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Verona 28 marzo 1998

Seminario Fiab:
Gite ed altre attività cicloescursionistiche
Inquadramento giuridico - Responsabilità - Organizzazione
 

 

1. Inquadramento normativo dell'attività cicloescursionistica e delle altre manifestazioni promozionali in bicicletta

L'associazione aderente alla FIAB, che si appresta ad organizzare attività cicloescursionistiche o manifestazioni in bici, si pone il delicato problema se nell'organizzazione e nello svolgimento di queste attività si debba attenere a determinate regole (prudenziali, organizzative, amministrative, fiscali, ecc.).

Per dare una risposta bisogna definire innanzitutto cosa sono queste attività (e, per esclusione, cosa non sono).

1.1 Finalità delle attività cicloescursionistiche e delle manifestazioni in bicicletta nell'ambito dell'attività della FIAB

LA FIAB è un'associazione ambientalista che riunisce sotto il suo "ombrello" una miriade di associazioni e gruppi locali, più volte definiti come "arcipelago cicloecologista italiano".

Lo Statuto FIAB, e quelli delle maggiori associazioni aderenti, riportano come finalità principale il voler diffondere l'uso della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico. Inoltre ci si propone finalità di riqualificazione dell'ambiente urbano.

Buona parte dell'attività svolta consiste in proposte per incentivare l'uso della bicicletta nei centri urbani (piste ciclabili, moderazione del traffico, politiche di incentivazione, ecc.).

Proprio per questa sua connotazione "ambientalista" la FIAB ha promosso, ormai da molti anni, un'istanza di riconoscimento presso il Ministero dell'Ambiente.

Pertanto se, in questo quadro, si organizzano anche manifestazioni in bicicletta, urbane ed extraurbane, è solo per promuoverne l'uso e/o per far presenti alla Pubblica Amministrazione ed ai cittadini l'esigenza di una politica di sostegno.

Non risulta invece nessun riferimento ad attività sportive o di turismo sociale, quanto piuttosto all’organizzazione di manifestazioni ed escursioni per promuovere l'uso della bicicletta anche nel tempo libero (con la possibilità di far conoscere da vicino, come solo con la bici si può fare, aspetti ambientali e culturali del territorio, per valorizzarli e tutelarli; sempre nell'ambito delle finalità ambientaliste della Federazione).

1.2 Attività cicloescursionistiche e biciclettate

Nella proposta di regolamento FIAB si è distinto chiaramente tra attività cicloescursionistica, generalmente riservata ai soci, e biciclettate, cioè manifestazioni pubbliche promozionali o politiche aperte a tutti (per le relative definizioni si veda pertanto la parte 3).

Per le biciclettate si può affermare, basandosi sull'esperienza comune di quelle promosse da vari Enti, che non comportano grandi problemi di "inquadramento". Si tratta di semplici manifestazioni pubbliche, gratuite (o con offerte per enti benefici).

Per l'attività cicloescursionistica dovrebbero valere le stesse considerazioni, in genere con doveri molto più attenuati data la dimensione limitata di tali iniziative (si veda la proposta di regolamento FIAB, parte 3).

Trattandosi però di un'attività in Italia ancora poco conosciuta (e non riconosciuta), potrebbe anche apparire agli occhi di "terzi" quel che per noi certo non è, cioè un'attività sportiva o di turismo sociale (con "terzi si intende Amministrazioni pubbliche, Autorità di Pubblica Sicurezza, Magistrati, Enti privati, ecc.). Meglio allora conoscere anche alcuni aspetti di queste normative e prendere le precauzioni necessarie per evitare eventuali problemi.

1.3 Normativa turistica

Non ci sembra proprio possibile che qualcuno possa ritenere attività turistica le normali cicloescursioni di una giornata. Così dovrebbe essere anche per i cicloraduni, organizzati dall'associazione locale, che potrebbero essere assimilati piuttosto ad una sorta di raduno amatoriale.

Invece, anche se a nostro parere non lo è, qualcuno potrebbe considerare attività turistica le cicloescursioni di più giorni o i ciclo-viaggi (che qualcuno definisce cicloturistici), talvolta organizzati con l'ausilio di mezzi di trasporto (treno, pullman, ecc). Importante pertanto che queste iniziative si svolgano con alcune precauzioni: a) siano riservate esclusivamente ai soci FIAB; b) si tenga conto di quanto prescritto dalle normative Regionali (eventuale comunicazione agli organi competenti e/o copertura di un'agenzia di viaggi, ecc.; nel Veneto, ad es., solo per iniziative con durata superiore a 3 giorni).

a - Normativa nazionale

La normativa riguardante il turismo in Italia è delegata alle Regioni. Risulta quindi assai complesso trovare disposizioni comuni.

Il principale riferimento è l'art. 10 della cosiddetta Legge Quadro del 1983 (17.05.83 n. 217) che recita:

"Le associazioni senza scopo di lucro che operano a livello nazionale per finalità ricreative, culturali, religiose o sociali sono autorizzate, esclusivamente per i propri associati, ad esercitare attività turistiche e ricettive.

Le leggi regionali fissano i requisiti minimi omogenei e le modalità di esercizio per il compimento delle attività di cui al comma precedente, assicurando che le attività medesime siano esercitate nei rispettivi ambiti associativi".

Quindi i requisiti per poter organizzare in proprio tale attività turistica sono:

- la mancanza di scopo di lucro;

- l'operatività a livello nazionale per finalità ricreative, culturali, ecc;

- lo svolgere tale attività esclusivamente nell'ambito degli associati.

Va peraltro sottolineato che molte Regioni, nella proprie leggi, hanno allargato alle associazioni locali la possibilità di organizzare attività turistiche in proprio (es: Emilia Romagna). Alcune Regioni invece hanno reso particolarmente onerosa l'attuazione di queste attività.

Occorre in questo campo la massima prudenza in quanto le Agenzie Viaggi sono ben decise ad agire per tutelare i propri interessi.

Si potrebbe ipotizzare, anche a livello nazionale, un accordo con un'agenzia turistica diffusa in tutta Italia (se possibile preferibilmente con strutture associative tipo CTG), per "coprirci" dove sia necessario.

b- Un esempio. La normativa della Regione Veneto

La legge regionale 28.08.86 n.46 detta la "disciplina delle agenzie di viaggio e turismo e degli altri organismi operanti nella materia mediante la delega alle Provincie".

- All'art. 3, titolato "organismi senza scopo di lucro", recita al primo comma: "Gli organismi a carattere associativo, senza fini di lucro, che operano a livello nazionale aventi sede operativa nel territorio regionale, il cui scopo statutario o istituzionale consiste in via principale nella promozione del turismo sociale per i propri aderenti (...) sono iscritti a domanda nel registro speciale, di cui all'art. 14, ai fini dell'esercizio della propria attività.

Le associazioni aderenti alla FIAB non rientrano in questo primo comma in quanto per statuto: a) non hanno in via principale scopo di turismo sociale; b) non operano a livello nazionale, ma locale (infatti, come precisato dalla Circolare 27.06.94 n.22 del Presidente della Giunta Regionale Veneto, si escludono le associazioni locali, pur se affiliate o associate ad altre operanti a livello nazionale).

- Il secondo comma dell'art. 3 recita: "Gli organismi, aventi finalità politiche, sindacali, religiose, culturali o sportive, che, senza scopo di lucro, organizzano viaggi e gite occasionali, non sono soggetti ad alcuna registrazione"

La FIAB rientra tra questi organismi. Infatti i nostri viaggi in bici e i cicloraduni di più giorni presentano la caratteristica dell'occasionalità.

- L'art. 3 prosegue precisando "Gli organismi di cui ai precedenti commi possono promuovere le proprie iniziative turistico-sociali e raccogliere adesioni solo nell'ambito dei propri aderenti".

Da precisare quindi in volantini, pubblicazioni periodiche, ecc. che le iniziative ciclo-turistiche sono riservate ai soci. Sui volantini si potrebbe anche precisare che "Il programma qui illustrato è rivolto esclusivamente ai soci e può circolare solo all'interno dell'Associazione. Chiunque lo diffonda al di fuori di tale ambito se ne assume la piena responsabilità".

- Per l'organizzazione tecnica dei viaggi di durata superiore ai tre giorni sono utilizzate agenzie di viaggio e turismo (....).

Chi non intenda avvalersi delle agenzie nel caso previsto al precedente comma, presenta richiesta di autorizzazione al Presidente della Giunta provinciale almeno venticinque giorni prima della data prevista per l'inizio del viaggio. Il Presidente della Giunta provinciale, entro 10 giorni dalla richiesta, può motivatamente respingerla. In caso contrario, si intende accettata (cosiddetto silenzio-assenso).

- Lo stesso articolo prevede che comunque deve essere stipulata l'assicurazione contro gli infortuni a favore degli utenti, di cui alla Legge 27 dicembre 1977, n. 1084.

1.4 Normativa sportiva

I gruppi FIAB hanno sempre rifiutato l'idea di qualificare le proprie iniziative come "sportive". Questo termine infatti induce nelle persone un’immagine" faticosa della bicicletta.... ci si adopera invece per spiegare che le "cicloescursioni" sono invece delle passeggiate, più o meno impegnative, senza competizione e con lo spirito di avvicinare tutti all'uso della bicicletta.

Il cicloescursionismo, come definito nella proposta di regolamento (parte terza), non è e non può essere assimilato ad un'attività sportiva, neppure amatoriale.

Questo deriva anche dal fatto che la FIAB, e la maggior parte delle associazioni ad essa aderenti, non sono federate ne al CONI ne ad enti di promozione sportiva da esso riconosciute.

Ciò scioglie ogni dubbio riguardo all'applicazione di normative di legge e regolamentari previste per le competizioni sportive ed per i raduni amatoriali.

Anche per quello che riguarda la cosiddetta "tutela sanitaria" (richiesta certificato medico di idoneità) si precisa che la normativa vigente (D.M. 28.2.83) la impone solo per chi svolge attività sportive non agonistiche, considerando tali quelle organizzate "dal CONI, da società sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali o agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI".

Si potrebbe discutere invece se tali obblighi sussistano invece per un'associazione aderente, oltre che alla FIAB, anche ad altro ente riconosciuto dal CONI, oppure se essa possa distinguere tra le attività cicloescursionistiche e quelle sportive.

1.5 Normative relative alle manifestazioni

Si ritiene che per le manifestazioni pubbliche di valenza "politica" sia necessario adempiere alla prescrizioni di Pubblica Sicurezza relative a riunioni e cortei pubblici, con preavviso scritto al questore almeno tre giorni prima. Dato il preavviso non occorre aspettare alcuna autorizzazione o nulla osta del questore (art. 18 T.U.P.S.).

In generale per tutte le manifestazioni urbane, sia politiche che promozionali, ma anche per i grandi raduni cicloescursionistici, occorre preavvisare i Comuni attraversati (ufficio preposto o Polizia Municipale) precisando il tragitto percorso (e chiedere il nulla osta?). Si ritiene, anche se ciò sarebbe da verificare, che ciò rientri anche in disposizioni amministrative relative alla gestione del traffico. Comunque è prescritto nell'art. 123 del TU di p.s. che: "Chi intende promuovere manifestazioni sportive, con carattere educativo, esclusa qualsiasi finalità di lucro o speculazione, deve darne avviso all'autorità locale di pubbica sicurezza almeno tre giorni prima di quello fissato per la manifestazione". Anche se questa norma fa riferimento a "manifestazioni sportive", ci sembra che nell'uso sia stata praticamente estesa a tutte quelle grandi manifestazione ludico-ricreative ormai consuete (biciclettate, ecc.). Non si fa riferimento tuttavia a nessun nulla osta (che invece, nella pratica, spesso viene inviato); si sospetta pertanto che taluni Comuni facciano una certa confusione tra questa disposizione e l'art. 9-comma 1 del Codice Stradale.

