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In Trentino, a
Nomi (Tn)
sulla Ciclopista del Sole
Il primo "BICIGRILL"
d'Italia
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20.05.2002 - La solidarietà del popolo dei ciclisti
Le dichiarazioni del Sindaco di Nomi alla
Stampa locale: forte la solidarietà del popolo dei ciclisti
"TRENTINO":
L'unico segnale positivo viene dai ciclisti e dalla loro voglia di non
cedere a nessun tipo di intimidazione. «Si sono sentiti colpiti come
categoria», continua Zolin. «Stando davanti al grill ho avvertito la
loro solidarietà. Molti si sono detti disponibili a collaborare per
ricostruire la struttura, sia con il lavoro che con denaro. Mi dicevano di
contattarli anche tramite annunci sul giornale. Certo non sarà facile
nella pratica coinvolgerli, ma questo mi ha dato molto fiducia».
"ADIGE":
Al di là di trovare il responsabile, comunque, per me è stata una grande
tristezza. È brutto vedere che un´operazione come questa, a servizio di
tutti, dei ciclisti ma pure della gente di Nomi, venga ritenuta
pericolosa. Adesso, però, dobbiamo rimboccarci le maniche e ricostruire
tutto».
E di questo è pronto a farsi carico il popolo dei ciclisti, il più
colpito dalla distruzione del bicigrill.
«I ciclisti sono i più arrabbiati e i più solidali. Mi fa piacere
questo. Hanno subito questo colpo, l´hanno vissuto come un attacco
personale e in molti mi hanno chiamato dando la propria disponibilità a
lavorare gratis per ricostruire il chiosco. Mi hanno impressionato più
favorevolmente di come ha reagito il paese. Al di là di questo, comunque,
l´importante ora è andare avanti e non far tramontare il progetto».
Precisazioni de lSindaco
di Nomi (25.05.2002)
«Non ho mai dichiarato che il colpevole è tra noi oppure che è di Nomi
ma ho espresso l'opinione che debba essere ricercato in ambito locale. Il
rogo, io credo, non appartiene alla categoria dei gesti vandalici ma è
opera premeditata di un pazzo isolato guidato dal rancore o dalla paura,
un soggetto pericoloso perchè incapace di valutare le possibili
conseguenze del suo sconsiderato gesto».
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