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I
ciclisti milanesi decidono di scendere in piazza
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Ancora in
Piazza!!
SABATO 12 MARZO 2005
Prima che
scenda di nuovo l'oblio
Tra qualche giorno, con lo
spegnimento dei riscaldamenti e il cambio della situazione meteo
dovuto ai passaggi stagionali, si riproporrà sicuramente uno
spettacolo già visto: si abbasseranno le luci dei riflettori dalla
situazione di emergenza inquinamento nella quale siamo immersi tutto
l'anno. I nostri amministratori si dimenticheranno così, ancora una
volta, del problema fino al verificarsi della prossima crisi.
Diciamo basta: impediamo che scenda nuovamente l'oblio! Raccogliamo l'invito di Dario Fo e Franca
Rame. Facciamo crescere
questa voce.
Eugenio Galli (Fiab CICLOBBY onlus)
DOWNLOAD: l'appello
di Franca Rame e Dario Fo (PDF)
cittadini, pedoni, ciclisti
RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ !!!
SABATO 12
MARZO 2005
ore 15.30 in piazza Duomo,angolo Mercanti
Vi chiediamo di partecipare tutti
insieme ad una grande mobilitazione per costringere le amministrazioni
locali ad attuare urgentemente il PROTOCOLLO DI KYOTO sull'ambiente,
per abbattere l'inquinamento che ci soffoca, ci fa ammalare, ci
uccide. Bisogna subito potenziare i trasporti pubblici di superficie
con propellenti non inquinanti, ridurre drasticamente le tariffe per
la sosta nei parcheggi di interscambio, incentivare l'uso della
bicicletta. Tutti provvedimenti previsti dalle normative nazionali e
regionali, e mai attuati.
Milanesi: avanti così!
Siamo in testa a tutti in Europa!
Grazie allo smog che causiamo con il nostro traffico e il
riscaldamento degli edifici, possiamo vantare 1.280 morti all'anno e
la perdita da uno a tre anni di vita! Nella nostra area metropolitana
il rapporto tra mezzi privati e pubblici è nettamente sbilanciato
(72% contro il 28% di mezzi pubblici), e anche così contribuiamo ai
30 mila morti in tutta ITALIA!
Tutti i paesi civili hanno eliminato il traffico dall'intero centro
urbano, ma il nostro Sindaco e Commissario Governativo per l'emergenza
traffico ha deciso, ignorando con disprezzo le continue proteste dei
cittadini, di dire NO alla chiusura del centro storico fino alla
Cerchia dei Bastioni.
...e allora
chiudiamolo noi il centro di Milano!
Franca Rame e Dario Fo (Comitato
Salute Pubblica) [ www.forum.francarame.it
]
per informazioni: 347.9702189 / 339.2248095 legirandole@tiscali.it
prime adesioni: ArciMilano,
Arciragazzi, Arci Pessina "La Ginestra", Associazione
Dimensioni Diverse, Associazione Liberi, Associazione Utenti del
Trasporto Pubblico, Baggio Socialforum, Camminacittà, CamminaMilano,
Chiedo Asilo, Comitato Aria Protetta, Comitato Mamme Antismog,
Comitato Mamme Aria Fritta, Federazione Italiana Amici della
Bicicletta, Fiab Ciclobby, Il Parlamentino, Le Girandole, Miracolo a
Milano, Odissea, Opposizione Civile, Osservatorio Trasporti
Metropolitani, ReteScuole, WWF
Lombardia, Mario Agostinelli, Maurizio Baruffi, Giuseppe Boatti,
Adriano Ciccioni, Giovanni Colombo, Paolo Crosignani, Carlo Monguzzi,
Basilio Rizzo, Davide Tinelli
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COMUNICATO STAMPA
Milano, 20 novembre 2004
Due giornate di
mobilitazione per la bici
Questa mattina al Teatro
San Lorenzo alle Colonne si è svolta un'affollata assemblea cittadina
organizzata da Fiab CICLOBBY onlus.
