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Milano 6-7-8 febbraio 2004
Management Committee dell'ECF
Consiglio Nazionale FIAB e incontro con il Presidente dell'ECF Horst Hahn-Klockner

La sede della FIAB (Milano) è stata per alcuni giorni, in contemporanea, luogo d'incontro dei dirigenti europei ed italiani delle associazioni di ciclisti.
Infatti il 6 e 7 febbraio nella sede della FIAB si è riunito il Management Committee dell'European Cyclists’ Federation. Il 7 febbraio in contemporanea si riuniva il Consiglio Nazionale della FIAB, al quale nel pomeriggio, si è unito il Presidente dell'ECF per seguirne i lavori.
L'8 febbraio il Consiglio Nazionale FIAB ed altri dirigenti FIAB hanno seguito un intervento del Presidente ECF, nonchè direttore dell'associazione tedesca ADFC, ponendogli domande e avanzando proprie proposte.
Proponiamo di seguito dei semplici appunti di quest'ultimo incontro.


6.2.04 Riunione Management Comittee ECF


7.2.04 Riunione Consiglio Nazionale FIAB


Il Presidente FIAB Luigi Riccardi riceve in dono un libro sui percorsi ciclabili tedeschi dal Presidente ECF Horst Hahn-Klockner


Foto di gruppo dopo l'incontro con Horst Hahn-Klockner

Incontro del CN FIAB con Horst Hahn-Klockner, Presidente ECF

Milano, 8 febbraio 2004

Appunti su alcuni aspetti dell’intervento di HHK

a cura di Luigi Riccardi

ECF
Le risorse di cui dispone annualmente ECF, poche secondo Horst, ammontano a 70.000 Euro, per metà provenienti dalle organizzazioni aderenti.
In Europa ci sono 40 milioni di ciclisti. Se ciascuno desse un euro, ECF non avrebbe più problemi.
I soci delle organizzazioni aderenti a ECF ammontano a 350.000 unità.
I ciclisti non fanno nulla di male, anzi fanno del bene alla città ed all’ambiente più in generale.
I governi invece, in genere, pur non facendo nulla contro i ciclisti, non fanno neppure qualcosa in loro favore.
Occorre far valere i diritti dei ciclisti. Il primo diritto è di essere presi sul serio. I problemi dei ciclisti sono comuni in tutta Europa; per questo è necessaria una legislazione europea.
Il sito www.ecf.com dovrebbe essere utilizzato di più per far circolare le informazioni. Occorre che vi sia un responsabile nazionale per segnalare le iniziative e le azioni della propria organizzazione. Le informazioni fornite in inglese sono ovviamente più lette, ma, se non si può far di meglio, si può fornirle anche nella propria lingua (e con questa verranno inserite).
Stante le forze di cui dispone, ECF non può occuparsi di tutti i problemi che interessano i ciclisti. In questo momento ECF si è concentrata principalmente su tre obiettivi:

a) Sicurezza stradale con riferimento in particolare ai pericoli derivanti dalla circolazione degli autocarri. Si chiede di prendere provvedimenti, applicando la tecnologia disponibile, per rendere meno pericolosi i mezzi pesanti rispetto ai ciclisti;

b) Introduzione del limite di velocità a 30 km/h nelle aree costruite (zone residenziali);

c) Contestazione dell’obbligatorietà per legge dell’ uso del casco.

Salute: vengono sottolineati gli aspetti positivi connessi al camminare ed all’andare in bici. Vanno sostenuti i progetti Cycling to work e Cycling to school . Con riferimento all’obiettivo della salute, si è fatto di più a livello di Commissione Europea che ai livelli nazionali.

Turismo: sviluppare il servizio di trasporto delle bici sui treni; pressioni perché il servizio venga attivato anche sui treni ad alta velocità.

A livello europeo è in discussione un provvedimento di legge che impone alle assicurazioni RC auto di risarcire ciclisti e pedoni, indipendentemente dalla colpa degli automobilisti negli incidenti che coinvolgono gli utenti deboli.

Per l’approvazione di questa legge,occorre fare lobbying nei confronti dei parlamentari europei; ciascuna organizzazione aderente ad ECF deve dunque attivarsi per fare pressioni nei confronti dei parlamentari europei espressi dal proprio Paese.

ECF si apetta una crescita della FIAB e quindi un aumento del suo peso politico. Si aspetta anche che diventi full member, con più peso dunque anche all’interno di ECF rispetto a quello attuale. La quota attuale per i full members è di 0,17 Euro per ogni iscritto.

Nel corso dell’incontro la FIAB ha avanzato le seguenti proposte:

- organizzazione di un cicloraduno europeo, ogni anno in paese diverso

- giornata europea Bimbimbici

- organizzazione dell’AGM (annual general meeting) di ECF 2005 in Italia (in ipotesi a Verona)

- convegno internazionale a Verona in occasione dei Campionati del Mondo il prossimo ottobre

Queste proposte verranno formalizzate in occasione dell’AGM che si svolgerà a Madrid nel prossimo giugno ed al quale la FIAB sarà rappresentata dal Vice Presidente Lello Sforza, responsabile per i rapporti con ECF.

Il presidente dell’ECF è stato informato che la FIAB sta lavorando per costituire una cordata di istituzioni ed enti per candidare il nostro Paese ad ospitare Velocity 2007.

ADFC

L’associazione dei ciclisti tedeschi, della quale Horst è Direttore, attualmente ha 109.000 iscritti. Gli iscritti aumentano ogni anno secondo un certo trend.

Tenuto conto che il Master Plan della mobilità ciclistica varato dal Governo tedesco prevede il raddoppio dei ciclisti quotidiani entro il 2012, anche ADFC ha deciso di porsi come obiettivo il raddoppio del numero dei propri iscritti alla stessa data. Questo comporta di far impennare il trend di sviluppo in atto mediante specifiche azioni per l’acquisizione di nuovi soci.

L’aumento del numero degli iscritti è ritenuto un importante obiettivo politico oltrechè organizzativo. Con più iscritti infatti, non solo l’associazione si rafforza ed è in grado di offrire più servizi e di qualità migliore ai soci, ma è anche in grado di contare di più politicamente.

La quota ordinaria annuale di iscrizione è di 38 Euro. Vi sono comunque quote scontate per i famigliari e in altri casi. L’iscrizione non è per anno solare, ma ha validità per 365 giorni dal momento della sua effettuazione. La quota è uguale per tutte le sezioni in quanto viene introitata a livello nazionale.

La quota di iscrizione viene suddivisa nel modo seguente:

- 18 Euro rimangono al livello nazionale: 10 Euro per il funzionamento della struttura nazionale (ADFC attualmente ha 20 dipendenti) e 8 Euro per la produzione della rivista, l’assicurazione, l’assistenza legale (questi 8 Euro ritornano dunque direttamente ai soci sotto forma di servizi)

- 20 Euro vanno ai coordinamenti regionali lasciando loro l’autonomia di decidere quanto di questa cifra deve essere destinata ai gruppi locali (il consiglio che viene dato è per una riparazione fifty fifty).

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