Per le nostre manifestazioni in bicicletta, invece, non si applicano sicuramente le normative riservate esclusivamente alle competizioni sportive agonistiche. Tra queste il divieto di svolgere gare ciclistiche salvo autorizzazione del sindaco del Comune (o del Prefetto, se la gara si svolge in più Comuni), contenuto nell'art. 9-comma 1 del Codice Stradale.

Per esperienza, si ritiene tuttavia che questa "confusione", operata da certi Comuni, non comporti gravi problemi operativi ove il preavviso venga dato comunque, prudenzialmente, 15 giorni prima.

Per le Cicloescursioni, sia per le modalità di gestione, sia perchè svolte in genere in forma privata (riservate ai soci), non è necessario adempiere a questi preavvisi (inoltre sarebbe assurdo ed anti-economico, per queste iniziative che coinvolgono gruppi medio-piccoli).

1.6 Normativa riguardante le guide professionali

Possiamo inquadrare, propriamente, i nostri accompagnatori cicloescursionistici nella categoria degli "organizzatori o coordinatori di ambito associazionistico (i capogita)".

Come scrive il Torti per loro "valgono i comuni denominatori della non professionalità e, quindi, non abitualità e della obbligatoria gratuità nel senso che le relative prestazioni dovranno trovare la propria giustificazione in fini associazionistici, di amicizia o di cortesia ma mai nella percezione di un compenso." Diversamente si potrebbe cadere nel reato di esercizio abusivo di professione (guida turistica o figure professionali simili). L'art 348 c.p. sanziona l'esercizio abusivo di professioni per cui occorre abilitazione. Si precisa però che "Il divieto di esercitare abusivamente la professione risulterà eluso, non tanto quando tale attività non risultasse occasionale ma stabile e continuativa (purchè non con quell'abitualità che caratterizza la professionalità), quanto piuttosto quando venisse richiesto o riscosso un compenso."

1.7 inquadramento fiscale

Su questo argomento, più in generale, la FIAB ha già dedicato un seminario apposito. Si rimanda pertanto a quanto illustrato in quella occasione.

Si ricorda che per la normativa fiscale è imponibile fiscalmente, sempre e comunque, l'organizzazione di viaggi, gite e soggiorni turistici. Non importa il fatto che tali prestazioni vengano effettuate nei confronti dei soci ed in conformità con gli scopi istituzionali dell'ente associativo.

Pertanto se si chiedono "quote di partecipazione" occorre tener conto di questo; la gestione pratica varia poi a seconda del regime fiscale prescelto dalla singola associazione.

Eventualmente può essere utile distinguere le "quote di partecipazione" vere e proprie, dalle "anticipazioni" di spese sostenute "a nome e per conto dei partecipanti", rilasciando ricevute distinte.

Si precisa che la nuova normativa per gli Enti Non Commerciali e per le Onlus, prevede che l'organizzazione di viaggi e soggiorni per i soci non sia più considerata attività commerciale, ma solo per associazioni di promozione sociale, politiche, sindacali e di categoria, nonchè enti ecclesiali.

2. Responsabilità nell'organizzazione di manifestazioni e gite in bicicletta (di accompagnatori ed associazione)

Premessa

Questo è certamente un argomento sul quale circolano idee confuse e contraddittorie. Un approfondimento pertanto è necessario. Anche per arrivare ad un giudizio più equilibrato: sia per far tacere gli allarmisti (che seminano panico ingiustificato), sia per evitare, dall'altro verso, atteggiamenti di "allegra" irresponsabilità.

Non è possibile ragionare sul problema elencando la casistica dei fatti che si potrebbero ipoteticamente verificare. Piuttosto, confrontando i principi generali del diritto con l'attività posta in essere, si può cercare di formulare le prescrizioni ed i consigli concretamente attuabili.

Si precisa anche che, se in tal modo è possibile ridimensionare (ove ingiustificata) o ridurre (con precauzioni) l'area della responsabilità dell'organizzatore o dell'accompagnatore, d'altra parte non esiste il modo di escluderla totalmente. Pertanto si conferma la necessità di un'assicurazione "responsabilità civile" che copra organizzatori ed accompagnatori (piuttosto, a fronte di rischi molto bassi, si potrebbe discutere sulle tariffe applicate dalle Compagnie, uguali a quelle di ben più pericolose attività sportive).

Quando potrebbe esserci responsabilità?

La responsabilità per incidenti avvenuti nel corso di una manifestazione o gita in bicicletta potrebbe coinvolgere gli organizzatori sia quando la vittima fosse un partecipante, sia quando fosse un terzo (pedone, proprietario di un veicolo di passaggio, proprietario di cosa danneggiata, ecc.).

In entrambi i casi la responsabilità sussiste quando è ravvisabile una colpa, o un concorso di colpa, degli organizzatori.

2.1 Concetti generali

2.1.1 Responsabilità

a) responsabilità penale

Si configura nel caso vengano commesse azioni od omissioni previste dalla legge come reato (ad esempio, in caso di gravi incidenti stradali, l'omicidio colposo o le lesioni personali colpose).

La sanzione consiste nell'obbligo di sottostare ad una pena (detentiva o pecuniaria), di natura strettamente personale.

b) responsabilità civile

Si configura con la lesione volontaria o colposa di un diritto altrui.

La sanzione consiste nell'obbligo di ripristinare la situazione preesistente ovvero di riparare il pregiudizio economico subito dal danneggiato.

In questo campo, diversamente che per le norme penali, non esistono previsioni specifiche in ordine al comportamento vietato (atipicità dell'illecito civile) e si può essere chiamati a rispondere, in casi tassativi, anche per azioni altrui.

c) responsabilità amministrativa

Si configura come violazione di disposizioni amministrative.

Determina l'applicazione di sanzioni amministrative.

d) responsabilità disciplinare

Si configura come violazione di norme di comportamento poste dall’ associazione di appartenenza.

Determina l'applicazione di una sanzione disciplinare (es: esclusione dall'associazione per grave comportamento).

2.1.2 La colpa

Dolo è volontà dell’azione e/o dell’evento. Colpa è l’aver causato il danno per violazione di norme scritte (colpa specifica) e non (colpa generica).

a) La colpa specifica

E' la colpa derivante dalla violazione di norme scritte contenute in leggi, regolamenti e discipline.

Tali norme prevengono comportamenti fonti potenziali di danno sulla base di un criterio di prevedibilità del verificarsi dello stesso.

b) colpa generica

La colpa è dovuta all'inosservanza di una regola di condotta (non scritta). In particolare consegue alla violazione di

Il danneggiato dovrà fornire la prova della riconducibilità del danno alla violazione delle suddette norme.

Si noti che mentre nei casi di colpa generica si dovrà anche provare la prevedibilità dell'evento, nella colpa specifica la sussistenza di tale prevedibilità è attestata dalla presenza della norma violata.

 

2.2 Regolamento FIAB

Nell’ottica di prevenire o limitare la responsabilità in capo all’associazione e/o agli accompagnatori, è opportuna l'emanazione di un regolamento FIAB per gli organizzatori ed accompagnatori di attività cicloescursionistiche e, più in generale, di manifestazioni in bicicletta.

La produzione da parte della FIAB di un regolamento supplirebbe al "vuoto" normativo, giurisprudenziale e dottrinario esistente oggi. Specialmente dal momento in cui la FIAB fosse capace, in qualche modo, di farsi riconoscere formalmente come ente di riferimento per il cicloescursionismo (come ha fatto il CAI per l'alpinismo), questo materiale potrebbe assumere, in determinate circostanze, anche valore giuridico.

Ciò potrebbe evitare (si sottolinea il potrebbe) che, in caso di giudizio, in mancanza di una specifica regolamentazione del cicloescursionismo ci si riferisca, per analogia, a discipline sportive apparentemente similari (ciclismo amatoriale), che comportano certamente pericoli maggiori e la necessità di onerose precauzioni da parte degli organizzatori. Inoltre l'accompagnatore potrebbe dimostrare di aver osservato tutte le regole di prudenza, ecc. ecc. previste da tale regolamento

E' anche vero che, in caso di giudizio l'esistenza di un regolamento renderebbe quasi certa la condanna dell'accompagnatore od organizzatore ove si dimostrasse che il fatto è avvenuto in seguito e in conseguenza dell'infrazione od omissione di una sua norma di comportamento. D'altra parte sembra più che doveroso pretendere da chi organizza l'osservanza di norme prudenziali che, per la maggior parte delle nostre attività, non appaiono particolarmente onerose.

2.3 Responsabilità degli accompagnatori verso gli accompagnati

Il presupposto della responsabilità dell'accompagnatore verso l'accompagnato è il sorgere dell’ "affidamento" di quest’ultimo .

Tale affidamento è più che legittimo nello svolgimento di attività "sportive" pericolose, con guide professioniste e retribuite; il farsi accompagnare da guide preparate è infatti una regola di prudenza.

Non è così nelle escursioni in bicicletta, attività alla portata di tutti, dove l'accompagnatore si limita a guidare un gruppo su strade pubbliche e nulla può fare per limitare od escludere i normali pericoli della strada stessa (solo per le gite in mountain bike potrebbero presentarsi casi simili a quelli delle guide alpine).

2.3.1 L’accompagnamento nelle cicloescursioni FIAB

L'elemento centrale del rapporto di accompagnamento è ravvisabile nell'affidamento che l'accompagnato viene a riporre nell'accompagnatore che ha scelto.

Gli accompagnatori FIAB possono essere inquadrati nella categoria degli "organizzatori o coordinatori di ambito associazionistico (i capogita)", volontari, non retribuiti e non qualificati (non possono godere di qualifiche, come accade per alcune figure di accompagnatori volontari formati con appositi corsi dal CAI, in piena autonomia, su delega dello Stato).

Mentre nei confronti degli accompagnatori professionali o qualificati è consentito presumere in capo all'accompagnato la sussistenza di un affidamento, ciò non può dirsi automaticamente per i casi di accompagnamento volontario.

La scelta infatti di un accompagnatore non professionista e che svolge l’attività gratuitamente deve comportare la consapevolezza nell’accompagnato di non poter pretendere nella guida una diligenza superiore alla media.

 

2.3.2 Precauzioni necessarie perché non vengano a crearsi situazioni di "affidamento" ingiustificate

Come si è visto l'affidamento ad un accompagnatore FIAB è molto limitato dalla presenza di alcuni elementi peculiari della nostra attività: non si partecipa ad una cicloescursione guidata per diminuire il normale rischio della strada; ognuno è in grado di svolgere in completa autonomia la stessa uscita; gli accompagnatori non sono ne qualificati, ne retribuiti.

Appare chiaro pertanto che il "regolamento gite" deve informare di questi elementi ed essere portato a conoscenza di tutti i partecipanti, affinché non si creino situazioni di affidamento ingiustificate, dovute ad informazioni errate sullo svolgimento dell'attività cicloescursionistica.

Si propone pertanto di far firmare ai soci (ed ai partecipanti in genere), una dichiarazione di conoscenza del regolamento; non si tratta di un inutile esonero di responsabilità (giuridicamente impossibile), ma di un documento che potrebbe provare, se ce ne fosse bisogno, che Tizio non avrebbe dovuto "affidarsi"...

Nel nostro caso specifico inoltre se è vero, che in una semplice cicloescursione gli accompagnati non devono affidarsi all'organizzazione per limitare i normali pericoli della strada, si può anche ritenere che eventuali inviti alla prudenza e ad un comportamento consono al codice, specialmente in condizioni di traffico elevato o di particolari pericoli, rafforzino ulteriormente la responsabilità personale degli accompagnati.

Detto questo, si tenga però conto del fatto che potrebbero comunque sorgere situazioni di affidamento, dal momento che l'associazione o l'accompagnatore ne creassero i presupposti.

