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 Ladri di biciclette

Ne è passato di tempo da quando il cinema realista fotografava l’importanza della bicicletta come mezzo di trasporto.
Adesso che la bicicletta non comporta più la perdita del posto di lavoro per l’impossibilità di raggiungerlo, l’attenzione ai furti di biciclette è molto bassa, rasentando in molte realtà la rassegnazione.
Questa situazione va invece invece contrastata con forza ed intelligenza perché è causa di un gran numero di rinunce individuali ad usare la bicicletta o comporta l’impiego di mezzi insicuri e poco pratici, oltre che costituire una zona franca di illegalità.
Ecco - sulla base dell’esperienza in corso a Verona per iniziativa della nostra associazione Amici della Bicicletta - le iniziative che le amministrazioni comunali potrebbero prendere (magari sollecitate dalle associazioni Fiab) da subito:

  • costituzione di una sorta di “osservatorio sul furto di biciclette” che, in collaborazione con la Questura, sia in grado di monitorare l’andamento del fenomeno, individuare le zone, gli orari, le circostanze nelle quali i furti sono eventualmente ricorrenti (anche per orientare gli interventi di prevenzione da parte delle forze di polizia);

  • acquisto e diffusione di rastrelliere per biciclette che consentano di assicurare il telaio della bicicletta alla rastrelliera stessa;

  • predisposizione di un piano per il parcheggio delle biciclette che tenga conto della effettiva domanda di parcheggio (mediante la rilevazione dei punti della città dove le bici sono parcheggiate in modo selvaggio, il che corrisponde ad un fabbisogno già presente);

  • sensibilizzazione dei responsabili delle aziende pubbliche e private, scuole, grandi negozi, a considerare la necessità di favorire i ciclisti anche offrendo loro la possibilità di ricoverare la bicicletta nei cortili interni, assumendo l’onere di dislocare idonee rastrelliere (magari le stesse che il comune potrà fornire a prezzi contenuti) e disponendo, quando possibile, un controllo dei cortili;

  • sistemazione - nei piazzali antistanti le stazioni ferroviarie a ridosso degli ingressi principali - di parcheggi custoditi per biciclette;

  • impiego del personale della Polizia Municipale nel contrasto di questo reato, anche attraverso biciclette “esca”;

  • pubblicazione delle immagini delle biciclette ritrovate sui siti internet dei Comuni;

  • stampa di un pieghevole da distribuire alla cittadinanza con i consigli per ridurre il rischio di essere derubati della bicicletta.

Maggiori informazioni sull'iniziativa contro i furti di biciclette, promossa dalla FIAB-Amici della Bicicletta di Verona, con un dettagliato documento di proposte, si può trovare sul sito dell'associazione veronese:
www.amicidellabicicletta.it/new/ladri2.htm

 

Pubblichiamo qui una e-mail pervenuta alla FIAB. Ovviamente il problema non riguarda solo Mestre, ormai i furti delle biciclette sono aumentati in tutte le grandi città. Sembra proprio che ci sia un'organizzazione criminale molto bene organizzata e, a mio modesto parere, scarsa attenzione da parte delle forze dell'ordine (......).

Stefano Gerosa, webmaster sito Fiab-onlus


Buongiorno, volevo parlare di un fenomeno del quale ormai tutti i mestrini sono a conoscenza: il vertiginoso aumento di furti di biciclette in centro. Parlo delle cose di cui so : il primo furto sotto Coin dopo pasqua della mia Olympia (400 euro). Sorpresa e poi informazione , la gente già lo sapeva, la polizia già lo sapeva ora lo so anch'io!
Si parla di tossici , di rumeni , di trasporti all' est... insomma se ne parla.
Devo fare 8 Km al giorno per andare a lavorare e raccolgo l' invito a non inquinare se posso, percio' decido che mi serve una nuova bici anche perche' devo fare un po' di su e giu' dai marciapiedi mancando una ciclabile che tagli la citta' da fine Bissuola a via Torino dove lavoro (e ci tengo alla mia prostata).
La compro, un' altra bella Olympia ammortizzata (stavolta 600 euro) e la migliore catena sul mercato (quelle grosse da motorini per intenderci).
Arriviamo a ieri : vado a prenotare un volo in agenzia Rallo (pieno centro di piazza Ferretto, la conoscono tutti) e a sorpresa la mia amica mi racconta che le hanno rubato una bella bici proprio li', sotto gli occhi , a 2 metri dall' agenzia.
Le racconto la mia esperienza e un po' preoccupato le chiedo : "Ma quando? A che ora?"
Mi risponde :"Pochi giorni fa, tra le 12.30 e l' una, in effetti la piazza era un po' vuota... "
Sono le 17.30, la piazza e' piena , ma comunque nel giro di una manciata di minuti rubano anche la mia!!! E' durata solo 3 mesi!!! Sono sicuramente professionisti!!
La polizia mi ha consigliato di prendermi una bici catorcio...e cosi' sto pensando alle possibili alternative:
sacrifico la prostata con una bici catorcio oppure sacrifico i polmoni di tutti venendo in auto per i prossimi anni ?
E poi penso: ma se rubassero le auto nuove si puo' consigliare di usare vecchie auto catorcio ?
Che ne penserebbe la Fiat?
E poi penso : ma sara' cosi' difficile mettere una bici nuova come esca e arrestare un traffico miliardario?
Vorrei che questo traffico di bici smettesse e credo che solo la stampa possa dare una mano percio' ringrazio dello spazio concesso e autorizzo naturalmente il giornale a tagliare dove crede questa lettera e/o a scrivere un articolo proprio in merito purche' se ne parli perche' vi assicuro che tutti i mestrini sono stufi.

Grazie e saluti

Giancarlo Fadda

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