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Multati
Gigi Riccardi ed Eugenio Galli, il primo presidente nazionale della
Fiab, il secondo Presidente di Fiab-Ciclobby di Milano. |
Il titolo in prima pagina nel
Corriere della Sera, edizione Milanese del 18 settembre 2005
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Vi proponiamo
di seguito il comunicato scritto da Galli e Riccardi.
L'evento è stato
ripreso anche dal Corriere della Sera, edizione Milanese del 18
settembre 2005. Ve lo proponiamo di seguito e qui
in formato PDF. |
Con la
bici in metrò: multa di 38 euro
Altre volte abbiamo
sostenuto che in Italia è più facile spostare un carro armato che una
bicicletta: e non è solo un modo di dire.
E a Milano? E' forse Milano
una città "amica" della bici?
Le divisioni non mancano neppure su questa semplice domanda.
Noi crediamo che ci sia ancora una lunga strada da percorrere per rendere la
nostra città davvero amica della bicicletta, non solo a parole, e per
agevolare, anziché ostacolare, una ciclabilità diffusa e legata non solo
al tempo libero. Le aperture, quando ci sono, sono spesso troppo timide,
ondivaghe e frutto di un'estenuante e faticosa opera di pressione da parte
delle associazioni che si riconoscono nella FIAB.
Ma siamo stufi di aspettare.
Segnaliamo, per chi non
l'avesse letto, l'articolo apparso sul Corriere della Sera di domenica 18
settembre 2005, a pag. 5 della Cronaca di Milano.
Come fare a meno di
sottolineare quanto è diversa la milanese ATM dalla RATP, azienda del
trasporto pubblico di Parigi, che fa di tutto per favorire l'integrazione
tra biciclette e mezzi pubblici di trasporto?
Per una curiosa
coincidenza, l'episodio denunciato avviene nel pieno del Salone del ciclo,
in corso alla nuova Fiera di Rho-Pero (un'opera costata diversi milioni di
euro, nella quale, sia detto per inciso, non sembra aver trovato posto
neppure un misero parcheggio per biciclette, mentre ovviamente i posti auto
sono più che abbondanti), della settimana europea della mobilità
sostenibile, e della dieci giorni della bici che coinvolge l'intera regione
Lombardia.
Questo episodio è dunque
spiacevole da diversi punti di vista. E' sintomatico di quanto la nostra
associazione da tempo sostiene e denuncia una grave contraddizione rispetto
ad esigenze di mobilità dolce la cui importanza dovrebbe essere ormai
chiara a chiunque, non solo nella "Settimana della bici".
Prevediamo ulteriori
sviluppi a breve, di cui non mancheremo di dare notizia.
Riprenderemo inoltre
l'iniziativa nei confronti di ATM sulla base delle richieste già da tempo
avanzate, con particolare riferimento a: parcheggi di interscambio alle
fermate, posizionamento di canaline sulle scale della metropolitana,
velostazioni, estensione del trasporto bici nei giorni feriali, e altro
ancora.
Per intanto chiediamo a
tutti di dare un visibile sostegno alle nostre azioni: aderire alla nostra
associazione e partecipare alle sue iniziative.
Eugenio Galli e Luigi
Riccardi
IN
METRO' CON LA BICI, MULTATO IL PRESIDENTE DI CICLOBBY
«Ero fuori orario di
pochi minuti, Milano ci penalizza. E poi in Fiera non ci sono le
rastrelliere»
In metropolitana con la
bici. Da Bonola a Rho-Fiera. Ma fuori orario. Di tre quarti d'ora appena. E
li hanno multati tutti e due. Anche se uno poveretto aveva bucato. Anche se
stavano andando al Salone del ciclo proprio per consegnare una delle due
biciclette per una premiazione. Anche se si erano presentati al responsabile
della stazione chiedendo garbatamente il permesso di aggirare l'ostacolo
dell'orario, che al sabato dà il via libera al trasporto delle due ruote
dalle 10 fino al termine del servizio. Anche se erano stati proprio loro,
quei due ciclisti fuori legge, almeno una dozzina d'anni fa, a concordare
con l'Atm le modalità e i tempi del servizio che consente il trasporto
delle biciclette.
Gigi Riccardi ed Eugenio Galli, uno presidente della Fiab, la Federazione
degli amici della bicicletta, e l'altro leader di Ciclobby. Trentotto euro a
testa. Una multa da rigettare al mittente. E sarà ricorso assicurato. Ma
non solo. Perché proprio partendo da questo episodio, i due hanno già in
mente di chiedere qualche modifica all'Atm in merito agli orari del
servizio delle bici sul metrò. Al sabato, apertura tutto il giorno proprio
come già accade la domenica. E qualche ora in più anche durante la
settimana.