Si tratta però di situazioni evidenti e percepibili da chiunque sia dotato di buonsenso; ad es. se Tizio ferma le auto e fa passare gli altri ciclisti crea affidamento, così se Caio invita a passare su un ponte pericolante adducendo che è sicuro, ecc.

Più in generale quindi l'affidamento può esserci in situazioni in cui l'accompagnatore fornisce assistenza e protezione, esercitando un certo "potere di direzione".

2.3.3 Altri elementi di responsabilità degli accompagnatori.

Alcune responsabilità potranno ravvisarsi in casi specifici, quali la partecipazione alla gita di minori non accompagnati da genitori ovvero di persone incapaci non assistite.

In questo caso l’accompagnatore sarà tenuto ad una maggior prudenza ed alla sorveglianza di tali soggetti.

Nel caso di danno al minore provocato dall'accompagnatore, valgono i principi generali già enunciati precedentemente per tutti gli accompagnati (salvo che, in questo caso, in assenza dei genitori, l'affidamento è dato per sicuro e la colpa valutata con maggior severità).

Nel caso di danno provocato dall'accompagnato incapace (ad altri o a se stesso), l'accompagnatore si presume responsabile per mancata sorveglianza.

Per vincere tale presunzione dovrà provare di non aver potuto impedire il fatto (pur avendo fatto tutto il possibile per evitarlo), o di aver omesso la sorveglianza per una causa a lui non imputabile, o che nonostante la sorveglianza l'evento dannoso si sarebbe comunque verificato (es: comportamento dell'incapace assolutamente repentino e imprevedibile).

2.4 Responsabilità dell’associazione

L’eventuale responsabilità dell’accompagnatore per danni verificatisi nel corso di una cicloescursione organizzata comporterà di riflesso una responsabilità dell’associazione.

L’accompagnatore infatti agisce in nome e per conto dell’associazione stessa;

la gita che organizza rientra infatti nello scopo sociale, è preventivamente approvata dagli organi direttivi e l’associazione stessa fornisce la struttura organizzativa (forma di pubblicità, sede per iscrizioni, etc.).

2.5 Responsabilità verso terzi

Nel nostro caso specifico svolgiamo un'attività su strade pubbliche aperte al traffico ed è possibile che la presenza del gruppo sia causa o contribuisca in parte a causare un incidente a terzi (autoveicoli, pedoni, ecc.).

E’ realistico pensare che il terzo, al quale un partecipante abbia causato danni nel corso di una cicloescursione, tenterà di rivolgersi anche all’accompagnatore ed all’associazione per ottenere il risarcimento. Agli occhi esterni infatti essi sono punti di riferimento.

La liberazione da ogni tipo di responsabilità presuppone la prova di aver svolto una mera attività di coordinamento di individui singoli capaci di valutare le conseguenze delle proprie azioni.

2.6 Le coperture assicurative

Nel cicloescursionismo, a differenza delle discipline sportive, il rischio di incidenti è molto limitato e, come si è visto, ancor di più la possibilità di collegarvi una responsabilità degli organizzatori. In tutti questi anni (15 per le associazioni FIAB più antiche) si sono registrati rarissimi incidenti, dovuti peraltro a terzi (automobili circolanti) o a propria colpa del socio.

Poiché un fatto grave potrebbe pur sempre verificarsi, conviene comunque assicurarsi soprattutto per Responsabilità Civile verso terzi (considerando tali anche i partecipanti) gli accompagnatori e i dirigenti.

Quindi basta stipulare una polizza R.C. degli accompagnatori nell'esercizio delle loro funzioni.

Quella che molte associazioni FIAB hanno stipulato copre invece anche la R.C. dei soci che partecipano. Questa costituisce, con un maggior aggravio per le finanze dell'associazione, solo un ulteriore servizio ai soci. Se un non assicurato partecipasse ad una gita e causasse un danno a terzi o ad altro socio il risarcimento danni sarebbe totalmente a suo carico.

Comunque se l'assicurazione R.C. coprisse solo i partecipanti alle gite, in quanto tali, sarebbe sbagliata; all'associazione occorre soprattutto assicurare la responsabilità per gestione ed organizzazione della gita (e anche nel caso di partecipazione di non soci).

Non converrebbe neppure un'assicurazione infortuni per i partecipanti, in quanto, anche escludendo un diritto di rivalsa sugli organizzatori, essa coprirebbe solo un'eventuale responsabilità verso i partecipanti assicurati, non invece verso altri terzi.

3 Programmazione, organizzazione e gestione delle gite

3.1 Il calendario

Ogni associazione FIAB redige un calendario gite, che viene redatto dal Consiglio Direttivo o da un gruppo apposito.

In ogni caso è importante la presenza di un coordinatore per:

1) Riordinare e calendarizzare le proposte di tutti, tenendo conto degli altri impegni dell'associazione;

2) Fare in modo che nel calendario si privilegino iniziative di tipo "promozionale" (spesso tra i soci disponibili ad organizzare, vi è un forte "partito" di incalliti pedalatori, poco interessati a favorire la partecipazione, più invece a fare escursioni impegnative. Si può accontentarli con qualche gita, ma i nostri scopi sono ben altri.....).

3.2 L'organizzazione pratica

E' difficile dare consigli "pre-confezionati" per chi organizza gite in bici; ogni gruppo avrà sicuramente le sue caratteristiche, il suo modo di andare, ecc.

D'altra parte però ci si è resi conto che molti problemi ed errori, spesso banali, sono comuni a tutti.

3.3 I problemi

Quando un'associazione FIAB, appena nata, organizza le prime gite, si rende conto di una serie di problemi, dovuti a:

1 - scarsa esperienza degli organizzatori (ad es: non sapere tenere un gruppo, farsi superare dai partecipanti, perdere gente dietro che va piano o si ferma, "incasinarsi" con i conti al ristorante, ecc.)

2 - diverse idee degli organizzatori su come si dovrebbe condurre una gita (quindi disposizioni ed atteggiamenti sempre diversi che finiscono per disorientare i frequentatori abituali)

3 - la indisciplina da parte dei partecipanti (tipico il caso di gente che supera il capo-gita e si porta dietro per strade sbagliate mezza comitiva o costringe continuamente gli organizzatori a sgolarsi e/o inseguirli, gente che si ferma di propria iniziativa ad un bar e poi si perde non trovando più il gruppo, ecc. ecc.)

4 - la ignoranza dei partecipanti sulle caratteristiche e sugli scopi dell'associazione (molti credono che gli accompagnatori siano al loro servizio e creano problemi, poco coscienti del fatto che si tratta di volontari e che c'è un programma stabilito da seguire).

Occorre pertanto darsi degli strumenti per affrontare questi problemi. Pertanto si propone di adottare:

1) Un regolamento per gli organizzatori (praticamente una via di mezzo tra un regolamento ed un vademecum);

2) Un regolamento per i partecipanti.

Si propone, in un primo tempo, ad ogni associazione della FIAB di adottare quelli di seguito riportati, con le eventuali modifiche che riterranno opportune.

In un secondo tempo, a nostro parere, la FIAB potrebbe recepire tali regolamenti (opportunamente discussi ed emendati) come validi ed obbligatori per tutta la Federazione. In tal caso il regolamento potrebbe assumere, con il tempo, anche una certa rilevanza giuridica.

CICLOESCURSIONISMO

ED ALTRE MANIFESTAZIONI PROMOZIONALI

Il regolamento della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), riguardante organizzazione, accompagnamento e svolgimento di attività cicloescursionistiche e manifestazioni promozionali in bicicletta, si suddivide in:

1) REGOLAMENTO PER GLI ORGANIZZATORI E GLI ACCOMPAGNATORI;

2) REGOLAMENTO PER I PARTECIPANTI.

Inoltre, per illustrare le modalità organizzative più opportune è stato predisposto un:

3) MANUALE PER GLI ORGANIZZATORI E GLI ACCOMPAGNATORI;

Questi regolamenti ed il manuale sono stati redatti basandosi sull'esperienza, ormai più che decennale, delle associazioni aderenti alla FIAB.

PRESENTAZIONE

A - IL REGOLAMENTO ED IL MANUALE PER GLI ORGANIZZATORI E GLI ACCOMPAGNATORI

Gli organizzatori ed accompagnatori devono adeguarsi alle prescrizioni del regolamento, salvo situazioni eccezionali.

Il manuale" invece contiene indicazioni e consigli, rispetto ai quali è possibile prevedere comportamenti diversi, su indicazione del Consiglio Direttivo dell'associazione aderente.

Perchè regolamento e manuale

1) Rendono "omogenea" l'attività cicloescursionistica, all'interno della singola associazione e nella FIAB;

2) Garantiscono che tale l'attività si esplichi, con senso di responsabilità, nel quadro delle finalità associative;

3) Possono evitare inconvenienti, semplificando la conduzione delle gite: l'entusiasmo ed il divertimento dei volontari non vengano "soffocati" da una cattiva impostazione organizzativa;

4) L'applicazione del regolamento può prevenire spiacevoli incidenti o, se avvengono, evitare che l'accompagnatore ne sia incolpato (si precisa che, relativamente ad eventuali responsabilità giuridiche, non sempre l'aver osservato il regolamento è un esimente. All'accompagnatore si richiede diligenza e prudenza, cioè al di là delle regole, un certo "buon senso").

Criteri organizzativi e gestionali fondamentali

La FIAB organizza cicloescursioni per "promuovere" la bicicletta quale mezzo di trasporto che migliora l'ambiente e le relazioni umane.

Trattandosi di attività promozionale, è necessario garantire una certa "qualità", che si esplica nei seguenti criteri organizzativi:

1) Scegliere, per quanto è possibile, percorsi piacevoli, su strade alternative al grande traffico, e mete interessanti.

2) Dare sempre un'adeguata comunicazione (informazioni sul percorso, programma, accompagnatori, scopi dell'associazione e regole di partecipazione).

3) Le gite sono escursionistiche e ricreative (mai sportive o agonistiche). Pertanto tenere una velocità moderata (l'accompagnatore in testa fa l'andatura e non deve farsi superare, tutti devono poter partecipare).

4) Favorire un clima di amicizia e collaborazione sia tra i partecipanti, sia tra partecipanti ed accompagnatori.

5) Rendere i partecipanti autonomi, precisando che gli accompagnatori non sono "al loro servizio" e che si richiede collaborazione. Senza far mancare tuttavia, se prevista, quel minimo di assistenza (senza la quale molte persone non avrebbero partecipato).

6) Promuovere sempre il rispetto dell'ambiente e degli esseri umani.

B - REGOLAMENTO PER I PARTECIPANTI.

Perchè questo regolamento

1) Per ottenere una maggiore auto-disciplina e collaborazione dei partecipanti, in modo che la gita sia piacevole e rilassante per tutti (organizzatori compresi).

2) Spiegare il tipo di iniziativa e le condizioni di partecipazione.

Il partecipante deve osservare il Codice Stradale e non deve "affidarsi" all'organizzazione per diminuire i normali rischi della strada. Pertanto non può assumere comportamenti vietati o imprudenti e, ove lo facesse, non potrebbe attribuire agli organizzatori la responsabilità per fatti conseguenti.

 

 

 

 

CICLOESCURSIONI

ED ALTRE MANIFESTAZIONI PROMOZIONALI

REGOLAMENTO PER GLI ORGANIZZATORI E GLI ACCOMPAGNATORI

Premessa

Per "Consiglio Direttivo" si intende l'organo dirigente dell'associazione aderente, comunque esso sia denominato.

Per "soci" si intende sia i propri, sia quelli di altre associazioni aderenti alla FIAB.

Per il "cicloraduno nazionale FIAB" si rimanda alle specifiche disposizioni.