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La storica associazione dei
ciclisti milanesi ha sottolineato la necessità di rivendicare, per tutti i
cittadini, la libertà di scegliere la bicicletta per muoversi in città.
Attualmente questa libertà è fortemente compromessa dall'eccesso di
automobili in sosta e in movimento e da una continua disattenzione da parte
del Comune di Milano che fa decisamente poco per promuovere e tutelare l'uso
quotidiano della bici in città.
Su questa linea sono
intervenuti: Bruno Pizzul, Marco Vitale, Pippo Ranci, i consiglieri comunali
Maurizio Baruffi ed Ettore Tenconi, Carlo Montalbetti, Ennio Rota,
l'assessore provinciale Pietro Mezzi.
Per il Comune di Milano è
intervenuto il consulente del Settore Mobilità Paolo Tagliacarne.
Nel corso della mattinata
è stato presentato un video che documenta lo stato di degrado dell'unica
pista ciclabile milanese (da viale Caprilli al Parco Lambro).
Nel pomeriggio si è svolta
un'allegra e colorata manifestazione in bici da piazzale Loreto a piazza
della Scala. Circa mille i partecipanti che hanno rivendicato sicurezza per
le biciclette a Milano.
Lungo l'itinerario i ciclisti sono stati ricevuti al Pirellone, in Provincia
e in Prefettura. A ciascuno degli interlocutori è stato consegnato un
appello pro bici sottoscritto da oltre cento personalità milanesi (il testo
dell'appello per Milano e i nomi di coloro che hanno aderito sono pubblicati
sul sito web www.associazioni.milano.it/ciclobby
).
La manifestazione si è
conclusa a Palazzo Marino dove, in mancanza di un rappresentante ufficiale
del Comune, l'appello è stato lasciato in portineria. La giornata è stata
un vero successo di partecipazione.
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Due giornate
per la bici a Milano
Sabato 20 novembre 2004
ore 10,00
Parole e musica per dire che
In bici ci piace
presso il Teatro San Lorenzo alle Colonne,
c.so P.ta
Ticinese 45 (a destra della Basilica)
Verrà presentato l'appello
A Milano si deve fare di più, molto di più, per sostenere la
circolazione delle biciclette, al quale finora hanno aderito decine
di cittadini che illustrano la nostra città nei più svariati campi:
cultura, arti, professioni, impegno sociale, sport, spettacolo.
Parteciperanno all'Assemblea: Marco Vitale, Carlo Montalbetti, l'Assessore
provinciale Pietro Mezzi, i Consiglieri comunali Maurizio Baruffi e Ettore
Tenconi. E' stato invitato l'Assessore comunale Giorgio Goggi. Verranno
proiettate immagini sullo stato, non esaltante, della ciclabilità a
Milano
ore 14,30
Pedalata di protesta
Tutti in bici
per chiedere sicurezza e salute a Milano
ritrovo in viale Brianza verso p.le Loreto
ore 15,00 partenza, passando da Regione, Provincia e
Prefettura si arriva a Palazzo Marino (piazza Scala)
Domenica 21 novembre 2004
Giornata
senz’auto
Visitiamo in bici la città
i volontari di FIAB Ciclobby sono a disposizione dei
milanesi in bici per visite guidate in città nella Giornata senz’auto
(vedi programma)
(informazioni presso Ciclobby e sui media cittadini)
Aderiscono:
Arciragazzi, Associazione Utenti del Trasporto Pubblico UTP,
CamminaMilano, Coordinamento Comitati Milanesi, Fondazione Fabio Casartelli,
Mamme Antismog di Milano MAM, WWF Lombardia
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C'è in giro molta
gente sempre più arrabbiata perché a Milano, dove traffico e
inquinamento la fanno da padroni, non si fa nulla di serio per
favorire la mobilità sostenibile in genere e la circolazione sicura
in bicicletta, in particolare. A tutto discapito della salute,
dell'ambiente, della qualità della vita di tutti i cittadini.
