maturi per la nascita di un Coordinamento toscano; racconta la situazione di Firenze dove è forte "il partito dei motorini" e le multe alle biciclette raggiungono le 170.000 lire; annuncia per il 1 maggio una biciclettata sulla ciclabile lungo l'Arno.
N.Zanoni di Mirano relaziona sulle iniziative per i bambini in bici: è iniziato un corso di aggiornamento per 90 insegnanti della provincia di Venezia ed è stato presentato un percorso costruito con ragazzi di scuola media superiore, approvato dal Provveditorato.
A.Velatta di Perugia parte dall'analisi della sfida culturale che l'uso della bicicletta porta nella sua città, per dire che ora si sono aperte più chances per le nostre tematiche: "le questioni della mobilità si risolvono a livello locale ed anche la FIAB è il risultato eclettico di ciò che va maturando a livello locale"; invita i gruppi ad usare più proficuamente i mezzi telematici messi a disposizione dalla Segreteria organizzativa perché "la FIAB non ha le leve del potere ma possiede la cultura e fa la politica della nuova mobilità".
F.Masotti di Siena si rallegra perchè la FIAB "non parla più solo padano" ma si sta diffondendo a livello nazionale ed è anche molto cresciuta in immagine e professionalità; la legge però va fatta marciare a livello locale con progetti concreti, vigilando sul pericolo che la sordità degli Amministratori e la carenza di tecnici la svuoti di significato; propugna la nascita di un Coordinamento tosco-umbro-laziale.
Alle 17.40 S.Gerosa illustra le cifre del bilancio FIAB 1998, che presenta un attivo di L.13.000.000 e viene approvato all'unanimità (2 astenuti). La gestione del prestito FIAB viene rinviata alla futura Segreteria organizzativa.
Alle ore 18.00 ha inizio la fase degli adempimenti statutari.
G.Astolfi, a nome del Consiglio nazionale, propone la ricandidatura a Presidente FIAB di Luigi Riccardi e come componenti del C.N.FIAB quelli uscenti (con A.Velatta in sostituzione di M.Fiorito, non più disponibile) sia per garantire la continuità su una strada positivamente già segnata per la FIAB, sia per "l'impegno non indifferente" profuso dai Consiglieri ed il lavoro svolto spesso "ai limiti" delle proprie possibilità dal Presidente, fatto che ha permesso alla FIAB di imboccare la "parabola ascendente" della modernità.
L.Riccardi ringrazia per le parole di apprezzamento e traccia un breve ritratto dei suoi 3 anni di presidenza, ponendo l'accento sulle difficoltà operative incontrate per la carenza di risorse umane e per l'essere troppo dispersi sul territorio.
A.Dalla Venezia formalizza la proposta ed apre le operazioni di voto.
Elezione del Presidente e del Consiglio Nazionale:
(72 aventi diritto al voto )
Presidente: Luigi Riccardi eletto con 66 voti (6 schede bianche)
Consiglio Nazionale; ne fa parte di diritto il Presidente e risultano eletti: Andrea Astolfi detto Gigi (43 voti); Antonio Dalla Venezia (63 voti), Manuela Demattè (42 voti), Stefano Gerosa (64 voti), Fabio Masotti (43 voti), Raffaele Sforza detto Lello (65 voti), Antenore Vicari (40 voti), Angelo Velatta (39 voti). (1 scheda nulla).
Elezione dei Probiviri e dei Revisori dei conti:
Probiviri; risultano eletti: Alberto Deana (27 voti), Michele Mutterle (52 voti), Mimmo Schiattone (31 voti). Primo dei non eletti: Sergio Manini (9 voti). (2 schede nulle)
Revisori dei conti; risultano eletti: Enrico Eula (47 voti), Stefano Gronchi (55 voti), Donato Santoliquido (28 voti).
Presidente, Consiglio Nazionale, Probiviri e Revisori, a norma dello Statuto della FIAB onlus, rimarranno in carica 2 anni.
Domenica 14 marzo 1999 - Municipio di Mestre
Alle ore 10.00 nella Sala comunale si riaprono i lavori con il saluto del prosindaco Gianfranco Bettin, che ringrazia la FIAB per aver scelto Mestre come sede assembleare e per aiutare gli Amministratori nella sfida per sconfiggere l'idea sempre ritornante di "città quale mero luogo di acquisto e consumo, in velocità".
Su questa linea, Dalla Venezia annuncia la prossima presentazione dell'ambizioso piano organico di piste ciclabili per Mestre.
Segue il saluto da parte della neo-aderente "Città Ciclabile" di Firenze, con la consegna del gagliardetto dell'Associazione e l'invito a partecipare tutti alla manifestazione "Girocittà" del 1 maggio.
Quindi si portano a termine gli adempimenti statutari.