1 - Cicloescursionismo, definizione

Si definisce "cicloescursionismo" un'attività ricreativa e culturale, che si propone l'utilizzo della bicicletta, quale mezzo ecologico ed alternativo a quelli motorizzati, per svolgere un'attività motoria, spesso assai modesta, su percorsi piacevoli e tranquilli, godendo del paesaggio e, possibilmente, della compagnia di altre persone.

Talvolta il cicloescursionista si propone anche scopi culturali, di approfondimento storico e ambientale del territorio attraversato.

Il cicloescursionismo, seppur permette di svolgere una sana attività motoria, non è un'attività ciclistica sportiva, neppure amatoriale; non prevede allenamenti, traguardi o premiazioni per particolari prestazioni. Si svolge tranquillamente e senza "forzature", tenendo conto che le difficoltà possono derivare solo dalla lunghezza del percorso e dalle caratteristiche del territorio attraversato.

Il cicloescursionismo non è neppure un'attività turistica, in quanto la gita o il viaggio in bicicletta, seppur permetta di conoscere e visitare il territorio, non si propone principalmente questo.

Si tratta più propriamente di un'attività "ambientalista", finalizzata principalmente all'uso della bicicletta quale mezzo di trasporto non inquinante, rispettoso del territorio e che permette di conoscerlo meglio e, pertanto, di volerlo tutelare.

2 - Classificazione delle iniziative: attività "cicloescursionistiche" e "biciclettate"

Tutte le iniziative in bicicletta organizzate dalle associazioni aderenti alla FIAB si propongono di promuovere l'uso di tale mezzo.

Possono coinvolgere, normalmente o potenzialmente, gruppi molto piccoli (fino a 25 persone), piccoli (dalle 26 alle 50 persone), medi (dalle 50 alle 100 persone), grandi (dalle 100 alle 300 persone), molto grandi (oltre 300 persone).

Si distinguono tra "cicloescursioni" e "biciclettate".

2.1 Cicloescursioni

Normalmente sono riservate ai soci, che sono a conoscenza del comportamento corretto da tenere sulla strada.

E' possibile tuttavia, a scopo promozionale, prevedere nel programma alcune cicloescursioni, di una giornata, aperte a tutti. In questo caso i partecipanti devono essere messi a conoscenza del regolamento.

Le cicloescursioni che durano più di una giornata (gite di più giorni, cicloraduni, ecc.) sono riservate esclusivamente ai soci.

2.2 Biciclettate

Le seconde sono aperte a tutti e, perciò, si prevedono maggiori cautele organizzative, sempre in relazione alle caratteristiche e alla dimensione dell'iniziativa organizzata.

3 - Attività cicloescursionistiche

3.1 Cicloescursioni

L'attività cicloescursionistica riproduce le condizioni di quella svolta privatamente, con amici o parenti, dal singolo cicloescursionista. Con le uniche differenze che: 1) il percorso è studiato e indicato da un membro dell'associazione; 2) sono dettate norme di comportamento per viaggiare meglio in gruppo.

Si svolgono pertanto, normalmente, su strade aperte al traffico (asfaltate e carrarecce) e i partecipanti sono tenuti a rispettare le regole del codice della strada e quelle prudenziali indicate nel "regolamento per i partecipanti".

Vengono ammessi tutti i tipi di biciclette, escluse quelle troppo lente (es. cosidetta "Graziella" o pieghevole) o con pneumatici inadatti a percorrere eventuali tratti di strada sterrata (tubolari).

3.2 Attività cicloescursionistiche ordinarie

Si tratta di gite che coinvolgono, normalmente o potenzialmente, gruppi molto piccoli, piccoli o medi. Vengono diversamente denominate, a seconda di particolari caratteristiche.

- Cicloescursioni

Normalmente i partecipanti raggiungono il luogo di partenza con mezzi propri e la gita si svolge in una giornata.

- Cicloescursioni "treno+bici", "pullman+bici", "nave+bici", ecc.

In queste cicloescursioni l'associazione provvede ad organizzare un trasferimento delle persone e delle biciclette.

- Cicloescursioni di "più giorni", "ciclovacanze" o "cicloviaggi"

Si svolgono in due o più giorni, con tappe o pernottamento in luogo fisso.

- Cicloescursioni per "mountain bike"

Sono riservate alle sole mountain bike, per le caratteristiche particolarmente accidentate del percorso (sentiero, carrareccie, ecc.).

- Cicloescursioni "Bicibimbo" o "Bicibebè"

Si tratta di cicloescursioni riservate a famiglie con bambini.

3.3 Attività cicloescursionistiche straordinarie

Si tratta di iniziative cicloescursionistiche che coinvolgono, normalmente o potenzialmente, gruppi medi o grandi ed, eccezionalmente, molto grandi.

- Cicloescursioni promosse da più associazioni

Trattasi di cicloescursioni di una giornata (in genere Treno+Bici) alle quali collaborano e convergono più associazioni della FIAB.

- Cicloraduni

Trattasi di iniziative, in genere a carattere nazionale e di più giorni, che prevedono la partecipazione di gruppi medi o grandi.

Per il "cicloraduno nazionale FIAB" si rimanda allo specifico regolamento.

3.4 Grado di difficoltà delle attività cicloescursionistiche

- Facile (*)

Ciclescursione di lunghezza non superiore a 45 km. se comprendente lievi e brevi ondulazioni; non superiore a 60 km. se totalmente pianeggiante.

- Abbastanza facile (**)

Cicloescursione di lunghezza non superiore a 45 km. se comprendente diverse salite abbastanza agevoli, non superiore a 80 km. se comprendente alcune salite agevoli o totalmente pianeggiante.

- Media difficoltà (***)

Ciclescursione di lunghezza non superiore a 45 km. se comprendente salite a tratti anche impegnative, non superiore a km. 80 se comprendente più salite ma tutte abbastanza agevoli.

- Impegnativa (****)

Cicloescursione di lunghezza superiore ai 45 km. con più salite a tratti impegnative.

 

4 - Altre manifestazioni: "biciclettate"

Le "biciclettate" sono manifestazioni, con scopi promozionali o politici, in genere prevalentemente urbane.

A volte, per la particolare promozione pubblicitaria, possono comportare la partecipazione di gruppi grandi o molto grandi.

Si svolgono, in genere, su strade aperte al traffico ma controllate da un "servizio d'ordine" o dalle forze di P.S. (vigili urbani, ecc.).

Vengono ammessi tutti i tipi di biciclette e non presentano particolari difficoltà, sia per lunghezza che per caratteristiche del percorso.

4.1 Biciclettate città-campagna

Manifestazioni, con partenza dalla città o altro luogo abitato, che normalmente durano mezza giornata e prevedono sosta con visita.

Sono simili alle cicloescursioni, ma sono aperte a tutti, prevedono un percorso più facile, un'andatura molto lenta e una maggiore organizzazione. Pertanto comportano, in genere, una partecipazione molto più sostenuta di quella delle cicloescursioni.

4.2 Biciclettate promozionali

Si tratta di manifestazioni, molto pubblicizzate, organizzate in genere in collaborazione con altre associazioni, per promozione dell'uso della bicicletta oppure, talvolta, anche per scopi di solidarietà sociale. Normalmente si svolgono in ambito urbano, con notevole partecipazione (anche in relazione alla dimensione della città). Vengono denominate con nomi di fantasia (ad es. "In bici per la città", "Bicinfesta").

4.3 Biciclettate politico-rivendicative

Si tratta di manifestazioni promosse con scopi di protesta o proposta sui temi del traffico, dei diritti dei ciclisti, piste ciclabili, ecc.

La dimensione dell'iniziativa dipende dallla pubblicizzazione, dal grado di coinvolgimento dei cittadini al problema , ecc.

5 - Organizzatori ed accompagnatori FIAB

Gli organizzatori ed accompagnatori della FIAB sono volontari non qualificati, che non percepiscono compensi e non possono, in nessun modo, trarre un vantaggio economico dall'attività prestata.

Devono conformarsi alle disposizioni che l'associazione di appartenenza stabilisce per volontari e gruppi di lavoro.

Hanno diritto ai rimborsi per le spese effettivamente sostenute, secondo le regole stabilite dall'associazione di appartenenza.

5.1 Riunione annuale

Una volta all'anno il Presidente dell'associazione aderente convoca una riunione alla quale vengono invitati a partecipare tutti coloro che intendono collaborare all'organizzazione di cicloescursioni e biciclettate.

Durante questa riunione vengono illustrati: a) il regolamento per i partecipanti; b) il regolamento per gli organizzatori, con particolare riferimento alle regole prudenziali.

Ove, per qualche impedimento personale, qualcuno non partecipasse a tale riunione, dovrà essergli successivamente consegnata copia dei predetti documenti.

6 - Regole prudenziali

6.1 Attività cicloescursionistiche

Le cicloescursioni sono aperte, normalmente, solo ai soci.

Al momento della prima adesione va consegnata al socio una copia del "regolamento partecipanti" e, anche successivamente, viene fatta firmare una dichiarazione di presa visione.

Alla partenza, comunque, deve esser richiesto ai soci che per qualsiasi motivo non l'avessero mai fatto, di sottoscrivere tale dichiarazione.

E' possibile inoltre, a scopo promozionale, prevedere nel programma alcune cicloescursioni aperte a tutti. In questo caso, prima della partenza, occorre consegnare il regolamento e far firmare la presa visione a tutti i non associati presenti.

6.1.1 Attività cicloescursionistiche ordinarie

Per la dimensione limitata di queste iniziative è sufficiente ricordare ai partecipanti, prima della partenza, l'obbligo di osservare le regole del codice stradale e della normale prudenza.

E' obbligatorio in caso di gruppo "medio" munire la guida e la scopa di bandierine con asta, utili a governare meglio il corteo, ma anche per segnalare a terzi la presenza di un gruppo sulla strada.

Nel caso di gruppi piccoli o medi, il capogita, se lo ritiene necessario e se trova partecipanti disponibili, forma anche un "servizio d'ordine" (staffette) e preannuncia ai partecipanti che, solo in alcuni incroci, per consentire un veloce scorrimento del gruppo, esso potrebbe essere operante (precisando che, anche in questi casi, il partecipante deve essere prudente).

Nel caso si presentassero, eccezionalmente, più di 100 partecipanti, è obbligatorio formare il "servizio d'ordine" (staffette).

Per le cicloescursioni "bicibimbo" e per le cicloescursioni in "mountain bike" gli organizzatori devono fissare sempre il numero massimo di partecipanti ammesso, anche in relazione alla difficoltà del percorso e al numero degli accompagnatori.

6.1.2 Attività cicloescursionistiche straordinarie

Per queste iniziative si deve valutare caso per caso, a seconda della dimensione, quali precauzioni porre in essere.

Quando non si prevede il coinvolgimento di molti partecipanti (gruppo medio o poco più grande) può essere inutile, oltre che oneroso ed anti-ecologico, dotarsi di particolari mezzi ed autorizzazioni. In questi casi si fa riferimento alle prescrizioni per le normali cicloescursioni.

Nel caso di attività cicloescursionistiche e cicloraduni che coinvolgano gruppi "grandi" può essere necessario adottare, in tutto o in parte, le precauzioni previste per le "biciclettate città-campagna" o, nel caso di gruppi "molto grandi" anche quelle per le biciclettate promozionali particolarmente rilevanti.

6.2 Biciclettate

6.2.1 Biciclettate città-campagna

E' necessario: 1) preavvisare con anticipo i Comuni attraversati e le relative autorità di PS (Polizia Municipale), chiedendo ai primi il nulla osta per il percorso previsto e ai secondi, se possibile, una scorta; 2) predisporre un servizio d'ordine (staffette) con bandierine rosse o palette segnaletiche per fermare il traffico agli incroci; 3) predisporre un automezzo al seguito per assistenza tecnica ed eventuale soccorso.

