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 Ciao Corrado

a nome degli Amici della Bici di Brescia abbiamo sentito il desiderio - forse per lenire il dolore -  di scrivere due righe per Corrado Ponzanelli

ciao a tutti dal Consiglio Direttivo degli AdB di Brescia

Brescia, 25 novembre 2003

Qualche mese fa vidi per la prima volta una bandiera gialla vergata di blù, posta appresso ad un gazebo, proprio accanto la più bella piazza della mia città: piazza della Loggia.
Davanti a questo gazebo una bambina di pochi anni disegnava improbabili percorsi colla sua biciclettina; mi fermai, notai bimba e bandiera, offrii dei biscotti alla neonata ciclista - diventando da quel giorno “Massimo dei biscotti” -, mi soffermai al gazebo per quattro chiacchiere.
Ero lì con la mia ragazza, tutti e due in bici e dissi: “Ma guarda qua la bandiera della Fiab, quell’associazione cui ho appena inviato la mail per l’idea d’organizzare una biciclettata da farsi a Roma per le manifestazioni a favore della Pace”.
Nel frattempo un barbuto e sconosciuto signore mi si rivolse chiamandomi per nome e cognome al ché, sconcertato, gli dissi “ma come c… sai il mio nome?!?”
“Sono i potenti mezzi della Fiab!” mi rispose.
Questo signore, dagli occhi accesi e brillanti, dotato d’una non comune intelligenza e da un altrettanto non comune carica umana, sequestrò in quel mentre una parte della mia esistenza consegnandola al mondo della bicicletta e all’importanza di saper essere Amici della bicicletta, soprattutto Amici.
So che è facilissimo scadere nel retorico, nello sdolcinato ricordo di una persona che ora non c’è più: so che è facile, forse troppo facile. Ma so anche essere tutt’altro che facile affermare di aver avuto la fortuna di incontrare nella propria vita un uomo che ti ha permesso di crescere e che, a volte, ti ha semplicemente posto nella possibilità di formulare, non già risposte, bensì il modo migliore per originare delle domande.
Quest’uomo ora ci ha lasciati e il ricordo di quel gazebo con quella bambina, e tutta la carica umana che da quel giorno percepii, hanno cambiato la mia vita: coglievo tutto questo già prima, qualche giorno o qualche mese o qualche ora fa quando progettavamo nuove strategie per lo sviluppo della bici.
L’ultima che abbiamo combinato assieme è stata quella in cui io ero il clown Birillo e lui era, sì era…, beh lasciamo perdere.
Tutti noi oggi percepiamo d’essere stati trasformati da questa conoscenza, e proviamo questa strana sensazione in cui tutto continui come prima; Neruda scrisse che “lentamente muore chi non viaggia, chi abbandona un progetto prima di iniziarlo” e tu ora, caro Corrado, sei in viaggio iniziando così, senza abbandonarlo, il tuo nuovo progetto.

gli Amici della Bici di Brescia

Enrico, Massimo, Luciano, Andrea, Ivano

a Corrado Ponzanelli

Milano, 20.11.2003

Cari amici,
è con molto dolore che vi comunico che la scorsa notte - dopo breve malattia incurabile - è deceduto Corrado Ponzanelli che ha fatto parte del nostro CN.
I funerali si svolgeranno sabato 22 novembre alle 10,30 nella Chiesetta di Costalunga (nei pressi dell'Ospedale) a Brescia.

Cari saluti.
Luigi Riccardi, Presidente FIAB


Corrado Ponzanelli, presidente degli Amici della Bicicletta di Brescia, era stato membro del Consiglio Nazionale FIAB nel biennio 2001-2002. Attualmente faceva parte del gruppo di lavoro "Marketing e sviluppo" della FIAB.

La notizia della scomparsa di Corrado è apparsa anche sui quotidiani di Brescia del 21.11.03:
Brescia Oggi

Le 2 foto ritraggono Corrado ad una manifestazione FIAB del 15 giugno 2003

In ricordo di Corrado Ponzanelli

Parole pronunciate da Luigi Riccardi, presidente FIAB onlus, in occasione dei funerali di Corrado

Solo in questi tristi giorni ho scoperto la davvero notevole ricchezza del curriculum vitae di Corrado, a partire da quando, giovanissimo cronista, si è occupato con grande perizia su Bresciaoggi - quotidiano che aveva contribuito a fondare - della strage di Piazza della Loggia. Anche se comunque sapevo che era molto inserito e apprezzato a Brescia, sia nell’ambiente del Comune, sia nell’ambito della Provincia, con noi della FIAB non ne parlava più di tanto.
Anche all’interno della nostra Federazione era apprezzato da tutti per le sue doti umane, di rapporto interpersonale, per la sua ironia, la sua cultura, il suo amore per la bellezza, il suo impegno ambientalista ed a favore dello sviluppo della mobilità ciclistica. Di questo apprezzamento ne è testimonianza la quantità di messaggi che mi sono pervenuti dai dirigenti FIAB, e delle associazioni aderenti di tutta Italia, e che ho girato al suo indirizzo perché possano costituire un piccolo conforto per la sua famiglia.
Per la nostra organizzazione è stato determinante il suo contributo nella elaborazione e nell’editing di nostri importanti documenti, oltre che la preparazione della bella guida cicloturistica, Laghi di Lombardia, che descrive un percorso pedemontano per la bicicletta di quasi 300 chilometri dal Lago di Garda al Lago Maggiore.
Porto dunque la commossa partecipazione della nostra Federazione - che ha rappresentato uno degli impegni culturali e sociali di Corrado - al dolore dei suoi bambini, che qualche volta partecipavano ai nostri giri in bicicletta, e delle persone a lui vicine che gli hanno voluto bene e che ora sentiranno forte la sua mancanza, come anche noi la sentiamo.
E’ di conforto il ricordo di quanto ha fatto per la giusta causa della mobilità ciclistica a livello urbano e per il cicloescursionismo ed anche dei momenti belli di quando ci guidava con passione e competenza nella visita dei monumenti della sua città o nei percorsi verso il lago di Iseo o di quando ancora seguiva lui, sempre con grande curiosità ed interesse, i percorsi organizzati in altre realtà territoriali.

 

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