Vengono snobbati dal Comune di Milano anche interventi semplici e
poco costosi che potrebbero far crescere sensibilmente la
propensione all'uso di un mezzo, quale è la bici, semplice ed
agile, che non consuma e non produce emissioni, non ingombra e non
fa rumore: perché? Perché continuare a negare ai cittadini il
diritto di scegliere una mobilità alternativa a quella a motore,
sicuramente compatibile con l'ambiente, che fa bene alla salute e al
portafoglio?
E' ora di iniziare
a scuotere dalle radici questa mala pianta.
Ti invitiamo a
trasformare la rabbia in energia positiva. Per te e per la tua
città. Occorre una partecipazione consapevole.
Stampa e
distribuisci il volantino allegato
per promuovere le due iniziative - un incontro con la città al
mattino e una manifestazione in bici al pomeriggio - organizzate per
SABATO 20 NOVEMBRE 2004 da Fiab CICLOBBY insieme ad altre
associazioni e gruppi.
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In
allegato trovi inoltre l'appello per Milano a cui numerose
personalità (della cultura, delle professioni, dell'arte, dello
spettacolo, dello sport, del volontariato sociale) hanno gia'
aderito e che verrà ufficialmente presentato sabato prossimo,
nell'appuntamento del mattino presso il Teatro alle Colonne di San
Lorenzo, in corso P.ta Ticinese 45 (accanto alla Basilica).
Come scrisse qualcuno, la speranza ha due bellissimi figli:
l'indignazione e il coraggio. L'indignazione per le cose che non
vanno. Il coraggio per cercare di cambiarle.
Per adesioni e ulteriori info contattare: 347.9702189. Partecipiamo
numerosi quindi SABATO 20 NOVEMBRE alle ORE 10 presso il Teatro alle
Colonne di San Lorenzo, in corso P.ta Ticinese 45 e poi, dalle ORE
14.30, in viale Brianza (direzione Loreto) per il concentramento
della manifestazione con partenza alle 15 (N.B. la manifestazione si
svolgerà con qualunque tempo).
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)
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I ciclisti milanesi si sono stancati del poco o nulla che il Comune sta
facendo per far circolare in sicurezza e comfort le biciclette a Milano e
così hanno deciso di scendere in piazza.
Questi gli appuntamenti
previsti:
- Conferenza
stampa indetta per
martedì 26 ottobre 2004
alle ore 12 presso la sede di Fiab Ciclobby onlus in via Borsieri, 4 -
Milano
Doretta Vicini: Al centro dell’azione di FIAB
Ciclobby la tutela della salute
Enrico Prevedello: Il piano d’interventi
2004-06 proposto al Comune da FIAB Ciclobby
Luigi Riccardi: Le richieste al Comune per gli ultimi
18 mesi nei quali rimane in carica l’attuale Amministrazione. Censimento
dei ciclisti. Le manifestazioni del 28 ottobre, del 20 e 21 novembre
Saranno a disposizione dei partecipanti i seguenti CD: a)
piano d’interventi 2004-06; b) lo stato dell’unica pista ciclabile di
Milano da viale Caprilli al Parco Lambro; c) lo stato della pista in
costruzione dal centro a piazza Corvetto.
- giovedi' 28
ottobre 2004 a partire dalle 17 presidio davanti a Palazzo
Marino
in occasione della seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata al traffico, per chiedere
interventi a favore della mobilita' sicura in bicicletta
- sabato 20 novembre 2004 un happening in un teatro cittadino al mattino e una
manifestazione in bici al pomeriggio
- domenica 21 novembre iniziative varie in occasione della giornata in cui
e' stato annunciato il blocco totale del traffico motorizzato.
Milano, 26 ottobre 2004
Perché i ciclisti milanesi
decidono di scendere in piazza con una civile e democratica protesta
FIAB Ciclobby onlus è
una tipica organizzazione con un solo scopo - al quale si
dedica da quasi vent’anni - vale a dire: la promozione dell’uso
della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano per migliorare
traffico e ambiente urbani e per la pratica del cicloescursionismo, una
forma di turismo rispettosa più di ogni altra dell’ambiente.