Per le caratteristiche di queste biciclettate, molto simili alle attività cicloescursionistiche, alla partenza bisogna leggere il "regolamento partecipanti" e sollecitare, nonostante il servizio d'ordine, ad un comportamento prudente.

6.2.2 Biciclettate promozionali e politico-rivendicative

E' necessario provvedere come previsto per le "biciclettate città-campagna" ai punti 1) e 2). Inoltre è necessario preavvisare la questura.

Se la manifestazione è particolarmente rilevante può essere opportuno dotarsi di uno o alcuni dei seguenti mezzi: automezzo al seguito per assistenza tecnica ed eventuale soccorso; auto apripista con megafono; volontari che presiedano gli incroci più impegnativi; ambulanza al seguito.

E' consigliabile, comunque, in caso di manifestazioni rilevanti concordare le misure precauzionali con le autorità di PS locali, anche per quello che riguarda la possibile chiusura al traffico del tragitto.

6.3 Indicazioni generali

6.3.1 Uso mezzi a motore

La FIAB si propone di diminuire il più possibile l'uso dei mezzi a motore e, quando è possibile, di percorrere strade "silenziose" senza il rumore da essi provocato. Pertanto, salvo manifestazioni di particolare rlevanza, si cercherà indicativamente di evitarne l'uso.

6.3.2

La scopa deve essere dotata, compatibilmente a quanto è trasportabile, almeno del minimo necessario per le riparazioni e di una piccola cassetta di pronto soccorso.

6.3.3 Divieti amministrativi

Non si deve assolutamente condurre il gruppo lungo strade o altre infrastrutture (ponti, gallerie, ecc.) con divieto di transito o nel senso contrario a quello prescritto, salvo esplicite autorizzazioni da parte delle autorità di PS o degli enti preposti.

6.3.4 Violazione del "regolamento partecipanti"

Non è possibile farsi carico del comportamento dei singoli partecipanti. Chi viola il regolamento e le norme della circolazione stradale, mettendo eventualmente in pericolo la propria ed altrui incolumità, se ne assume ogni responsabilità.

Tuttavia è opportuno che il capogita e i collaboratori, ove se ne accorgano, diffidino verbalmente, ad alta voce, coloro che assumano comportamenti potenzialmente pericolosi, atti a turbare il clima amichevole delle gite oppure pregiudizievoli all'immagine dell'associazione.

Se qualcuno, nonostante continui richiami e in più occasioni, continui a non osservare le regole per i partecipanti, il caso deve essere segnalato al Consiglio Direttivo che prenderà i provvedimenti necessari (diffida, espulsione o altri previsti dallo Statuto).

 

7 - Modalità esecutive

7.1 - Programmazione di gite e manifestazioni

7.1.1 Modalità e tempi

Il Consiglio Direttivo dell'associazione stabilisce le modalità e i tempi della programmazione, assumendola in proprio o delegandola a gruppi di lavoro specifici, eventualmente presieduti da un responsabile. L'organizzazione va affidata a soci che devono essere messi a conoscenza del regolamento.

Chiunque programmi iniziative al di fuori delle modalità previste, qualificandole a nome dell'associazione o della FIAB, è passibile di provvedimenti disciplinari o, nei casi più gravi, di querela.

7.1.2 Organizzatori e collaboratori

Per ogni gita o manifestazione è designato un "gruppo organizzatore" formato da: un capogita, dal suo vice (collaboratore principale, in grado eventualmente di sostituirlo) e da alcuni collaboratori.

Il capogita e il vice vanno individuati al momento della programmazione e, accettato l'incarico, si impegnano a cercare un sostituto in caso di successivo impedimento.

Per quanto riguarda i collaboratori (che svolgono, in genere, l'attività di aiuto-accompagnatore o di assistenza per particolari servizi):

- al momento della programmazione si determina il numero necessario, in relazione al tipo di gita o manifestazione e all'affluenza prevedibile;

- le persone possono essere individuate anche in seguito dal capogita (con molto anticipo per le manifestazioni più impegnative).

7.1.3 Calendario

Nel calendario è possibile inserire più gite nella stessa giornata se per ognuna è assicurato un minimo di organizzatori e collaboratori.

7.2 Individuazione del percorso

7.2.1 Conoscenza del percorso

Il capogita e il vice devono conoscere bene il percorso, per esperienza diretta. Ad eccezione che: a) Si tratti di iniziative particolari (es: ciclovacanze o cicloescursioni in libertà), riservate a gruppi molto piccoli, con indicazione nel programma che "il percorso non è stato verificato"; b) ci si affidi ad altra associazione di provata esperienza o a guide specializzate, che organizzino secondo criteri omogenei a questo regolamento. In questi casi va comunque concordata la collaborazione che è necessario prestare.

7.2.2 Caratteristiche del percorso

Il percorso, in particolare per cicloescursioni o raduni cicloescursionistici, deve essere studiato utilizzando, per quanto è possibile, strade piacevoli e di scarso traffico.

7.2.3 Informazioni in calendario

Il gruppo organizzatore studia e collauda il percorso nei tempi e nei modi che ritiene più opportuni, anche a seconda del fatto che i suoi componenti lo conoscano preventivamente o meno.

Ai fini della pubblicazione del calendario, il capogita e il vice sono tenuti a comunicare, entro i tempi previsti, il percorso e le modalità di svolgimento delle singole iniziative, più o meno dettagliatamente a seconda delle indicazioni ricevute al momento della programmazione.

7.3 Gestione della gita

7.3.1 Informazioni ai partecipanti alla partenza

Alla partenza il capogita, o chi per esso, illustra il programma e presenta gli accompagnatori, specificando chi guida il gruppo e chi fa il servizio scopa. Il capogita deve anche illustrare gli scopi dell'associazione e i punti fondamentali del "regolamento partecipanti" (a meno che i presenti siano tutti frequentatori abituali).

7.3.2 Conduzione

Va posto almeno un accompagnatore, come guida, alla testa del gruppo ed un accompagnatore, come "scopa", in coda al gruppo.

7.3.3 Soste "di emergenza"

In caso di eventi che impongano una sosta "di emergenza" la scopa chiede ad una persona (collaboratore o partecipante) di raggiungere la guida ed avvisarla.

La guida, a seconda del caso e degli accordi presi preventivamente, ferma subito il gruppo oppure aspetta chi si è fermato ad una sosta successiva.

Nel secondo caso, se la scopa si ferma a prestare aiuto al partecipante, un collaboratore prende provvisoriamente il suo posto in coda. Se il partecipante invece resta solo, la scopa gli deve dare informazioni utili per riunirsi successivamente al gruppo.

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MANUALE PER GLI ORGANIZZATORI E GLI ACCOMPAGNATORI

Premessa

Il manuale si riferisce genericamente all'attività prevalentemente esercitata, cioè quella cicloescursionistica organizzata per piccoli e medi gruppi.

Con varie integrazioni si danno indicazioni anche per le altre attività cicloescursionistiche organizzativamente più impegnative (ad es. i cicloraduni) e per le biciclettate.

Per "Consiglio Direttivo" si intende l'organo dirigente dell'associazione aderente, comunque esso sia denominato.

Per il "cicloraduno nazionale FIAB" si rimanda alle specifiche disposizioni.

 

1 - Programmazione ed organizzazione

1.1 - Programmazione di gite e manifestazioni

Si veda parte 7.1 del regolamento.

I tempi devono essere fissati secondo le necessità di pubblicizzazione locali o, eventualmente, entro i termini stabiliti da accordi tra diverse associazioni FIAB.

1.2 Individuazione del percorso

1.2.1 Conoscenza del percorso

Si veda parte 7.2.1 del regolamento. Anche i collaboratori, ese possibile, è meglio conoscano il percorso.

1.2.2 Caratteristiche del percorso e soste per colazione

Si veda parte 7.2.2 del regolamento. Se previste, gli organizzatori devono anche individuare uno o più luoghi adatti per soste o colazione al sacco.

1.2.3 Comunicazione delle informazioni da inserire nel calendario

Si veda parte 7.2.3 del regolamento.

Le informazioni dovrebbero riportare almeno: 1) Chilometraggio; 2) Descrizione del percorso; 3) Caratteristiche delle strade (sterrato, asfalto); 4) Grado difficoltà secondo i criteri definiti precedentemente (con eventuale indicazione specifica di particolari difficoltà per singoli tratti, dislivelli, ecc.); 5) Colazione al sacco o pranzo al ristorante; 6) Visite previste; 7) Eventuali modalità di iscrizione ed informazione.

In alcuni casi è meglio indicare anche: 8) Il tipo di bicicletta ed attrezzatura necessaria; 9) L'abbigliamento consigliato.

E' indispensabile indicare data, luogo ed orario di partenza a meno che, non si preferisca comunicarle in seguito (indicando, pertanto, le modalità di informazione e/o iscrizione).

L'orario di partenza è fissato tenendo conto della stagione, del chilometraggio, della velocità media e delle soste previste (salvo vincoli dovuti all'utilizzo di mezzi pubblici).

1.3 Visite previste

1.3.1 Accordi preventivi

In caso di visite a luoghi come parchi, ville, musei, aziende, ecc., può essere necessario prendere accordi preventivi. In tal caso non restare sul vago, dire francamente quanta gente potrebbe venire e, se l'eventuale prezzo non è fisso, accordarsi subito (per informare i partecipanti o inserirlo nella quota di partecipazione). Se la visita costituisce la meta principale, pretendere una risposta definitiva prima di annunciarla sul calendario.

1.3.2 Pre iscrizione obbligatoria

Se per la visita viene imposto un limite di persone è necessario prevedere il "numero chiuso" con pre-iscrizione obbligatoria.

1.3.3 Visite incerte

Se non si riesce ad ottenere una risposta entro i termini della pubblicazione del calendario, la visita non va annunciata o va indicata solo come possibile.

In questi casi aspettare anche fino a pochi giorni prima per la risposta. Predisporre il programma, comunque, in modo che la mancata visita non comporti lo scadimento della qualità dell'iniziativa.

Se viene posto un limite di persone e, nel calendario, non sia stata prevista una pre-iscrizione a "numero chiuso", piuttosto che far entrare solo una parte dei partecipanti si annulla subito la visita (o ci si accorda per effettuarla solo nel caso che il numero dei partecipanti che si presenta non superi il limite previsto).

1.4 Numero chiuso e requisiti dei partecipanti

1.4.1. Numero chiuso

Gli organizzatori possono stabilire un numero chiuso onde evitare lo scadimento della qualità della cicloescursione o della manifestazione (in questi casi, quindi, è obbligatoria la prenotazione).

1.4.2 Requisiti dei partecipanti

Se la gita presenta particolari difficoltà (altimetriche o di lunghezza) gli organizzatori possono fissare dei criteri di partecipazione, sia sul tipo di biciclette ammesse (es: con il cambio, solo bici da turismo, mountain bike, ecc.), sia di valutazione delle capacità individuali (es: aver partecipato, senza problemi, ad almeno una gita "impegnativa" in calendario).

Devono comunque dare precise istruzioni a chi pubblica il calendario ed, eventualmente, a chi riceve le iscrizioni per informare sulle difficoltà della gita.

1.4.3 Cicloescursioni aperte a tutti

Le cicloescursioni, normalmente, sono riservate ai soci.

Ogni associazione FIAB decide autonomamente, a seconda delle situazioni (normative locali, contratti assicurativi, politica promozionale, ecc.), se inserire nel calendario alcune cicloescursioni di una giornata aperte a tutti ed, eventualmente, quante e quali. Gli organizzatori devono pertanto attenersi alle indicazioni del proprio Consiglio Direttivo.

