09/08/10 A Lodi pedalare sugli argini del Po è assicurato
Il 6 agosto presso la sede della Provincia di Lodi, la Regione Lombardia, l'Agenzia Interregionale per il Po e la Provincia di Lodi hanno provveduto alla stipula della convenzione che permette di istituire ufficialmente le ciclovie sulle sommità arginali.
Era lo scorso aprile quando nel Lodigiano circolò la voce di cicloamatori multati per transito in bicicletta sugli argini: se tale voce non aveva mai trovato conferma presso gli organi di polizia, A.i.Po ribadiva l’efficacia di un Regio Decreto (523/1904) il quale, con le successive integrazioni di legge (la più recente è la Direttiva PCM 27 febbraio 2004), da decenni vieta l’utilizzo delle sommità arginali.
Il progressivo aumento di traffico, soprattutto automobilistico, che aveva coinvolto gli argini della Bassa a seguito al crollo del ponte di Piacenza, oltre ad un caso in cui A.i.Po si era vista chiamare in causa per responsabilità oggettiva da un cicloamatore caduto su un argine del pavese, avevano portato la stessa Agenzia a pretendere il ritorno alla piena efficacia dei divieti, sino ad allora “dormienti”: da salvaguardare, c’era innanzitutto la funzione primaria degli argini, che è di natura idraulica e che richiede il perfetto stato di manutenzione delle sponde. Inoltre, si poneva la necessità di chiarire l’ambito delle responsabilità nei confronti di chi utilizzasse le sponde stesse come ciclovie.
La Provincia di Lodi, che del Po e delle sue sponde sta cercando di fare uno dei punti di maggior richiamo in senso turistico, rischiava così il paradosso: da una parte gli investimenti per attrezzare turisticamente l’ambito golenale, dall’altra il divieto di transito per le biciclette.
Dallo scorso aprile, sono così seguiti numerosi incontri tra le parti in causa per arrivare ad una soluzione che rompesse “l’impasse”.
Nelle scorse settimane, la Giunta provinciale di Lodi aveva approvato la convenzione che va a disciplinare la complessa materia e che, di fatto, torna a dare la possibilità ai cicloamatori di utilizzare gli argini senza alcun problema.
La Giunta regionale lombarda ha provveduto ad approvare il documento nella seduta di ieri (giovedì 5 agosto), concordando con Provincia ed Aipo una presentazione immediata, che potesse garantire tutti i cicloamatori con la bella stagione ancora in corso.
“La convenzione anticipa, di fatto, in via transitoria, la possibilità dell’utilizzo di una parte delle piste arginali del Fiume Po e dei tratti di rigurgito dei Fiumi Lambro e Adda come cicliovie – fanno sapere da A.i.Po – e provvede a disciplinare posa di cartellonistica, casi di responsabilità (la Provincia di Lodi, in tal senso, attiverà una polizza assicurativa) e controlli. La durata della convenzione è di un anno, ma può essere prorogata ulteriormente qualora non si pervenga nel frattempo alla definizione della concessione definitiva ai sensi del RD 523/1904”.
Il contenuto tiene comunque conto dell’interferenza dovuta all’utilizzo della sommità arginale quale unica via per il raggiungimento e lo svolgimento di attività produttive ed agricole da parte dei soggetti aventi titolo.
Sono previsti casi di sospensione degli accordi (legati in particolar modo alle esigenze di A.i.Po o ad eventuali emergenze): da sottolineare che, entro il termine di 60 giorni, le parti si impegnano a predisporre la cartografia destinata ad individuare i tratti di ciclovie assoggettati alla convenzione.
In base alla convenzione:
* la Provincia di Lodi garantisce da subito la sicurezza e la tutela dei fruitori e della sommità arginale, stipulando specifica polizza assicurativa;
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* l’AIPO provvederà ad effettuare la manutenzione della vegetazione spontanea nonché a garantire la corretta funzionalità idraulica dei manufatti arginali;
* la Regione Lombardia, con AIPo, ha facoltà di sospendere in qualunque momento il transito in sommità al verificarsi di situazioni di incompatibilità del suo utilizzo.