Quota FIAB 2000
Stefano Gerosa presenta e mette ai voti la proposta del Consiglio Nazionale, che viene approvata all'unanimità (8 astenuti): "La quota di adesione FIAB per il 2000 (basandosi sulle quote 1999 e sui soci 1999) è data dal 20% di quanto versato da ogni socio, per un massimo di 5.000 lire ed un minimo di 3.000 lire.
Per le tessere "promozionali", al di sotto di 10.001 lire, si paga 2.000 lire a socio (per un massimo del 50% dei propri soci, oltre i quali la quota minima è comunque 3.000 lire).
L'associazione aderente alla FIAB per la prima volta calcola la quota sul 10% di quanto versato da ogni socio, con un massimo di 5.000 lire per socio.
In tutti i casi, se il risultato è minore di 60.000 lire, si paga la quota minima di 60.000 lire (valida anche per l'associazione neonata, che non ha avuto soci nell'anno precedente)."
Numero voti a disposizione di ogni Ass. per l'assemblea 2000
Si propone che resti la disposizione già in vigore. Votato all'unanimità (3 astenuti).
Integrazione al Regolamento FIAB in 4 punti:
1) PUBBLICAZIONI DELLE ASS.ADERENTI
" In tutte le pubblicazioni (e possibilmente sulla carta intestata) dell'Associazione aderente deve comparire il logo della FIAB (tandem) + la sigla "FIAB" + la scritta "onlus" + la dicitura completa "Federazione Italiana Amici della Bicicletta" "
Favorevoli tutti, meno 2 voti contrari.
2) SEDE OPERATIVA E SEGRETERIA
Quanto proposto in Circolare 1/99 non viene messo ai voti, in quanto la FIAB è in fase di riorganizzazione.
3) ADESIONI AD ALTRI ORGANISMI
" La FIAB onlus aderisce alla European Cyclists' Federation (ECF). "
Sull'adesione all'ECF sono tutti favorevoli.
4) DECADENZA ADESIONE ALLA FIAB ONLUS
Dopo breve ma accesa discussione su una data di scadenza del versamento della quota associativa che possa andare bene per tutti, si pone in votazione e si approva la seguente proposta (A.Velatta e C.N.): "l'Associazione che non corrisponde la quota di adesione alla FIAB entro 31.5 di ogni anno decade; ove provveda successivamente nel corso dell'anno solare, l'adesione riprende efficacia senza necessità di deliberare nuovamente".
5) DOMANDE DI ADESIONE ALLA FIAB onlus
Si approva quanto proposto dal C.N.:
"Il Consiglio Nazionale è tenuto a verificare i requisiti richiesti per l'adesione stabiliti dagli art. 6 e 7 dello statuto. Poichè tale verifica non è sempre agevole il Consiglio Nazionale redige un documento esplicativo ed esemplificativo, da trasmettere ai richiedenti l'adesione, onde acquisire tutte le informazioni necessarie (e agevolare la presentazione della domanda ai richiedenti stessi). Ove, seppur in mancanza di uno dei requisiti richiesti, non sussistano gravi motivi per respingere la domanda, può sospendere la decisione chiedendo all'associazione di adeguarsi."
Lassemblea quindi passa quindi in Sede Straordinaria, per la quale è stato redatto apposito verbale, regolarmente registrato:
Convocazione in sede straordinaria per integrazione art.4 dello Statuto FIAB:
L'anno 1999, il giorno quattordici del mese di marzo, alle ore 10,30 si è riunita a Mestre presso la sala del Municipio sita in via Palazzo, previo regolare avviso l'assemblea straordinaria dei soci ovvero delle associazioni aderenti alla FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus, con ordine del giorno la modificazione dello statuto sociale.
Constatata la regolarità della convocazione e che sono presenti la maggioranza delle associazioni aderenti, ai sensi dello Statuto l'assemblea è regolarmente costituita ed atta a deliberare.
Si illustrano le motivazioni della proposta di aggiungere all'articolo 4 dello Statuto, dopo il paragrafo 8), incrementando di un numero tutti i successivi, il seguente paragrafo: " 9) organizzare attività di formazione ed aggiornamento del personale della scuola, come previsto dalle leggi nazionali e regionali e dalle direttive e regolamenti dell'Unione Europea ".
Dopo ampia discussione, all'unanimità l'assemblea delibera di approvare integralmente questa proposta e delega il Presidente della FIAB Luigi Riccardi e il Segretario Stefano Gerosa a registrare integralmente il nuovo Statuto Sociale quale risulta dalla modifica testè approvata.
Il Presidente, dopo aver fatto presente che sono esauriti gli argomenti posti all'ordine del giorno, null'altro essendovi da deliberare, dichiara chiusa l'assemblea straordinaria previa lettura e approvazione del presente verbale.