Proprio perché ci
dedichiamo esclusivamente a promuovere l’uso della bicicletta, la nostra
associazione, nel corso degli anni, è divenuta un indiscusso centro
di competenza in materia di mobilità sostenibile e ciclistica in
particolare, oltre che una democratica rappresentanza dell’utenza
ciclistica .
Prioritariamente dunque, a
FIAB Ciclobby interessa mettere a disposizione del Comune di Milano - e più
in generale delle istituzioni locali e delle aziende pubbliche di trasporto
- le proprie competenze, collaborando per rendere Milano amica della
bicicletta, vale a dire, una città nella quale sia garantita la libertà
di scelta di muoversi in bici, dove questo mezzo di trasporto, che
non ingombra, non consuma, non inquina e non fa rumore, possa circolare in
modo sicuro e confortevole in tutta la città.
Purtroppo negli ultimi anni
a Milano si è fatto molto poco per perseguire questo obiettivo e quel poco
è stato fatto nella direzione sbagliata. Senza contare le consistenti
difficoltà di rapporto tra Comune e la nostra associazione (si vedano
alcuni esempi in appendice).
Anziché realizzare,
anno dopo anno, spazi da destinare alla circolazione della bicicletta, ci si
è limitati a progettare sulla carta la rete delle piste
ciclabili la cui realizzazione potrà avvenire solo in tempi biblici, stante
lo scarso impegno comunale in materia e l’inadeguatezza, per usare un
eufemismo, delle risorse proprie e di quelle messe a disposizione da altri
livelli di governo (nessun progetto del Comune di Milano, a causa della
mancanza dei requisiti richiesti, è stato messo in graduatoria nel recente
bando regionale). Le uniche costruzioni sono state spezzoni di piste
ciclabili - realizzate mediante lo scomputo degli oneri di urbanizzazione a
carico dei costruttori di edifici - sparpagliati in tutta la città, dunque
non collegati tra loro e, per questo, inutilizzabili e inutilizzati dai
ciclisti, anche impropriamente conteggiati nelle statistiche comunali.
Anziché prendere, anno
dopo anno, provvedimenti di moderazione del traffico - vale a
dire, quei provvedimenti (ad esempio strade e zone con limite di velocità a
30 chilometri all’ora) che, migliorando la circolazione in generale,
rendono compatibili le biciclette con i mezzi motorizzati - ancora una
volta, ci si è limitati a progettare la ripartizione della
città in 87 isole ambientali, rimandando la loro realizzazione
a quando ci saranno le risorse (sic), vale a dire alle calende greche.
Rinviando così sine die ogni possibilità di verifica di
responsabilità politica.
Quel che serve, invece di
un piano di grandi opere, è un grande piano di piccole opere,
del tipo di quello da noi offerto al Comune e denominato Piano d’intervento
2004-06. Ma, ancora una volta, la nostra offerta è stata lasciata
cadere, nonostante la nostra città sia, oltre che caratterizzata da un’insopportabile
congestione del traffico, in pieno allarme rosso quanto a
inquinamento dell’aria, e nonostante i cittadini che scelgono di muoversi
in bicicletta in città, pur in assenza di interventi adeguati, siano in
costante aumento. I costi economici, sociali e individuali di questa
improvvida disattenzione sono sopportati da tutti i cittadini, ciclisti e
non, incidendo sulla qualità della vita.
Cos’altro ci rimane da
fare, dunque, se non elevare una vibrata, civile e democratica
protesta?
Per
questo abbiamo indetto un presidio in piazza della Scala giovedì 28
ottobre, dalle 17 in avanti, in occasione della sessione straordinaria del
Consiglio Comunale dedicata al traffico e abbiamo deciso di preparare una
giornata di mobilitazione sabato 20 novembre.
Chiediamo che, almeno in
questi ultimi diciotto mesi in cui rimane in carica questa Amministrazione
Comunale, ci si decida a fare qualcosa di semplice e poco costoso, ma di
grande utilità per realizzare una diffusa ciclabilità sul territorio della
nostra città.