FORONI: “LA BUONA NOTIZIA È IL BUONSENSO DELLE ISTITUZIONI”
“Ribadisco quanto dichiarato all’inizio di tutta questa vicenda – commenta il Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni – ossia che il buonsenso doveva prevalere. Credo che nessuno avrebbe la faccia di spiegare a migliaia di cittadini che non possono pedalare lungo i luoghi più belli del nostro territorio, dopo che questo avviene pacificamente da sempre”.
Foroni elargisce alle parti in causa un plauso convinto: “la notizia di multe alle biciclette poteva sembrare una burla e far sorridere, in realtà la materia è complessa e deve considerare una pluralità di riferimenti giuridici. E’ il classico caso in cui le istituzioni si arroccano sulle loro posizioni e dimenticano l’interesse dei cittadini. Così non è stato, ne va dato atto a tutti, con un ringraziamento particolare al Vicegovernatore Andrea Gibelli, che ha fatto da mediatore”.
BELOTTI: “UN SOSPIRO DI SOLLIEVO PER IL TURISMO LODIGIANO E PER QUELLO LOMBARDO”
“Con questa delibera – ha dichiarato Daniele Belotti, Assessore regionale al Territorio - Regione Lombardia, A.I.Po, Provincia di Lodi e gli enti locali, applicando prima di tutto il buon senso hanno risolto gli enormi disagi causati, soprattutto ai residenti, dal divieto di transito sugli argini trasformando così una criticità in un’opportunità per tutto il territorio”.
“Un’operazione intelligentemente coordinata con la quale si è riusciti a coniugare e soddisfare esigenze di messa in sicurezza degli argini e di prevenzione, da una parte, e valorizzazione del territorio, sia a fini turistici che ludici, dall’altra. Il sistema ciclopedonale, infatti, – prosegue Belotti - consentirà anche il collegamento fra gli innumerevoli elementi culturali di pregio (chiese, palazzi, cascine, ecc…) - di cui la provincia di Lodi è ricca e che sono in molti casi inseriti in ambiti urbanizzati - e il sistema ambientale paesistico dei fiumi Po e Lambro e di tutta la pianura”.
“Sono certo che l’apertura di questi nuovi percorsi ciclo-pedonali, conferirà a questa zona della pianura lombarda, già molto apprezzata e conosciuta per le sue caratteristiche naturalistico-ambientali e paesaggistiche di alto pregio, un ulteriore elemento di attrattività per tutti quei turisti italiani e stranieri che vorranno visitare la nostra regione. Un’iniziativa vincente che potrà costituire un importante precedente da replicare in altre situazioni analoghe”.
Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante progetto – conclude l’Assessore Belotti – ed in particolare il Vice Presidente Andrea Gibelli per l’interessamento al problema e la preziosa collaborazione.
GIBELLI: “SI TRATTA DI UN TASSELLO DEL MOSAICO TURISTICO DEL TERRITORIO”
Il vicepresidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, sottolinea l’importanza di non considerare la convenzione fine a sé stessa, ma in quadro decisamente più ampio: “parliamo di una zona nevralgica, nodale delle comunicazioni. Il Po, le autostrade, la linea ferroviaria storica, quella veloce si integrano con quelle classiche, storiche, Via Francigena su tutte. I nostri luoghi sono in grado di riservare luoghi sorprendenti, che vanno valorizzati dando la possibilità ai visitatori di trovare servizi in loco”
A.I.PO: “VINCENTE L’IDEA DELLA CONVENZIONE SPERIMENTALE, IN ATTESA DELLA CONCESSIONE DEFINITIVA”
“La stipula della convenzione è il risultato finale di un interessante lavoro di un gruppo di tecnici e funzionari di vari Assessorati della Regione, dell’AIPo e della Provincia di Lodi – è il commento di A.i.Po – che ha portato alla definizione di un testo che consentirà l’avvio della procedura attuativa per l’utilizzo delle sommità arginali come ciclovie.
Il Presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni e l’Assessore Regionale al Territorio ed Urbanistica Daniele Belotti, cogliendo le esigenze che si sono manifestate a livello locale, sin dal mese di maggio avevano lanciato l’idea di una convenzione sperimentale e promosso la costituzione di questo gruppo di lavoro”. Per maggiori informazioni Vedi sito: www.provincia.lodi.it/001_Not_marrone_ComStampa.asp?IDCategoria=456&IDNot E-mail: urp@provincia.lodi.it |