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Elezione
del Parlamento Europeo 2004
Richieste sulla ciclabilità
a cura di Fiab onlus
La Federazione Italiana
Amici della Bicicletta FIAB onlus - in accordo con European
Cyclists’ Federation, ECF della quale fa parte - chiede ai candidati
alle elezioni del Parlamento Europeo di sostenere, se eletti, le iniziative
dell’Unione Europea per impegnare gli Stati membri nella promozione dell’uso
della bicicletta, quale efficiente e valido mezzo di trasporto a livello
urbano e per la pratica del cicloescursionismo.
Più precisamente, chiede
miglioramenti nei seguenti campi:
-
Sicurezza stradale. In
particolare, tenuto conto che centinaia di ciclisti ogni anno in Europa
trovano la morte in incidenti provocati dai camion, la FIAB chiede una
direttiva che imponga l’adozione di appositi specchi per superare l’angolo
morto nella visuale laterale. Questo obbligo, oltre che sui nuovi
automezzi, deve valere su tutto il parco mezzi in circolazione.
-
Intermodalità. Con
particolare riferimento al servizio di trasporto bici sui treni, si
segnala che in molti paesi europei il trasporto della bici sui treni è
ancora difficoltoso o soggetto a condizioni poco chiare. Anche sui treni
ad alta velocità deve essere previsto il trasporto delle bici,
generalizzado quanto avviene in Francia sui TGV.
-
Turismo sostenibile.
L’ECF ha ideato e sta promovendo la rete di percorsi per il
cicloescursionismo denominata EuroVelo (www.eurovelo.org)
con 12 itinerari transnazionali che si sviluppano per 60.000 chilometri,
dei quali 20.000 chilometri già realizzati. Si chiede il sostegno
europeo agli enti locali ed alle regioni per realizzare compiutamente
questa rete.
-
Imposta sul valore
aggiunto. Se ne chiede la riduzione per l’industria delle
biciclette a parziale compenso di tutte le facilitazioni ed investimenti
che i governi nazionali adottano a favore di altri mezzi di trasporto
meno compatibili, primi fra tutti le automobili.
-
Educazione alla
mobilità sostenibile e cambiamenti nei comportamenti di trasporto. Si
chiede il sostegno ai progetti in bici a scuola e in bici al
lavoro realizzati a livello locale per contribuire
significativamente a migliorare traffico e ambiente.
-
Protezione legale. L’assicurazione
auto obbligatoria deve coprire i danni ai ciclisti (ed ai pedoni)
indipendentemente dalla colpa dei guidatori dei mezzi motorizzati,
estendendo dunque a tutta Europa le regole in vigore in Danimarca e
Olanda.
Si ritiene infine che l’UE
debba impegnare tutti gli stati membri a predisporre un Bicycle Master
Plan pluriennale nazionale funzionale a coordinare le azioni di
sostegno e per lo sviluppo della mobilità ciclistica urbana e per la
pratica del cicloescursionismo.
Elezioni
primavera 2004
Ciclabilità: proposte ai candidati alle Province
· Intermodalità
(Strumenti: PTCP, Piani di Bacino
per il Trasporto Pubblico, Programma triennale dei Servizi per il TPL su
gomma, accordi di programma, co-finanziamento di progetti dei comuni)
Il ruolo specifico delle Province per la valorizzazione, nel proprio
territorio, della bicicletta come mezzo amico dell’ambiente consiste
principalmente nello sviluppo dell’integrazione della ciclabilità con i
sistemi di trasporto collettivo. In quest’ottica la bicicletta svolge una
funzione di connessione capillare all’interno degli insediamenti urbani,
mentre il trasporto pubblico consente collegamenti efficienti e rapidi sulle
distanze maggiori. Si tenga presente che il bacino d’utenza ciclistico di
una stazione o fermata di mezzo pubblico è stimato in circa 100 chilometri
quadrati (essendo il raggio corrispondente ad un percorso in bici di 5/6
chilometri). In un territorio fortemente antropizzato e infrastrutturato
come nella generalità sono le Province italiane, tutte le stazioni sono
raggiungibili mediante l’uso della bicicletta.
In particolare è necessario provvedere alla sistemazione ed al
potenziamento degli interscambi con i mezzi pubblici, soprattutto presso le
stazioni delle ferrovie e della metropolitana (aree di sosta coperte,
protette, che presso i nodi principali assumono i caratteri di “bicistazione”
con possibilità di riparare e noleggiare le biciclette).
· Percorsi
principali - Greenways
Dare piena attuazione a piani e
programmi di sviluppo della rete di percorsi ciclabili integrati con i
progetti di rete ciclabile italiana “Bicitalia”
ed europea “EuroVelo”, a partire
dalle zone di maggior valore paesistico-ambientale per una loro fruizione
cicloescursionistica. Dare impulso alla identificazione ed alla messa in
sicurezza dei percorsi ciclabili principali che, nelle aree a maggiore
densità insediativa, possono svolgere una funzione importante per la
mobilità quotidiana. Dunque ”greenways” o itinerari riservati alla
mobilità dolce su viabilità minore, etc, ma anche piste ciclabili
adiacenti alle strade provinciali (art. 10 Lelgge n. 366/98).
· Coordinamento
dei Comuni , degli altri enti locali e interno. Ufficio Mobilità Ciclistica
Il ruolo delle Provincie consiste
anche nell’indirizzare, coordinare e sostenere (in qualche caso; anche
finanziariamente) l’attività dei Comuni e degli Enti Parco.
Per rendere possibile un’azione diretta (ma anche verso l’esterno) più
efficace deve essere istituito all’interno della Provincia un Ufficio
Mobilità Ciclistica (o Ciclabilità), le cui competenze sono,
inevitabilmente, collocate in vari servizi (Parchi, Strade, Trasporti,
Ambiente, Cultura, ufficio del Mobility Manager). Le Funzioni dell’Ufficio
Mobilità Ciclistica (o Ciclabilità) sono di coordinare i vari servizi che
intervengono nel settore del trasporto in bici. Vale a dire non solo in
termini di pianificazione della rete ciclabile e di progettazione di piste
ciclabili ma anche con compiti di promozione e sostegno della domanda dell’utenza
ciclistica. In definitiva, per dare strada sicura alla bicicletta non
bastano, pur essendo necessarie, competenze urbanistiche e ingegneristiche
(da ufficio tecnico), ma occorrono anche competenze gestionali che si
fondano sulla conoscenza delle reali esigenze di chi utilizza la bicicletta.
· Sostegno
finanziario
La Provincia deve destinare
adeguate risorse del proprio bilancio e ricercare finanziamenti statali o
comunitari a favore della valorizzazione e sviluppo della mobilità
ciclistica.
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