E precisamente, dando
almeno parziale attuazione al Piano d’intervento 2004 - 06 proposto
da FIAB Ciclobby :
1. adozione di
provvedimenti specifici per la sicurezza dei ciclisti quali: a) utilizzo
dei marciapiedi adatti (per frequentazione da parte dei pedoni,
dimensione, presenza di accessi) mediante il tracciamento di pista
ciclabile contigua al marciapiede o la destinazione del marciapiede
a percorso pedonale e ciclabile (art. 122, 9 c) del Regolamento
del Codice della Strada); b) eccezione per le bici nelle corsie
preferenziali per i bus purché di calibro superiore a metri 4; c)
eccezione per le biciclette in un certo numero di strade a senso unico
per gli altri veicoli, sia mediante il tracciamento di corsia ciclabile
per la direzione contromano, sia, nelle situazioni confacenti,
mediante la sola apposizione degli appositi segnali di obbligo muniti
degli specifici pannelli integrativi;
2. diffusione della
vasta gamma dei provvedimenti ricompresi nel concetto di moderazione del
traffico (strade e zone residenziali, strade e zone 30, soprattutto) in
tutti gli altri casi, i quali, senza dubbio, costituiscono la quota di
gran lunga prevalente del reticolo stradale urbano;
3. con riferimento alla
rete delle piste ciclabili - del tutto inadeguata dopo 24 anni dall’adozione
del primo Piano della mobilità ciclistica a Milano - si chiede: a)
completamento e restyling della pista (che, per ora, rappresenta
l’ unico percorso ciclabile compiuto di Milano) Caprilli-Parco Lambro:
verso ovest per collegarsi al Boscoincittà ed al Parco delle Cave
recuperando la passerella, recentemente ricostruita, di via Novara; e
mediante il superamento delle diverse, e ormai annose, soluzioni di
continuità: piazzale Lotto; piazza Conciliazione; attraversamento
ciclabile della pericolosa via Foppa tra via Dezza e il Parco Solari;
attraversamento di via Padova verso la pista di viale Palmanova;
attraversamento di via Rizzoli/Civitavecchia per l’ingresso al Parco
Lambro. Inoltre, va evidenziato che poche centinaia di metri di corsia
ciclabile lungo il marciapiedi di viale Papiniano e il semplice
attraversamento del parcheggio della Darsena permetterebbero (intanto
per oggi, per il futuro si vedrà), il collegamento con l’alzaia
del Naviglio Grande e quindi permetterebbero di dare continuità ad un
itinerario protetto di lunga percorrenza e di grande valenza turistica,
oltre che trasportistica, che va dal Lago di Lecco al Lago Maggiore,
attraversando tutta la città. In questa prospettiva, potrebbe essere
utile l’apposizione di segnali di conferma (ad esempio, con la scritta
itinerario ciclabile n.1, come da elenco in PGTU) lungo tutto il
percorso cittadino; b) concentrazione degli sforzi e delle risorse per
il completamento di quella che potrebbe divenire la seconda pista
ciclabile compiuta di Milano: il percorso dal centro città a piazzale
Corvetto; c) la terza pista ciclabile compiuta, da realizzarsi con il
recupero di diversi spezzoni (alcuni dei quali ormai di antica
costruzione), potrebbe essere lungo il percorso centro città Parco
Saini/Parco Forlanini; se poi si potesse trovare un accordo con la
Provincia, il percorso protetto potrebbe proseguire fino all’Idroscalo
realizzando il sogno coltivato da tempo da molti milanesi di poter
arrivare in bicicletta a questa importante risorsa d’acqua e per il
tempo libero;
4. installazione di
attrezzature per il parcheggio delle biciclette in tutti i punti della
città dove già ora si verificano situazioni di parcheggio selvaggio
(le quali, a ben vedere, evidenziano un endemico fabbisogno arretrato);
5. predisposizione di
progetti pilota in alcune scuole elementari e medie per sperimentare
percorsi sicuri casa-scuola;
6. predisposizione di
progetti pilota, in partenariato con i mobility manager aziendali, per
lo sviluppo della domanda di mobilità ciclistica nei percorsi
casa-lavoro e per l’utilizzo della bicicletta negli spostamenti per
motivi di lavoro.
