ARCHIVIO: questo è il vecchio sito FIAB (anni 1998 - 2012) |
Comunicato stampa FIAB 2001
COMUNICATI STAMPA FIAB ONLUS
FIAB - FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA onlus
Presidenza e sede legale: Via Borsieri, 4/E - 20159 Milano tel. e fax
02-69311624
Segreteria generale: Viale Col Moschin, 1 - 30170 Mestre (VE) tel./fax
041-921515
e-mail: info@fiab-onlus.it - Internet: http://www.fiab-onlus.it
aderente a ECF - European Cyclists' Federation www.ecf.com
Confederazione Mobilità Sostenibile
Forum Permanente Terzo Settore
riconosciuta dal Ministero Lavori Pubblici quale associazione
di "comprovata
esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale"
Bari, 6 giugno 2001
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ON. SILVIO BERLUSCONI, IN OCCASIONE DELLA SUA VISITA A BARI PER L'INAUGURAZIONE DELLA FIERA DEL LEVANTE.
Sig. Presidente,
in occasione della Sua visita a Bari per l'inaugurazione della Fiera del Levante, in qualità di cittadino barese e di vicepresidente nazionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta - FIAB onlus, vorrei attirare la Sua attenzione sui problemi che ricadono indistintamente su tutti gli italiani (disabili, pedoni, ciclisti, utenti del trasporto pubblico e automobilisti) a causa del traffico motorizzato privato sia sulle strade urbane che extraurbane.
Si tratta ormai da tempo di una vera e propria emergenza in termini di congestionamento, sicurezza stradale, inquinamento ambientale, limitazione del diritto individuale alla mobilità e alla salute, che richiede necessariamente la programmazione e lo sviluppo di modalità di trasporto (lavorativo, scolastico e turistico) assolutamente sostenibili, in grado di assicurare accessibilà delle città, salvaguardia della salute e dell'ambiente e sviluppo economico .
Tra queste, la mobilità ciclistica e ciclopedonale, l'integrazione modale bici e mezzi pubblici, la sicurezza stradale dei degli utenti deboli e non motorizzati e la realizzazione di itinerari cicloturistici per uno sviluppo locale eco-compatibile non possono più avere un ruolo marginale, se non addirittura nullo, nelle politiche di pianificazione del territorio.
Per questo la FIAB Le chiede che:
- a partire dalla prossima legge finanziaria, e così ogni anno, vengano destinati non meno di 400 miliardi di lire a favore della legge n. 366/98 sulla mobilità ciclistica e sulla sicurezza stradale degli utenti della bicicletta,
- il Governo si doti di un Piano Generale della Mobilità Ciclistica - come sollecitato dalla Dichiarazione di Amsterdam sottoscritta lo scorso 22 giugno 2000 nel corso della Conferenza mondiale sul trasporto ciclistico "Velo Mondial" - nel quale siano stabiliti gli obiettivi di sviluppo dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto da raggiungere entro l'anno 2010;
- sia istituito il Servizio nazionale per la mobilità ciclistica.
Proprio per sollecitare una politica finanziaria a favore del
trasporto in bicicletta, a beneficio degli Enti territoriali, e per avere un
incontro a Roma il prossimo 4 ottobre con i Ministri alle Infrastrutture e
all'Ambiente e i capigruppo parlamentari di Camera e Senato, partirà da Bolzano
il 25 settembre prossimo un gruppo di ciclisti della FIAB che percorrerà 800
Km.
in bicicletta lungo la "Ciclopista del Sole", itinerario portante di
"Bicitalia", progetto di rete ciclabile nazionale della FIAB,
dopo aver attraversato le province di Bolzano, Trento, Verona, Mantova, Modena,
Bologna, Firenze, Siena, Grosseto, Viterbo e Roma.
Nonostante alcune Regioni non abbiano ancora redatto il piano regionale della mobilità ciclistica, previsto dalla legge n. 366/98, notevoli sono le aspettative degli Enti locali che stanno credendo molto nello sviluppo di una mobilità lenta e sostenibile e del turismo in bicicletta: solo nel primo anno di applicazione della legge (1999) e nonostante l'esiguità dei finanziamenti previsti, furono presentati alle Regioni 1.300 progetti preliminari, per oltre mille miliardi di investimenti. Molti di essi rischiano ancora oggi di non vedere mai vedere la luce per mancanza di finanziamenti adeguati e sufficienti a soddisfare la domanda complessiva.
La FIAB ritiene che maggiori risorse finanziarie possano da un lato colmare un ritardo anche culturale che ci divide dagli altri paesi europei in termini di livelli di ciclabilità del territorio e dall'altro spingere quelle Amministrazioni finora in ritardo perchè non credono nel ruolo significativo della mobilità ciclistica come anello importante del sistema dei trasporti, a recuperare tempo e finanziamenti persi a beneficio dei trasporti, dell'ambiente e delle economie locali.
Cordiali saluti.
Lello Sforza
Vicepresidente nazionale
FIAB onlus