Le strade sono una
componente importante della sicurezza della circolazione.
Se n'è scritto sui giornali, ne hanno discusso i lettori, vivaci dispute hanno
coinvolto molte centinaia di persone.
E' un tema che riguarda non solo l'estetica della città, ma la sicurezza
stessa, sia con riferimento all'infortunistica, sia all'incidentalità stradale.
Qualcuno ha lanciato accuse contro le pavimentazioni in pietra, proponendone
addirittura la rimozione. Altri hanno evidenziato il nodo irrisolto dei binari
dismessi. Problemi di manutenzione o qualità dei materiali?
Ma cosa c'è di vero?
Qual è la situazione delle pavimentazioni milanesi?
I ciclisti le "assaggiano" tutti i giorni, e certamente non sono i
soli.
Fiab CICLOBBY, insieme all'Intergruppo Amici della Bicicletta di Palazzo Marino,
organizza un convegno offrendo alla città l'occasione di una discussione che
metta finalmente a confronto problemi e soluzioni.
Con i piedi per terra, per migliorare la città.
Intergruppo Amici della Bicicletta - Ciclobby
FIAB
venerdì 2 dicembre 2005
Sala Commissioni Consiliari
Palazzo Marino
Piazza della Scala 2 – Milano
Biciclette e
pavimentazioni stradali a Milano
9,00 Introduzione:
l’asfalto è di destra, il porfido di sinistra. O no?
Luigi Riccardi, Presidente Federazione
Italiana Amici della Bicicletta – FIAB
9,15 Lo
stato delle pavimentazioni stradali a Milano e proposte di intervento
Luca Beltrami Gadola, imprenditore
9,45 Interventi
Moderatore: Maurizio Baruffi
Coordinatore Intergruppo Amici della Bicicletta del Consiglio Comunale
di Milano
Fabrizio De Pasquale Presidente Commissione Consiliare Lavori Pubblici del
Comune di Milano
Ettore Tenconi Intergruppo Amici della Bicicletta del Consiglio Comunale di
Milano
Davide M.A. Tinelli Consigliere del Comune di Milano
Augusto Castagna Coordinatore Associazione Italiana Città Ciclabili
Guido Bolzani CamminaMilano
Giordano Maderna Vice Presidente Associazione Paraplegici Lombardia onlus
Paolo Moroni Ufficio Stampa ACI
Oskar Barborsky Direttore Sportivo del Moto Club Milano
11,15 Discussione
12,00 Conclusioni
Maurizio Baruffi e Luigi Riccardi
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