1.4.4 Soci ammessi

Per particolari iniziative a "numero chiuso" l'associazione organizzatrice può fissare il numero massimo di posti disponibili ai soci di altre associazioni FIAB, in ogni caso non inferiore al 25%. (Si precisa che non si tratta di posti "riservati", ma di un "tetto massimo". Pertanto vale sempre l'ordine di iscrizione ed i soci locali possono anche rappresentare il 100% dei partecipanti).

1.5 Altro

1.5.1 Mappa del percorso e programma

Salvo casi di perfetta conoscenza del territorio, è consigliabile che almeno il gruppo organizzatore e i collaboratori siano dotati di una mappa del percorso. Può essere opportuno fornire tale mappa anche ai partecipanti, eventualmente integrata con notizie sul programma.

Depliant o foglietto con mappa, con programma ed indicazione dei luoghi di pernottamento è obbligatorio nel caso di cicloescursioni di più giorni.

 

2 - Gestione ed accompagnamento

2.1 La partenza

2.1.1. Ritrovo degli organizzatori

Gli organizzatori e gli altri accompagnatori devono arrivare sul luogo di partenza almeno 10 minuti prima dell'orario stabilito.

Se trattasi di manifestazione importante, per la quale è previsto un notevole afflusso di partecipanti, l'orario di ritrovo è fissato dal "gruppo organizzatore" e non può essere inferiore ai 20 minuti.

2.1.2 Tavolo e tesseramento

Nel caso di manifestazione di rilievo è opportuno che, all'orario di ritrovo, si predisponga anche un tavolo (o altro punto "volante": muretto, veicolo, ecc.) per raccolta adesioni all'associazione ed esposizione del materiale promozionale (libri, depliants, adesivi, magliette, ecc.).

Anche nel caso di cicloescursioni e manifestazioni minori deve essere presente un incaricato con le tessere, a maggior ragione se l'iniziativa è "riservata ai soci".

2.1.3 Grave maltempo

In caso di grave maltempo persistente, presumendo che nessuno si presenterà, nelle ore precedenti la partenza il capogita e il vice possono sentirsi telefonicamente ed annullare la gita o manifestazione.

In caso di gite a prenotazione possono farlo anche la sera prima, avvisando tutti i partecipanti (al mattino, se non si è riusciti ad avvertire tutti, presentarsi comunque alla partenza).

2.1.4 Leggero maltempo

In caso di leggero maltempo il capogita deve comunque recarsi alla partenza per decidere, sentiti anche gli eventuali partecipanti, se sospendere o meno la gita o manifestazione.

2.1.5 Informazioni ai partecipanti: programma ed accompagnatori

Giunta l'ora della partenza il capogita, o chi per esso, illustra il programma e presenta gli accompagnatori, specificando chi guida il gruppo e chi fa il servizio scopa.

2.1.6 Informazioni: scopi dell'associazione e regolamento gite

Il capogita deve anche illustrare gli scopi dell'associazione e i punti fondamentali del "regolamento partecipanti" (a meno che i presenti siano tutti frequentatori abituali).

2.1.7 Presa visione del regolamento

A coloro che partecipano per la prima volta, o comunque non l'avessero mai fatto, va consegnata una copia del "regolamento partecipanti" e fatta firmare la dichiarazione di presa visione.

2.1.8 Modalità di comunicazione

Per le comunicazioni, previste ai punti precedenti, vanno utilizzati mezzi adeguati. Per una cicloescursione, in genere, basta attirare l'attenzione, chiedere il silenzio e parlare ad alta voce. In caso di manifestazioni con molti partecipanti è consigliabile usare un megafono o altri sistemi di amplificazione.

In caso di pre-iscrizione è possibile informare i partecipanti al momento dell'iscrizione.

2.1.9 Partenza

La partenza deve avvenire non oltre 15 minuti dall'orario fissato. Chi arriva in ritardo o si assenta "un attimo" non va aspettato.

2.2 La gestione della gita o manifestazione

2.2.1 Requisiti minimali: guida e scopa

In linea di massima occorre garantire che ci sia sempre almeno una "guida" (in genere il capogita) in testa al gruppo e una "scopa" al seguito. Queste due funzioni possono essere svolte da una o più persone, a seconda della dimensione dell'iniziativa.

Il capogita, la guida, la scopa e gli altri collaboratori devono accordarsi sui criteri di gestione della gita o manifestazione, tenendo conto anche degli eventuali contrattempi.

In caso di imprevisti o situazioni non contemplate preventivamente, si devono seguire le indicazioni del capogita.

2.2.2 Riconoscibilità degli accompagnatori

Si consiglia, anche nei casi dove non è prevista dal regolamento, di dotare sempre di bandierina con asta le persone con funzioni di guida e di scopa (ma possibilmente anche gli altri collaboratori), per renderle più facilmente individuabili ai partecipanti. Le associazioni possono prescriverne l'uso, obbligatorio in ogni occasione, ai propri accompagnatori.

Nelle cicloescursioni, essendo avvistabile da lontano, consente alla guida di controllare più agevolmente se la coda del corteo è in arrivo ed, eventualmente, di fermare il gruppo per "ricompattarlo".

In ogni caso, nei casi ove non sia obbligatoria, si prescrive che gli accompagnatori portino un altro segno di riconoscimento (bracciale, maglietta, pettorale, spilla, ecc.).

2.2.3 Compiti della guida

L'accompagnatore in testa al corteo guida il gruppo e decide l'andatura. Deve moderare adeguatamente la velocità, a seconda del genere di iniziativa, in modo da favorire la partecipazione di tutti.

Deve mantenere un atteggiamento "autorevole" per non farsi superare. Solo in cicloescursioni con salite, in modo che ognuno salga con il proprio "passo", può permettere ai partecipanti di superarlo; avvisandoli che devono fermarsi a fine salita per aspettare il gruppo.

Ferma il gruppo per "ricompattarlo", per le soste programmate o per quelle che ritiene necessarie (riposo, merenda, rifornimento idrico, ecc.).

In caso che alla guida siano più persone, una deve avere funzioni di coordinamento.

2.2.4 Compiti della scopa

La scopa deve restare sempre in coda al gruppo.

Per non allungare troppo il corteo e costringere il gruppo a continue soste, deve cercare di tenere l'andatura della guida, esortando chi andasse troppo piano ad aumentare la velocità.

Nelle cicloescursioni non deve obbligatoriamente compiere particolari prestazioni (ad es. riparazioni), in quanto ogni partecipante dovrebbe essere autosufficiente. Tuttavia si raccomanda, nei limiti delle proprie capacità, di fornire collaborazione; talvolta più che altro per sveltire i tempi.

Nelle altre manifestazioni la scopa è tenuta, sempre nei limiti del possibile, a fornire l'eventuale assistenza preannunciata.

Nel caso che venga fatta una riparazione utilizzando materiale acquistato (es: camera d'aria), deve chiederne il prezzo.

2.2.5 Soste "di emergenza"

In caso di eventi che impongano una sosta "di emergenza" (es. foratura o malore) si veda quanto stabilito nel punto 7.3.3 del regolamento.

2.2.6 Soste per futili motivi

Se un partecipante si ferma per motivi propri (es. foto, sosta al bar, deviazione, ecc.) e la scopa se ne accorge, lo invita a rientrare al più presto nel gruppo, senza aspettarlo.

2.2.7 Requisiti e dotazione della scopa

Nelle cicloescursioni, in genere, la scopa è formata da una sola persona. Se i partecipanti superano i 50 è consigliabile gli venga affiancato un collaboratore.

La scopa deve essere dotata, compatibilmente a quanto è trasportabile, almeno del minimo necessario per le riparazioni e di una piccola cassetta di pronto soccorso.

Nelle manifestazioni di maggior importanza è opportuno che la scopa sia affiancata da un mezzo di supporto (furgone, auto, ecc.).

2.2.8 Difficoltà del partecipante

Nel caso alcuni partecipanti, per particolari loro problemi (handicap, imperizia, ecc.,) non riuscissero a mantenere la velocità programmata, la scopa segnala il problema al capogita, che rallenta l'andatura.

Tuttavia può accadere, nel caso di cicloescursioni, che la minore velocità comporti seri problemi (ad es. necessità di abbreviare il percorso, ritardi a visite, ecc.). In questi casi il capogita decide, a seconda dei casi e sentite anche le intenzioni degli interessati, se dividere il gruppo o modificare il programma.

2.2.9 Servizio d'ordine (staffette)

In caso di città-campagna, cicloraduni ed altre manifestazioni particolarmente rilevanti è necessario formare un "servizio d'ordine".

I collaboratori, muniti di palette segnaletiche o bandierine rosse, coadiuvano (o sostituiscono, se necessario) la polizia municipale nel fermare le auto agli attraversamenti. Vanno impartire precise istruzioni alle "staffette" del servizio d'ordine: essi devono portarsi in testa al corteo, fermarsi agli incroci per bloccare le auto, passata la scopa devono recuperare velocemente la testa del corteo per impegnarsi ai successivi incroci.

Le guide dovrebbero essere sempre affiancate da alcune "staffette", in modo da avere a disposizione persone per ogni incrocio pericoloso.

Seguire comunque le indicazioni della polizia municipale.

Nei casi di cicloescursioni con molti partecipanti occorre formare, anche al momento, un minimo di servizio d'ordine, in particolare per l'attraversamento delle zone urbane, dove altrimenti è difficile tenere il gruppo unito. Comunque, visto che il "servizio d'ordine" non è previsto, è bene chiedere a tutti, in particolare ai partecipanti abituali, di dare una mano: soprattutto, se il gruppo si "allunga" e qualcuno rimane indietro, fermarsi per segnalare un cambio di strada.

2.2.10 Andatura

Nelle cicloescursioni è opportuno uscire con calma dalla città (per tenere unita la comitiva); si deve poi tenere un andatura più sostenuta di quella di "città campagna" ed altre iniziative promozionali.

indicativamente, con riferimento a situazioni di pianura su strada asfaltata:

per le Cicloescursioni:

VELOCITA' MEDIA: 15 km/h. VELOCITA' DI CROCIERA: 18-20 km/h.

per le Città-Campagna a altre manifestazioni:

VELOCITA' MEDIA: 10 km/h. VELOCITA' DI CROCIERA: 12-15 km/h.

 

3 - Aspetti economici e fiscali

3.1 Principi generali

L'associazione non deve, nel complesso, soffrire perdite economiche per l'attività cicloescursionistica e, in genere, per le manifestazioni in bicicletta "ludico-ricreative".

Per manifestazioni con scopi "politici" o di significativo aspetto promozionale possono essere stabiliti dal Consiglio Direttivo degli stanziamenti, anche rilevanti, "a fondo perduto".

3.2 Spese di organizzazione

Le spese di organizzazione di una gita, indicativamente, devono essere contenute il più possibile, tenuto conto delle possibilità economiche dell'associazione e delle indicazioni del Consiglio Direttivo.

Possono essere impegnate somme rilevanti solo per particolari iniziative, stabilite e preventivate dal Consiglio Direttivo.

3.3 Rimborsi spese e preventivi

3.3.1 Cicloescursioni ed altre manifestazioni di una giornata

Le spese di viaggio per studio del percorso (es. benzina per l'auto, biglietto del treno, ecc.), per i contatti telefonici (luoghi da visitare, collaboratori, ecc.), entro cifre modeste e ragionevoli, vengono rimborsate dal Tesoriere senza preventivi.

3.3.2 Cicloescursioni di più giorni

Si deve concordare un preventivo di spese ed entrate con il responsabile designato dal Consiglio Direttivo (normalmente il Tesoriere o il coordinatore del gruppo incaricato a programmare le attività cicloescursionistiche).

3.3.3 Cicloraduni e altre manifestazioni particolarmente rilevanti

Deve essere redatto un preventivo di spese ed entrate da sottoporsi al Consiglio Direttivo.

