ARCHIVIO: questo è il vecchio sito FIAB (anni 1998 - 2012)

VAI AL NUOVO SITO

 

Home Page

Il 5 maggio 2000 si è spento Gino Bartali.
Un ricordo del presidente Luigi Riccardi, per esprimere la partecipazione della FIAB a questo lutto


In ricordo di Gino Bartali

Negli anni '40 all'Oratorio Salesiano di S.Agostino di via Copernico a Milano, i ragazzi, prima dell'inizio della proiezione del film alla domenica pomeriggio, e durante l'intervallo, si dividevano spontaneamente in due gruppi: gli uni urlavano "coppi, coppi, coppi..." e gli altri "bartali, bartali, bartali...". Il rumore era assordante, ma nessuno è mai riuscito a capire quale era il gruppo vincente.

L'Italia sportiva era proprio divisa in due, come quella politica. Non a caso Bartali era dell'Azione cattolica (in borghese ne ostentava il distintivo all'occhiello) e ritenuto democristiano, mentre Coppi era considerato comunista.
In realtà, prima di tutto, erano amici e si volevano bene. Come, alla fin fine, gli italiani erano più uniti e costituivano più comunità di quel che non sia oggi.
Anche se per i media erano disposti, soprattutto il toscanaccio Bartali, a fingere rivalità e conflitti insanabili. Ancora poco tempo fa, a chi gli chiedeva chi aveva passato la borraccia a chi nella storica foto, il vecchio Gino rispondeva, con sicurezza, che era stato lui a passarla a Fausto, ma, ridachiando con gli occhi furbi, lasciava intendere che forse poteva essere anche il contrario.

Con la scomparsa di Gino Bartali se ne va un pezzo importante della storia dell'agonismo ciclistico d'Italia, ma, più in generale, anche della storia civile e politica del nostro Paese.

Tutti noi della FIAB partecipiamo a questo lutto del ciclismo italiano.

Luigi Riccardi - Presidente FIAB

 

Home Page