Chiusa lAssemblea in sede Straordinaria, si ritorna a riunirsi in Sede Ordinaria.
Cicloraduno nazionale FIAB del 2000
Nessuna candidatura essendo avanzata, la decisione rimane a carico del C.N. (probabile staffetta sulla CPS).
Nella tarda mattinata si formano i Gruppi di lavoro, asse portante delle giornate assembleari e della vita stessa della Federazione, perché da essi scaturiscono gli obiettivi operativi, le proposte di iniziative, i progetti da attivare nel futuro prossimo della FIAB.
Alcuni delegati esortano a recuperare i temi ambientali, anche per non restare "inferiori" alle associazioni ambientaliste nazionali, ed i contenuti politici (bici elettriche?) che non sono affatto scontati (C.Pedroni); propongono di tornare ad organizzare appuntamenti fissi con le cittadinanze (A.Deana) e di portare avanti con forza l'idea di una giornata nazionale FIAB (A.Vicari).
Sintesi dei lavori di gruppo:
partendo dal dato di fatto che "siamo un insieme di organizzazioni locali poi federate", l'opzione è per un modello non accentrato con ripartizione di ruoli "a rete" dove "ogni associazione è un pezzo di FIAB", perciò è richiesta collaborazione da ognuno ("tutti siamo FIAB"); operativamente la rete si dispiegherà con una Segreteria organizzativa a Verona, una Segreteria informativa a Mestre ed una contabile-fiscale a Milano; con la partecipazione-collaborazione esterna, al bisogno, della triade Comai-Deana-Santoliquido.
l'obiettivo culturale è di partire dal territorio per aiutare i bambini a "riappropriarsi degli spazi da cui sono stati esautorati" dall'abitudine a muoversi in auto; dopo la redazione del corso di aggiornamento per insegnanti della scuola dell'obbligo del 1998, sono ora in preparazione una dispensa didattica per gli insegnanti interessati e una scheda informativa sull'educazione stradale, lavori su cui è possibile fruire dei finanziamenti previsti dalla legge 366; si avverte inoltre la necessità di estendere quelle pregevoli iniziative locali che già coinvolgono gli scolari ("A scuola in bicicletta" - "Bimbinbici").
curare a livello locale più razionalmente i rapporti con la stampa, e intensificarli a livello nazionale con la neonata associazione "Bicipress" - colmare l'enorme bisogno di visibilità nazionale della FIAB, per avere pari dignità con le altre associazioni ambientaliste, attraverso iniziative come "Bicisicura", "Bimbinbici", "Pedali nella notte", "Giornata europea della bicicletta", mostre tematiche da utilizzare nelle manifestazioni dei gruppi, materiale promozionale (vestiario siglato e gadgets).
il forum - particolarmente ricco di interventi molto sentiti, interessanti e competenti - si è incentrato sull'esigenza di definizione di uno standard di "itinerario ciclabile" (dato che il Codice della strada prevede solo il concetto di "pista ciclabile") partendo da 4 parametri su cui fissare dei riferimenti:
1. cartografia: indispensabile anche nel caso di itinerario con tratti in costruzione, per evidenziarne la progettualità
2. segnaletica: urgente riprendere il lavoro del seminario di Bergamo di febbraio '98, già presentato al sottosegretario Mattioli per essere recepito nell'ambito delle modifiche al C.d.Strada (vedere circolare FIAB di aprile '98)
3. tipologia e intensità di traffico esistente: su questo punto la parola d'ordine è "sicurezza, sicurezza, sicurezza" delle biciclette che si troveranno a percorrere l'itinerario, il quale dovrebbe sempre essere "di basso traffico" (il Codice della strada all'art.326 prevede il monitoraggio del traffico, ma ciò non viene poi attuato - attenzione a non indurre una sicurezza inesistente, apponendo con faciloneria cartelli per bici su strade con 5000 auto al giorno!)
4. pavimentazione e larghezza della sede stradale: assolutamente vietato formalizzare criteri classificatori rigidi, ma dare spazio ad una sorta di "federalismo costruttivo" che tenga conto della legislazione locale (es. le piste nella Provincia di Trento), della realtà del territorio attraversato (es. la via Francigena, un fascio di strade, non un itinerario) ma anche della "vocazione" dell'itinerario (se prevalentemente trasportistica o turistica o naturalistica).
Si avverte la pressante esigenza di formare sul tema una Commissione permanente con incontri periodici e scambio di email.
Alle ore 16.00 il Presidente dichiara chiusa l'assemblea annuale 1999, augurando a tutti buon ritorno ed un arrivederci al Cicloraduno di giugno.
Il Segretario dellAssemblea
Manuela Demattè
Il Presidente dellAssemblea
Antonio Dalla Venezia