3.3.4 Spese impreviste

In caso di imprevisti che costringano a spese eccezionali o non preventivate, i membri del gruppo organizzatore chiedono il rimborso al Tesoriere. Quest'ultimo, preso atto dell'accaduto e tenuto conto dell'entità della spesa, può dar corso all'immediato rimborso. Oppure, se lo ritiene necessario o pensa che l'imprevisto sia dovuto a non osservanza del regolamento, sottopone la questione al Consiglio Direttivo.

3.4 Quote di partecipazione e loro valutazione

3.4.1 Partecipazione gratuita

Poichè le cicloescursioni e le manifestazioni in bicicletta hanno scopo promozionale, in genere non si prevede una quota di partecipazione; sia che si tratti di iniziativa riservata ai soci, sia che venga aperta a tutti.

3.4.2 Iniziative con particolari spese

Se la cicloescursione o la manifestazione prevede pranzi, visite a pagamento, trasporto delle biciclette o altri esborsi, deve essere prevista una quota di partecipazione.

E' possibile non prevederla se i partecipanti pagano direttamente le proprie spese; si può fare per cicloescursioni con piccoli gruppi, altrimenti è sconsigliato in quanto comporta troppi problemi.

3.4.3 Quote comprendenti un utile per l'associazione

Sebbene l'associazione aderente alla FIAB sia senza scopo di lucro, può trarre un guadagno da alcune sue attività sociali, per riutilizzarlo in altre iniziative.

Poichè il conseguimento di un utile non è tra gli scopi dell'attività in questione e comporta comunque degli aspetti di natura fiscale, deve essere il Consiglio Direttivo a dare indicazioni programmatiche, decidendo se, quando e come va realizzato.

3.4.4 Valutazione prudenziale della quota

La quota di partecipazione dovrebbe comprendere oltre alle spese dirette per persona (trasporto, albergo, ristorante, visite, ecc.) anche una parte per le spese organizzative (viaggio, benzina, pernottamenti, ecc. di chi ha fatto la ricognizione del percorso, telefonate per prenotazioni, cartine, ecc.), ed essere calcolata secondo previsioni prudenziali di minima partecipazione.

La conseguenza di una partecipazione superiore alla minima stimata porta al conseguimento di un utile. Ove non lo si volesse conseguire, si può prevedere, nel caso, la restituzione ai partecipanti di parte della quota.

3.4.5 Valutazione della quota con guadagno

Se l'associazione decide, per una o più iniziative, di voler conseguire anche un utile, nella quota va calcolato anche una parte di guadagno. In questo caso si deve tener conto di tutte le conseguenze normative e fiscali.

3.4.6 Anticipi

Si deve chiedere un anticipo sulla quota di partecipazione se: 1) E' necessario da parte dell'organizzazione stessa versare un'anticipo, non rimborsabile in caso di rinuncia del partecipante, per la prenotazione di servizi (come pernottamenti, viaggi, pranzi, ecc.). 2) Nel caso di "numero chiuso", si voglia evitare il dilagare di prenotazioni "facili"; cioè quelle regolarmente disdette all'ultimo momento pregiudicando le possibilità di altre persone.

Si deve comunicare che l'acconto, in caso di mancata partecipazione, non si rimborsa oppure che si rimborsa solo a determinate condizioni ben precisate.

3.4.7 Quote differenziate

Per le iniziative aperte a tutti si possono anche prevedere, tenendo conto anche delle disposizioni del Consiglio Direttivo e delle normative in vigore, quote differenziate tra soci e non soci.

3.4.8 Quote per gli organizzatori ed accompagnatori

Per tutte le gite a pagamento i membri del "gruppo organizzatore" possono decidere di ridurre la propria quota (e quella di eventuali collaboratori con compiti particolarmente gravosi) ad una cifra comunque non inferiore ai "costi diretti".

In caso di iniziative particolarmente gravose dal punto di vista organizzativo e gestionale (ad es. grandi cicloraduni) il Consiglio Direttivo può decidere che alcuni organizzatori non paghino nulla e che le eventuali spese della loro partecipazione siano accollate sulla quota degli altri partecipanti (come spese organizzative).

3.5 Aspetti fiscali

3.5.1 Criteri fiscali

La legislazione fiscale è soggetta a continui aggiornamenti e diversi sono i regimi fiscali che le associazioni aderenti alla FIAB possono scegliere. Pertanto non è possibile dettare regole uniformi e costanti nel tempo. Per queste ragioni si prescrive di seguire le direttive e gli adempimenti indicati dal tesoriere o dal Consiglio Direttivo.

3.5.2 Distinzione tra quote di partecipazione ed anticipazioni

Eventualmente può essere utile distinguere le "quote di partecipazione" vere e proprie, dalle "anticipazioni" di spese sostenute "a nome e per conto dei partecipanti", rilasciando ricevute distinte.

4 - Varie ed eventuali

4.1 Comportamento coerente con le finalità sociali

Si raccomanda, oltre ad illustrare alla partenza gli scopi sociali, di mantenere un atteggiamento coerente. Non si dimentichi che, per i partecipanti, gli organizzatori rappresentano l'associazione.

Invitare anche i partecipanti ad un comportamento consono alle idee ambientaliste e al senso civico che professiamo.

4.2 Applicazione del regolamento per i partecipanti

4.2.1 Rispetto di regole e programmi

Il gruppo organizzatore e i collaboratori devono rispettare e far rispettare le regole per i partecipanti (nella maniera più amichevole possibile). Gli orari e i programmi fissati devono essere rispettati e valgono per tutti.

4.2.2 Eccezioni al programma stabilito

Se uno o più partecipanti avanza richieste che comportano un'eccezione al programma stabilito, il capogita può accordarlo accertato che: a) la richiesta è ragionevole, non comporta favoritismi o contrasti con la filosofia dell'associazione, b) vi è il consenso degli altri collaboratori, c) non crea problemi.

Il capogita può anche decidere eccezioni per i collaboratori nel caso di particolari esigenze organizzative.

4.3 Variazioni e proposte alternative al programma

4.3.1 Variazioni del programma decise dal capogita

In caso di imprevisti (o di occasioni interessanti) il capogita può stabilire variazioni del programma, consultando i collaboratori.

Se lo ritiene può anche sentire il parere dei partecipanti; ciò non è sempre opportuno, specialmente se il gruppo è numeroso, in quanto crea sempre diverbi e malumori.

In ogni caso la decisione finale spetta al capogita.

4.3.2 Proposte alternative

Chi, tra i collaboratori o i partecipanti, proponesse programmi alternativi va dissuaso dal capogita, nel tentativo di tenere il gruppo unito.

Nel caso, tuttavia, che la proposta possa essere di notevole interesse per alcuni partecipanti e che non crei problemi, il capogita può autorizzarla, precisando che non si tratta comunque di attività proposta e gestita dall'associazione. e ai proponenti-accompagnatori che essi assumono in proprio ogni eventuale responsabilità.

Chi aderisse invece a proposte alternative non autorizzate, conosciute o sconosciute al capogita, viene considerato da quel momento non più partecipante alla gita e, nei casi più gravi, il capogita può escluderlo da eventuali trasporti di ritorno, pranzi, polizze assicurative, ecc.

4.4 Obbligatorietà dell'uso della bicicletta

4.4.1 Biciclette, velocipedi ed altri mezzi non a motore

Le regole per i partecipanti prevedono l'uso esclusivo della bicicletta. Si ritiene assimilabile anche la partecipazione con altri velocipedi (come tandem, le cosidette bici "recumbent", ecc.), sempre compatibilmente con le caratteristiche dell'iniziativa e con l'affidabilità del mezzo.

Non è comunque possibile alle cicloescursioni ammettere mezzi più lenti di una normale bicicletta. Solo in determinate manifestazioni urbane, con particolari obiettivi promozionali o politici, potrebbero essere ammessi altri mezzi non motorizzati (ad es. pattini a rotelle) o mezzi "ecologici" (ad es. biciclette ad energia elettrica).

4.4.2 Partecipazione con mezzi a motore

Ad eccezione per l'eventuale automezzo con funzioni di scopa, previsto per la particolare iniziativa, è vietato seguire il gruppo con mezzi motorizzati. Se qualcuno chiede di seguire una gita o una manifestazione con automezzo ciò può essere consentito solo se: 1) non era stato previsto; 2) si ritiene che potrebbe essere utile; 3) chi segue è disponibile a fare "servizio scopa" per tutti.

4.4.3 Partecipazione con automezzo a visite o soste previste

Non è neppure consentito raggiungere in auto o con altri mezzi l'obiettivo della gita (posti da visitare, ristoranti, ecc.) per unirsi al gruppo in quei momenti (a parte, ovviamente, ai collaboratori per eventuali esigenze organizzative). Il capogita può comunque, se motivate, ammettere delle eccezioni (con l'attenzione di non turbare lo spirito dell'associazione).

5 - Prescrizioni e consigli per le specifiche iniziative

5.1 Città-Campagna ed altre manifestazioni urbane

Gli organizzatori devono chiedere il nulla osta al Comune e preavvisare la polizia municipale, come previsto dal regolamento, salvo eventuale adempimento da parte di un Ente Pubblico patrocinatore (Comune stesso, Circoscrizione, ecc.) o altri enti collaboratori.

Devono pubblicizzare adeguatamente l'iniziativa con Comunicato Stampa a giornali e altri mass-media ed, eventualmente, promuovere altre forme di pubblicizzazione (es.: volantini, manifesti).

5.2 Cicloescursioni con pranzo al ristorante

Poichè in caso di maltempo la gita potrebbe saltare è sempre meglio prendere accordi in modo di non subire danni economici.

Se la gita prevede anche la colazione al sacco gli organizzatori devono individuare un luogo di sosta per chi non va al ristorante (gli orari devono conciliare le esigenze dei due gruppi).

La soluzione più pratica è quella di accordarsi con il ristorante su un prezzo e menù fisso, raccogliere i soldi preventivamente (in sede o alla partenza) e controllare che chi si siede a tavola sia nell'elenco.

Un'alternativa è non fare una tavolata unica ed accordarsi con il proprietario affinchè provveda egli stesso a riscuotere tavolo per tavolo (senza contestare all'associazione eventuali problemi).

5.3 Cicloescursioni con trasporto

Per le finalità della FIAB si prescrive, ove sia necessario trasportare biciclette e persone, di usare preferibilmente mezzi collettivi, a partire dal treno, quello ecologicamente più compatibile.

Altri possono essere autobus o furgoni, navi e battelli, ecc.

Un ritrovo auto+bici, può sembrare talvolta la soluzione organizzativamente più semplice; resta tuttavia quella meno ecologica e pertanto va evitata il più possibile, salvo esigenze particolari.

Nel caso di utilizzo di più mezzi (ad es. furgone per trasporto bici ed uso di alcune auto in comune) occorre organizzare la gita con prenotazione telefonica (coordinando in modo che ci siano posti per tutte le persone e le bici); si devono dividere le spese di benzina, autostrada, ecc. sia delle auto che del furgone per le bici tra tutti i partecipanti; si deve fissare per il ritorno un punto di ritrovo dove vengono scaricate tutte le biciclette. Un organizzatore aspetterà che tutti i partecipanti siano arrivati a prendere la propria.

Per il trasporto su furgoni o automezzi può essere necessario sganciare le ruote anteriori della bicicletta. Sarà cura degli organizzatori portare alcune chiavi inglesi, penne e bigliettini adesivi per scrivere proprio nome sulla ruota. Ogni partecipante dovrà rimontarsi la propria ruota, e assicurarsi che sia funzionante.

5.4 Cicloescursioni Treno+Bici

Occorrono accordi preventivi con le FS; fare riferimento anche ad eventuali convenzioni FIAB regionali o nazionali.

Il responsabile, salvo diversi accordi con le FS, deve acquistare i biglietti il giorno precedente.