Appendice
Alcuni
esempi dei difficili rapporti del Comune di Milano con FIAB Ciclobby e, più
in generale, con la mobilità ciclistica.
1. Nella primavera del 2000,
FIAB Ciclobby chiede all’Assessore al Traffico del Comune di Milano
il restyling della pista (che rappresenta l’ unico percorso
ciclabile compiuto di Milano) Caprilli-Parco Lambro. L’Assessore si
impegna ad attuarlo entro il 27 novembre di quell’anno quando la
FIAB organizza a Milano un importante convegno internazionale sulla
mobilità ciclistica (vi era l’intenzione di far percorrere la pista
ciclabile restaurata agli ospiti stranieri). Questi lavori di
manutenzione non sono mai stati realizzati e così l’unica pista
ciclabile di Milano è oggi ancor più degradata di allora.
2. La determina dirigenziale
del 3 ottobre 2000 che istituisce l’Ufficio Mobilità Ciclistica
in Comune di Milano ne fissa anche i compiti. Uno di questi è la “collaborazione
con le Associazioni di categoria, con utenza ed Enti vari”. Per
quanto riguarda FIAB Ciclobby, questa collaborazione è stata sempre
rifiutata.
3. Il primo di giugno del 2001
- dopo anni di paziente attesa - abbiamo scritto al Sindaco di Milano
chiedendogli un incontro per parlare del poco o nulla che fa il Comune
di Milano per favorire la circolazione delle biciclette. La lettera
è rimasta inevasa.
4. Il 18 novembre del 2001
abbiamo scritto al Sindaco di Milano segnalandogli: a) la mancata
destinazione di almeno il 10% dei proventi delle multe per infrazioni
alle norme del Codice della Strada - ai sensi della legge 472/99, art.
18 - a favore dell’utenza debole (pedoni, ciclisti, bambini,
anziani, disabili); b) la mancata osservanza della legge regionale
della Lombardia 65/89 la quale, agli articoli 3 e 4, stabilisce che
piani regolatori, progetti di nuove strade, manutenzione straordinaria
delle strade, devono prevedere spazi per la circolazione delle
biciclette; c) mancata applicazione anche della legge nazionale 366/98
la quale stabilisce, all’art. 10, che le strade extraurbane
secondarie, le strade urbane di scorrimento, le strade urbane di
quartiere, le strade locali - in caso sia di nuova costruzione sia di
manutenzione straordinaria della sede stradale - devono essere dotate
di piste ciclabili o percorsi ciclabili adiacenti. Questa lettera
è rimasta inevasa.
5. Il 10 gennaio 2002 abbiamo
scritto al Direttore Centrale Ambiente e Mobiltà del Comune di Milano
per chiedergli di dare disposizioni per avviare un rapporto tra FIAB
Ciclobby e il tavolo di coordinamento degli uffici comunali che si
occupano di mobilità (CIMA). La
lettera è rimasta inevasa, tuttavia il Direttore ha dato disposizioni
al CIMA di riceverci (v. il punto successivo).
6. Nel febbraio del 2002
infatti siamo stati chiamati dal CIMA e invitati a predisporre una
bozza di Protocollo d’intesa tra CIMA e Ciclobby. Prontamente
abbiamo eseguito il compito e lo abbiamo trasmesso al coordinatore del
CIMA il quale ci ha risposto interlocutoriamente dicendoci che i
responsabili del settore mobilità del Comune intendevano rifletterci
sopra. Da quel momento, non c’è
stata più alcuna risposta.
