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In Trentino, a Nomi (Tn) sulla Ciclopista del Sole
Il primo "BICIGRILL" d'Italia

::  21.05.2002 - Parla l'Assessore Provinciale Iva Berasi
Da "L'ADIGE" del 21 maggio: «Non ci facciamo certo spaventare dai vandali e non blinderemo il Trentino. Il bicigrill si rifarà quanto prima e sarà identico a quello distrutto dal fuoco».

«Non ci facciamo certo spaventare dai vandali e non blinderemo il Trentino. Il bicigrill si rifarà quanto prima e sarà identico a quello distrutto dal fuoco».
Parola di assessore provinciale Iva Berasi.

Niente struttura in muratura, dunque, ma a Nomi rivivrà il chiosco in legno.
Già oggi, o comunque entro la settimana, verrà invece collocato il container della Protezione civile, il punto ristoro e informazioni sostitutivo.

L´assessore Berasi, in tal senso, ha le idee chiare e non si lascia intimorire da piromani e delinquentelli vari.

«Il container avrebbe dovuto essere posizionato stamane (ieri, ndr) ma la pioggia ce l´ha impedito. Il prefabbricato, però, sarà a Nomi al più presto proprio per dimostrare che non ci scoraggiamo. Appena l´area sarà dissequestrata partiranno i lavori per il nuovo bicigrill che speriamo di inaugurare prima della fine dell´estate».
L´amarezza è ancora tanta ma la voglia di ricominciare subito è più forte. Il bicigrill, il vanto del Trentino cicloturistico, è nero, incenerito da mano ignota. Il colpevole - il dolo è certo al cento per cento - non ha ancora un nome e difficilmente si riuscirà a risalire all´autore del rogo in breve tempo ma nessuno vuole fermarsi. «Non di sicuro davanti ad un atto vandalico».

Sospetti? «Pare uno che voleva la gestione - dice la Berasi - anche se mi risulta strano pensare di sfruttare una simile struttura a scopo di lucro. La nostra idea è di altra natura. Quello deve essere un punto di aggregazione tra ciclisti, scambio di informazioni tecniche e turistiche, tutto comunque inerente la bicicletta. Per questo abbiamo pensato di dare il bicigrill in gestione agli "Amici della bicicletta"».
Però qualcuno il fuoco l´ha acceso. Perché? «È quanto mi sto chiedendo anch´io. Mi sembra strano che possa esserci invidia».
Si parla di uno del paese. A Nomi girano sospetti, anche rivolti a persone decisamente per bene. «Non so se è uno del paese anche perché ho trovato grande solidarietà. Tra i 17 che hanno chiesto la gestione del chiosco c´era anche "Nomi Iniziative", il comitato delle associazioni. Quando hanno visto
che, in una logica che abbraccia tutti i 18 bicigrill previsti in Trentino, è stato affidato alla Fiab si sono comunque dimostrati disponibili a collaborare. E, infatti, la tappa ciclistica della Monaco-Cesenatico si è fermata qui e i parte
cipanti hanno visitato Nomi grazie alle associazioni».
Anche ieri, sulla ciclopista dell´Adige a Nomi, c´è stato il via vai di pedalatori delusi. «Sono tutti disponibili a dare una mano - spiega l´assessore provinciale - e questo è positivo. Tutti erano contenti di quel chiosco. Gli stessi operai che l´hanno realizzato ci sono rimasti malissimo, come se fosse bruciato qualcosa di loro. Volevano rimettersi subito al lavoro per rifare la casetta. Questo è un momento triste ma nessuno si ferma. Spero però che riescano a scoprire il responsabile anche per una questione di curiosità. Mi piacerebbe chiedere a questa persona perché lo ha fatto».

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