Al ritrovo in stazione, molto prima della partenza, vengono consegnati i biglietti per le persone.

Gli organizzatori individuano alcuni aiutanti per caricare e scaricare le biciclette. Utilizzare eventualmente corde elastiche per assicurare le biciclette in modo che non si danneggino a causa di sobbalzi e frenate brusche.

Chiedere ai responsabili di stazione se il bagagliaio o la semiplota é in testa o in coda per posizionare i partecipanti in modo che quando arriva il treno ci si trovi comodi e veloci a salire.

Per il ritorno ci si deve organizzare in modo di arrivare in stazione con buon anticipo sulla partenza del treno. Se si organizza la gita con altre associazioni locali prendere precisi accordi sugli orari.

5.5 Cicloescursioni di più giorni, cicloraduni, cicloviaggi

Valgono le regole delle cicloescursioni (anche per quello che riguarda eventuale trasporto-bici, ristorante, treno+bici).

Durante il viaggio di andata o alla partenza spiegare (oltre a regolamento, scopi e "spirito" dell'associazione) la necessità per la buona riuscita della collaborazione da parte di tutti (specialmente se ci si muove senza guide locali).

E' necessario, al momento dell'iscrizione, individuare i gruppi omogenei (coppie, coppie con figli, amici, ecc.) in modo di cercare di sistemarli insieme in albergo. Occorre accordarsi preventivamente con l'albergatore circa le stanze assegnate, in modo di aver già predisposto, al momento dell'arrivo, l'assegnazione delle camere (evitando confusioni, ritardi e malumori).

Alla mattina in albergo meglio dare la sveglia prima della colazione, avendo già precisato a tutti che all'ora prefissata si parte.

Poichè le strade e i posti sono poco conosciuti è preferibile, nel luogo dove si sosta, evitare l'utilizzo notturno delle biciclette, spostandosi a piedi o con altri mezzi.

E' preferibile individuare sempre (anche a seconda delle difficoltà e al numero dei collaboratori) il numero massimo di partecipanti ammesso (spesso condizionato dal mezzo di trasporto adottato).

E' necessaria la prenotazione (presso gli organizzatori e/o la sede) per dare le informazioni sulla gita. Poichè in certi cicloraduni, specialmente se ben pubblicizzati, partecipano molti nuovi soci, si raccomanda particolare attenzione nel dare informazioni importanti: non siamo un'agenzia di viaggi, spiegare chi siamo, come andiamo in bicicletta, regolamento, ecc. Se qualcuno viene iscritto da un amico si cerchi di contattarlo telefonicamente.

5.6. Ciclovacanze e cicloviaggi "in libertà"

Come dimostra l'esperienza di alcune associazioni aderenti alla FIAB, è possibile organizzare, per gruppi molto piccoli, anche dei viaggi in bicicletta con modalità più "leggere", sempre che ciò venga chiarito a tutti i partecipanti.

Questa può essere una buona formula per vacanze ciclistiche in Italia o all'estero di una settimana o più.

In questi casi l'organizzatore potrebbe compiere il viaggio per la prima volta e, quindi, essersi limitato ad una programmazione "a tavolino" (assumendo informazioni da associazioni locali, usando guide cicloturistiche e non, carte topografiche dettagliate, ecc.).

Il viaggio, solitamente, viene organizzato con la formula "bici+tenda". Ad ogni partecipante vengono fornite fotocopie del percorso e informazioni sulle tappe, campeggi, ecc.

A fine giornata, giunti al campeggio, ognuno è libero di fare ciò che vuole. Se qualcuno, ad esempio, lo preferisce può trovarsi una stanza in un albergo vicino. Il capogita si limita a fissare luogo ed orario di partenza per il giorno successivo; chi c'è bene, chi non c'è raggiungerà il gruppo per conto suo.

Lo stesso vale per chi volesse fare digressioni o staccarsi dal gruppo (sia per precederlo, sia per fare altri percorsi che ne ritardino l'arrivo).

In tutti questi casi può essere comunque posta la regola di avvisare il capogita.

In caso di soste di più giorni nello stesso campeggio, spesso utili, si possono prevedere eventuali escursioni facoltative e massima libertà per i partecipanti (chi preferisse può restare a riposarsi o visitare altri luoghi).

Il capogita, sentiti gli altri, decide eventuali variazioni del programma. E' bene comunque che il numero dei partecipanti non sia elevato (20-25 al massimo).

5.7 Mountain Bike

Valgono le regole delle cicloescursioni (anche per quello che riguarda trasporto-bici, ristorante, più giorni).

Tuttavia, si raccomanda la massima prudenza per le escursioni in montagna, evidenziando ai partecipanti eventuali passaggi difficili.

Nella definizione dei percorsi evitare il più possibile di abbandonare sentieri (danneggiando prati e pascoli, boschi, ecc.).

REGOLAMENTO PER I PARTECIPANTI ALLE GITE

REGOLE GENERALI

PREMESSA

- Il fatto stesso di partecipare ad una gita implica la conoscenza e l'accettazione del presente regolamento.

- Gli A.d.B. (Amici della Bicicletta) non si assumono responsabilità per eventuali incidenti o danni a cose o persone che si verificassero prima, durante e dopo le gite.

- I minorenni non sono ammessi, se non accompagnati da adulto che solleva gli A.d.B. da qualsiasi responsabilità. E' loro vietato durante le gite stare presso il gruppo di testa.

LO "SPIRITO" DELLE GITE IN BICICLETTA

Insieme... senza fretta

Alle gite degli A.d.B. si pedala in allegra compagnia, si fanno nuove amicizie e si conosce il territorio percorrendo strade secondarie, senza correre e fermandosi quando occorre. Chi vuole andar forte, si stanca ad aspettare gli altri, non vuole osservare il comportamento necessario per pedalare in gruppo... non deve venire.

Con un'associazione

Gli A.d.B. sono un'Associazione, non un'Agenzia Turistica. Gli accompagnatori sono tutti volontari, non retribuiti e non qualificati, che desiderano divertirsi come gli altri.

Pertanto i partecipanti collaborano, osservano le regole e il programma, si arrangiano con la bici e, se possono, danno volentieri una mano a chi è in difficoltà. Accettano con un sorriso eventuali contrattempi!

PARTECIPANTI PRUDENTI E RESPONSABILI

Sulle strade... non ci siamo solo noi

Gli AdB non sono in grado di diminuire i normali rischi connessi alla circolazione su strade aperte al traffico.Ogni partecipante deve assumere in proprio tali rischi e comportarsi con prudenza, osservando le normative vigenti.

Attenzione ai pericoli

Gli accompagnatori, anche se talvolta lo fanno, non possono segnalare tutte le situazioni di pericolo che si trovano su un percorso (ad es. traffico elevato, discese, strade accidentate). Ogni partecipante è in grado di percepirle da se’ quando presti la dovuta attenzione alla strada.

Conosco il programma... fa per me?

Ogni partecipante si informa preventivamente sul programma e sul percorso (chilometri, dislivelli e difficoltà). Gli accompagnatori non sono in grado di intervenire in caso di particolari difficoltà (fisiche, meccaniche, ecc.). Pertanto partecipa quando è sicuro di poter compiere la gita anche in assoluta autonomia.

Quando parla il capogita

Tutti i partecipanti devono ascoltare attentamente il capogita quando, alla partenza o durante il tragitto, da indicazioni ed informazioni. Se qualcuno, per disattenzione o suo allontanamento, non sente le istruzioni, non può poi lamentarsi delle eventuali conseguenze.

PREPARAZIONE DELLA BICICLETTA

Assicuratevi che la bicicletta sia in perfetta efficienza: i pneumatici in buono stato, le gomme gonfie, il cambio funzioni, i freni a posto, il sellino all'altezza giusta, ecc.

Gli A.d.B. durante le gite possono darvi una mano in caso di foratura (meglio se ve la cavate da soli), non possono invece rimediare alle inevitabili conseguenze di una vostra cattiva manutenzione del mezzo. La bici in buono stato è anche una questione di rispetto verso gli altri partecipanti.

PARTENZA

- Venire 5 minuti prima della partenza con l'equipaggiamento previsto (es: colazione al sacco, camera d'aria).

 

 

COMPORTAMENTO DURANTE LA GITA

1) non superare mai l'incaricato a guidare il gruppo (chi lo fa rischia di seguire strade non previste portandosi dietro altre persone).

2) non attardarsi in coda rispetto alla "scopa", e non lasciare troppo spazio dal ciclista che precede per rimanere uniti.

3) se si imbocca un'altra strada e ci si accorge che le persone dietro di noi non arrivano, fermarsi a segnalare la direzione.

4) fermarsi tutte le volte che il capogita lo ritiene necessario (per aspettare chi va piano o altra evenienza) e ripartire solo al via del capogita.

5) durante le soste mettersi in disparte e non invadere la strada.

6) procedere in "fila indiana" (come previsto dal codice della strada), prestando particolare attenzione in caso di traffico pesante.

7) prima di fare brusche frenate accertarsi che chi segue sia a distanza di sicurezza.

8) essere prudenti ed osservare tutte le norme del codice della strada.

NORME DI ECOLOGIA E SENSO CIVICO

- Dopo colazioni o spuntini non lasciare rifiuti in giro.

- Non pedalare su prati, aiuole, ecc. e non molestare piante, alberi, animali, ecc. ecc.

- Non fumare in luoghi chiusi (edifici e mezzi di trasporto), quando si mangia in compagnia e in zone naturalistiche.

SI RICORDA ANCHE CHE

Tutti devono venire in bicicletta. E' assolutamente vietato seguire la gita con mezzi motorizzati.

Non è neppure consentito raggiungere in auto o con altri mezzi la meta prefissata.

 

REGOLE PARTICOLARI PER ALCUNE GITE

LE "CITTA'-CAMPAGNA"

- Sono gite brevi e facili alle quali si può partecipare con qualunque tipo di bicicletta.

- E' assicurato un minimo di servizio d'ordine per il traffico agli attraversamenti (quando non vengono i vigili) e un furgone per chi avesse difficoltà (guasti, malori, ecc.).

- La presenza dei vigili o del servizio d'ordine non esime i partecipanti all'assumere un atteggiamento responsabile, osservando le norme del codice della strada (in particolare stare a destra e non invadere la corsia opposta).

LE "CICLOESCURSIONI"

- Gite più impegnative, occorre una bicicletta in buono stato e di tipo normale, da turismo o mountain bike. Non sono ammesse quelle "tipo Graziella" (lente) e neppure quelle con tubolari (si percorrono anche strade bianche). Per le gite più impegnative si richiede una bicicletta con il cambio

- E' obbligatorio essere muniti di una camera d'aria di scorta (e chiave inglese per sganciare la ruota).

- Non c’è servizio d'ordine e neppure scorta motorizzata, solamente il capogita e una "scopa" per dare una mano a chi ha difficoltà tecniche.

MOUNTAIN-BIKE

Gite prevalentemente su strada sterrata: procedere a velocità moderata, in quanto i sentieri percorsi possono rivelarsi insidiosi e nascondere pericoli per la propria incolumità e quella di altri escursionisti. E' obbligatorio l'uso del casco. Fare proprie le più fondamentali regole di educazione civica ed ambientale: rispettare gli escursionisti a piedi, procedere sui sentieri senza danneggiare prati e colture, rispettare l'ambiente e le zone protette, evitare frenate brusche e derapate con dissesto dei sentieri, ecc.

PRENOTAZIONE E QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Si precisa che per le gite con "prenotazione", alla partenza è respinto chi si presenta senza aver prenotato.

Si precisa che le eventuali quote di partecipazione sono anticipazioni di spese sostenute "a nome e per conto dei partecipanti" o rimborsi all'associazione di spese generali organizzative. Non si tratta mai di corrispettivi per l'organizzazione della gita.