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Uno dei servizi che la FIAB mette a disposizione dei propri soci è l’assistenza legale in caso di danni che si subiscono mentre si va in bicicletta. Lo sanno bene i nostri due amici emiliani L. e M. che un paio di anni fa hanno subito una brutta avventura. D. Ci potete spiegare cosa è successo? R. Il 9 di Aprile 2007, lunedì di Pasqua, trovandoci come spesso ci accade in Trentino abbiamo deciso di percorrere la ciclabile dell’Adige da Mezzocorona a Bolzano (era una bellissima giornata di primavera!). Arrivati a Bolzano abbiamo deciso di prendere il treno per il ritorno (quel giorno le bici viaggiavano gratis ). Scesi dal treno abbiamo imboccato la strada che ci avrebbe portato alla nostra auto che si trovava nelle vicinanze. D. Fin qui tutto bene, sembrava una normale scampagnata, facilitata dall’accordo della FIAB con Trenitalia per il trasporto gratis della bicicletta nella giornata nazionale treno + bici. Cosa è successo a quel punto? R. Dopo pochi metri, dove la strada disegna una semicurva, siamo caduti rovinosamente a terra poiché la ruota anteriore di entrambe le biciclette rimaneva incastrata nella rotaia di un binario che attraversava longitudinalmente la carreggiata. D. Caspita! Vi siete fatti male? R. Purtroppo sì. In seguito alla caduta L. subiva un trauma cranico (aveva il casco ) con varie ferite e perdita momentanea della memoria al quale e’ seguito ricovero per una notte. M. subiva la frattura della spalla sinistra con successivo intervento chirurgico (applicazione di placca e viti sull’omero ) con conseguente lunghissima e dolorosa riabilitazione non ancora terminata. D. incidenti di questo tipo capitavano molto spesso anni fa quando i binari attraversavano molte delle nostre strade. Ma pensavo che questo evidente pericolo fosse stato rimosso oramai da tutte le nostre strade. Avete saputo se oltre a voi altri ciclisti sono caduti in quel punto? R. Certo. Appena ci siamo ripresi abbiamo deciso di indagare ulteriormente su quei binari in quanto siamo dei ciclisti molto prudenti ed essere caduti cosi rovinosamente su dei binari (ne abbiamo attraversati a decine nelle nostre ciclo escursioni) ci lasciava il dubbio che fossero particolarmente pericolosi. Abbiamo infatti raccolto testimonianze di abitanti e di Associazioni ciclistiche (in particolare l’associazione sportiva locale Velosport) che ci hanno confermato che già parecchie volte quel tratto di strada era stato teatro di numerosi incidenti di quel tipo. D. Visti i gravi danni avrete richiesto un giusto risarcimento ai proprietari della strada, immagino. R. Sì. In un primo tempo abbiamo avanzato una richiesta di risarcimento danni verso chi ha in gestione quei binari attraverso una associazione di consumatori .Tale richiesta e’ stata respinta. D. E a chi vi siete rivolti a questo punto? R. Certo non ci siamo persi d’animo malgrado M. dovesse impiegare molte delle sue energie per la riabilitazione. Ci siamo rivolti quindi alla FIAB in cerca di aiuto. Attraverso il Segretario Michele Mutterle siamo stati messi in contatto con gli Avv.Claudia De Carolis e Massimiliano Gaspari che ci hanno consigliato il da farsi. D. Cosa vi hanno consigliato? R. Per evitare che altri amanti della bicicletta si ritrovassero vittime di incidenti come il nostro abbiamo deciso di citare in giudizio il gestore di quei binari con richiesta di danni biologici e morali. Attraverso la FIAB di Trento nella persona della Presidente Manuela Dematte’abbiamo contattato un tecnico (Ing.Boscolo) per la perizia. D. E’ successo qualcosa dopo la vostra causa? R. Sì. Proprio in occasione di uno degli accessi al luogo (giugno 2008) l’ingegner Boscolo poteva constatare che la gola tra le rotaie dei binari era stata riempita in modo permanente mediante l’apporto di conglomerato bituminoso. D. Bene, perlomeno che la vostra disavventura ha contribuito a risolvere una situazione pericolosa per molti altri ciclisti. E voi siete stati risarciti? R. Sì. Gli avvocati di
FIAB hanno potuto contattare la controparte dimostrando che la colpa degli
enti preposti alla manutenzione delle strade era così evidente che essi
avevano subito provveduto a mettere in maggior sicurezza il tratto di via.
Questo fatto, unitamente alle altre argomentazioni da loro evidenziate, ci
ha consentito di ottenere il risarcimento dovuto senza nemmeno la necessità
di dover ricorrere alla causa in Tribunale. D. Siamo contenti come FIAB che questa dolorosa situazione si sia risolta, anche se ci dispiace che M. non potrà più essere dei nostri in occasione di viaggi od escursioni più impegnative. Vi ringraziamo molto per aver risposto alle nostre domande. R. Siamo noi che vorremmo ringraziare la FIAB e tutte le altre persone che ci hanno aiutato in questa lunga e difficile vicenda.
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