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In Trentino, a
Nomi (Tn)
sulla Ciclopista del Sole
Il primo "BICIGRILL"
d'Italia
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18.05.2002
Comunicato Stampa: Incendiato il bicigrill di Nomi
Oggi, sabato 18 maggio, alle 12,30 avrebbe dovuto aprire i battenti in
Trentino, a Nomi . Nella notte invece mani vandaliche lo hanno incendiato.
Oggi, sabato 18 maggio, alle 12,30 avrebbe dovuto aprire i battenti in
Trentino, a Nomi (in Vallagarina, località Al Ponte) lungo la Ciclopista
del Sole, che in quel tratto costeggia l'Adige, il primo "bicigrill"
d'Italia, punto di servizio, informazione e ristoro dedicato ai
cicloturisti.
Nella notte invece mani vandaliche lo hanno incendiato ed in questo
momento la struttura - un grazioso padiglione in legno - è sotto
sequestro disposto dagli inquirenti.
La struttura del "bicigrill", è stata progettata dalla
Provincia Autonoma di Trento (Servizi Urbanistica e Tutela del Paesaggio e
Ripristino e Valorizzazione Ambientale), trasferita al Comune di Nomi che
si è assunto l'onere dell'arredo e delle autorizzazioni,ed è stata
assegnata in gestione alla FIAB onlus - Federazione Italiana Amici della
Bicicletta.
Il "bicigrill" di Nomi, primo di una vera e propria catena che
la Provincia di Trento intende aprire lungo i suoi 400 Km. di piste
ciclabli extraurbane, è una vera e propria stazione di sosta, ristoro,
assistenza ed informazione per tutte le migliaia di cicloturisti italiani
e stranieri che pedalano in quel tratto di Ciclopista del Sole, itinerario
portante del progetto FIAB di rete nazionale ciclabile denominato "BICITALIA"
( www.fiab-onlus.it ).
Sul posto già all'alba sono accorsi l'Assessore all'Ambiente, Sport e
Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento Iva Berasi e il
dirigente del Servizio Ripristino arch.Dalrì, il Sindaco di Nomi Arch.
Gianfranco Zolin, il Vicepresidente della FIAB Lello Sforza e la
Consigliera nazionale FIAB di Trento, Manuela Demattè, che ha curato e
coordinato i rapporti con gli enti locali.
Il Presidente della FIAB Luigi Riccardi ha dichiarato che " si tratta
di un episodio di chiaro stampo mafioso. Occorre chiedersi chi può aver
avuto interesse ad impedire l'entrata in funzione di una struttura,
gioiosa e originale come il bicigrill, gestita da una organizzazione del
privato sociale quale è la FIAB. In ogni caso, occorre ricostruire,
andare avanti e reagire perché questa è l'unica risposta possibile per
stroncare sul nascere metodi malavitosi del tutto estranei ad una pacifica
comunità come è quella trentina". Ha poi espresso la sua solidarietà
alla Provincia di Trento, al Comune di Nomi ed a Manuela Demattè
responsabile degli Amici della Bicicletta Fiab di Trento.
"Di farci intimidire e di tirarci indietro non ci pensiamo nemmeno -
ha dichiarato l'Assessore Berasi - non esiste proprio. Appena
dissequestrata la struttura, la rimetteremo in funzione e proseguiremo nel
nostro rapporto con una organizzazione del volontariato come la FIAB.
Proseguiremo nella realizzazione del nostro progetto di completare la
dotazione di attrezzature di ristoro, informazione ed assistenza per i
cicloescursionisti, costruendo e mettendo in funzione altri bicigrill in
altri punti del nastro ciclabile lungo l'Adige e sulla intera rete di
piste ciclabili del trentino. Solo la fermezza nelle nostre reazioni - ha
proseguito Iva Berasi - permette di prevenire il ripetersi di episodi di
violenza come questo"
Il Presidente FIAB
Luigi Riccardi
per informazioni ulteriori: 347.97 021 89
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