7. In occasione di una
audizione presso la Commissione Consiliare Trasporti del Comune di
Milano, invitati dal suo Presidente, abbiamo offerto all’Assessore
alla Mobilità, presente alla riunione, la collaborazione gratuita dei
volontari di FIAB Ciclobby per compiere il censimento del traffico
ciclistico. Questa offerta è stata lasciata cadere. Fiab
Ciclobby, da allora, ha realizzato ben tre censimenti con la
collaborazione di decine di volontari. Il
Comune non ha mai neppure richiesto di vederne i risultati.
8. Vengono inviate varie
lettere di sollecito per ottenere una risposta in merito al protocollo
di cui al precedente punto 6 all’Assessore, al Direttore di settore,
al coordinatore del CIMA: 4 maggio 2002, 17 giugno 2002, 17 settembre
2002. Tutte senza risposta.
9. L’assessore al Traffico
il 19 marzo 2003 promette la costituzione di una Consulta cittadina
sulla sicurezza stradale come da richiesta di FIAB Ciclobby e di altre
associazioni della mobilità e ambientaliste. Anzi indica la sede: la
Scuola del Corpo della Polizia Locale di Milano in via Boeri. Da
allora, non se ne è saputo più nulla.
10. Tre lettere al Sindaco
Albertini per essere ricevuti e poter riferirgli delle inadempienze
del Comune nel nostro settore: 6 febbraio, 26 settembre e 22 dicembre
2003. Tutte senza risposta.
11. Il Gruppo Amici della
Bicicletta del Consiglio Comunale di Milano - del quale fanno
parte consiglieri sia di maggioranza, sia di minoranza - nel settembre
del 2003 ha commissionato a CICLOBBY Fiab una bozza di piano
di interventi a costo sostenibile per una ciclabilità diffusa a
Milano. CICLOBBY Fiab ha rivolto all’inizio di ottobre del 2003
uno specifico appello ai propri soci e ad altri ciclisti milanesi
affinché fornissero le loro osservazioni sugli abituali percorsi in
bicicletta. In breve tempo, sono pervenute quasi 200 segnalazioni di
possibili interventi. Con il lavoro volontario del Comitato Tecnico di
CICLOBBY Fiab è stato possibile interpretare queste segnalazioni,
elencarle, classificarle in base alla tipologia degli interventi
proposti, e quindi mapparle. E’ stata così predisposta la carta
della Rappresentazione delle proposte dei ciclisti milanesi o,
se si vuole, la carta dei desideri. Su questa base, si è
passati quindi alla elaborazione di una bozza di piano, la
quale successivamente è stata sottoposta ai rappresentanti del Gruppo
Consiliare Amici della Bicicletta. Dal confronto tra i Consiglieri
comunali ed il CT di CICLOBBY Fiab è stata varata la carta con il Piano
d’intervento 2004-06, integrata dalla carta Effetto
rete. I criteri adottati per la scelta degli interventi da
inserire nel piano sono stati i seguenti: a) sostenibilità
economica; b) fattibilità temporale; c) continuità dei percorsi; d)
numero delle richieste da parte degli utenti; e) indicazioni derivanti
dai censimenti sul traffico ciclistico realizzati da FIAB Ciclobby.
Il piano è stato presentato al Politecnico di Milano il 19
dicembre 2003; successivamente è stato illustrato nel gennaio 2004 in
una riunione nella quale sono stati presenti un dirigente della
Polizia Locale di Milano, il coordinatore del CIMA, il Responsabile
della segnaletica del Comune di Milano e il dirigente dell’Ufficio
Mobilità Ciclistica. La riunione era stata convocata per iniziativa
dei Consiglieri Comunali Tenconi (maggioranza) e Baruffi (minoranza) i
quali sono stati presenti alla riunione stessa. Il piano è stato
ulteriormente presentato ad una riunione del CIMA, richiesta dagli
stessi Consiglieri, del 28 aprile 2004. L’impegno del CIMA è stato
di dare risposta a breve sugli interventi messi in cantiere da parte
del Comune. Poiché non pervenivano risposte, abbiamo inviato lettere
di sollecito nel giugno scorso. Ancora
non sono pervenute risposte.
Quousque tandem abutere,
Catilina, patientia nostra?
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