E pensare che Riccardi e Galli al Salone del ciclo stavano andando di
pedalata in pedalata. Di sicuro sull'onda del successo della notte a due
ruote in corso Buenos Aires. Ma senza fare i conti con la maleducazione di
chi la notte butta in strada le bottigliette di birra come fossero niente.
Ed è così che una volta bucata la gomma del Riccardi, i due decidono di
scendere a Bonola per andare alla Fiera con il metrò. Presentandosi
all'addetto alla stazione. Spiegando e chiedendo. Ma senza successo. Con la
centrale dell'Atm di via Monte Rosa che conferma via radio: no, quei due non
devono passare. E invece i due passano, scendono le scale, salgono
sul vagone e arrivano alla stazione di Rho-Fiera. Dove ci sono due
sorveglianti dell'azienda che li stanno aspettando. Riccardi e Galli
spiegano e chiedono.
I sorveglianti allargano le braccia e chiamano la sala operativa di Monte
Rosa. Con la prevedibile sentenza: multa per trasporto di bici fuori orario.
Anche se vista la situazione, questa volta si sarebbe forse potuto chiudere
un occhio. Anche perché adesso, Riccardi e Galli daranno di sicuro
battaglia per nuove conquiste a favore dei ciclisti sui mezzi pubblici. Per
esempio, le bici sugli eurotram.
C.Lov.
Corriere della Sera
Domenica 18 settembre 2005
Cronaca di Milano pag. 5
Da la
Repubblica di venerdì 23 settembre 2005
Rubrica "I diari della bicicletta" di Paolo Garimberti
Quei 38 euro di
multa sul metrò
Prima o poi doveva
succedere: il regolamento che disciplina il trasporto di biciclette in
metropolitana è vecchio di una dozzina di anni e li dimostra tutti. Chi ha
voglia di leggerlo può trovarlo nel sito dell'Atm, sezione «tempo
libero». Quasi una presa in giro visto quello che è successo.
Ricapitolo per chi non lo sa. Sabato alle 9,30 del mattino due persone
cercano di salire sulla metropolitana con le loro biciclette, una delle
quali bucata. Ma il regolamento dice che al sabato non si può accedere
prima delle 10. Le due persone lo sanno benissimo perché hanno contribuito
a stendere le regole insieme con l'Atm: sono, infatti, Gigi Riccardi e
Eugenio Galli, rispettivamente presidente della Fiab, la Federazione amici
della bicicletta, e leader di Ciclobby. Perciò chiedono una deroga, tanto
più che devono andare al Salone del ciclo dove sono attesi per consegnare
un premio ed è difficile arrivarci in tempo con una bici bucata. La deroga
viene negata e a Rho Galli e Riccardi trovano due ispettori con un verbale
di multa per 38 euro. Direte: le norme vanno rispettate e siccome neppure
l'ignoranza della legge vale come scusante, la conoscenza della legge in
quanto estensori potrebbe addirittura configurare un'aggravante.
Ma, come diceva il mio più amato professore di diritto Virgilio Andrioli,
le norme sono rigide, ma il cervello di chi le applica deve essere
flessibile. Comunque non tutto il male viene per nuocere. Se fosse capitato
a due persone qualunque forse nessuno lo avrebbe saputo.
Invece il caso è finito sui giornali ed è poi rimbalzato in consiglio
comunale con un intervento di Maurizio Baruffi, il quale ha fatto notare che
rispetto alle maggiori città europee Milano ha un regolamento
antidiluviano.
Galli e Riccardi converranno che quei 38 euro di multa sono stati ben spesi
se finalmente l'Atm si deciderà a cambiarlo. Magari con la loro consulenza.
Paolo Garimberti
la Repubblica
* * * *
Dopo la pubblicazione
dell'articolo abbiamo ringraziato Paolo Garimberti.
La "manovra a tenaglia" che si è scatenata a seguito della
vicenda qui descritta potrà forse produrre interessanti sviluppi, dopo anni
di richieste portate all'attenzione di ATM e cadute inesorabilmente nel
vuoto.
Precisato che la contravvenzione comminata è da intendersi di 38 euro a
cranio (dunque 76,00 euro totali), siamo assolutamente d'accordo con quanto
Garimberti scrive: se si verificherà il cambiamento auspicato nella
regolamentazione del servizio (finalmente pensato per l'intermodalità e non
più per una funzione ancillare del tempo libero) saranno soldi certamente
ben spesi.
Ma che fatica...
E.G. e L.R.
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