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Comunicato stampa FIAB 13/99: Lettera a Ciampi

FIAB FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA ONLUS
Via Cesariano, 11
20154 MILANO
tel/fax 023313664
http://rcvr.org/assoc/adb/fiab
fiab@poboxes.com

Milano, 18 maggio 1999

 

Al Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi
Palazzo del Quirinale
00187 ROMA

 

La FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) onlus nel porgere i migliori auguri per la Sua elezione a Capo dello Stato, esprime il proprio compiacimento nel sapere di avere oggi in Italia un Presidente della Repubblica che usa la bicicletta per spostarsi in ambito urbano, che sa apprezzare le qualità di tale mezzo semplice, pulito e silenzioso, ma che conosce, evidentemente, anche i limiti della circolazione ciclistica a causa di carenze non soltanto infrastrutturali che non ne garantiscono la diffusione, il confort e la sicurezza stradale ma, soprattutto, culturali.

Già le foto apparse sui giornali di lunedì 17 maggio che La ritraggono in bici e gli articoli che descrivono fin nei dettagli il Suo mezzo a pedali hanno fatto rimbalzare l’immagine della bicicletta da mezzo di trasporto di terza serie, a veicolo di serie A. Se anche il Capo dello Stato usa la bicicletta in città, vuol dire che lo possono fare tante altre persone che finora non hanno ritenuto la bici un mezzo di trasporto possibile.

La FIAB onlus sostiene da anni, anche sulla base dell’esperienza di altri paesi europei, che in Italia è ormai sempre più necessaria una politica della bicicletta per rendere meno trafficate, inquinate e rumorose le nostre città, ma occorre una forte volontà politica che finora non abbiamo incontrato: la legge sulla mobilità ciclistica (n. 366/98) che finanzia interventi per il trasporto e il turismo in bicicletta non è ancora partita a causa di forti ritardi da parte delle Regioni e degli Enti locali, mentre il decreto sulla mobilità sostenibile nelle aree urbane del 27 marzo 1998, che ha previsto i piani della mobilità aziendale e istituito nelle imprese e negli enti pubblici la figura del "mobility manager", non ha neppure incluso la bicicletta tra misure da adottare e da incentivare.

Signor Presidente, non cambi le Sue abitudini anche se gli impegni saranno ora differenti, continui ad andare in bicicletta. Anzi convochi Ministri e parlamentari in bicicletta, istituisca le bici blu di servizio, dia spazio alle bici. Saranno le migliori campagne a favore di un mezzo che meriterebbe più attenzione da parte di Istituzioni, stampa e opinione pubblica.

AugurandoLe buon lavoro, porgiamo cordiali saluti.

Il Presidente pro-tempore
Raffaele Sforza

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