20/11/09 Rivoluzione bici. Il nuovo libro di Silvia Zamboni
La bicicletta fa bene alle città, le disintossica dal traffico, dall’inquinamento, dal rumore, liberando spazio. Fa bene anche al clima. E fa bene alla nostra salute. E costa pure meno del mantenimento della macchina. Cosa fare allora per diffonderne l’uso, per esempio negli spostamenti casa-scuola o casa-lavoro? Come proteggerla dai furti, uno degli assilli del ciclista urbano, insieme al quello della caccia al palo libero a cui attaccarla? E come si può rendere più sicura la circolazione dei ciclisti nei centri urbani, aldilà della realizzazione delle piste ciclabili, che non sono la soluzione adatta a tutte le situazioni? Quali sono e quali politiche e interventi hanno realizzato le città amiche della bicicletta, in Italia, Europa e Usa, da cui prendere esempio? Ma poi non sarà che l’aria inquinata che respiriamo pedalando fa più male che bene? A queste domande prova a dare una risposta il libro di Silvia Zamboni “Rivoluzione bici. La mappa del nuovo ciclismo urbano”, attraverso le voci di esperti, associazioni, blogger, movimenti ruspanti, amministratori pubblici e protagonisti delle nuove tendenze (dal bike sharing al critical mass, ai pony express in bicicletta, alle ciclofficine popolari), che compongono il puzzle del popolo della bicicletta.
Quello tra la bicicletta e città sempre più asservite al traffico automobilistico privato sembrava un confronto senza speranza, con i ciclisti urbani nel ruolo di sicuri perdenti.
Gli equilibri possono però cambiare, soprattutto se ci si rende conto della quantità e qualità dei vantaggi che il diffondersi dell’uso della bici produce: vantaggi per chi la usa e vantaggi per la collettività. A smuovere le cose, senza aspettare regali dall’alto, ci stanno riuscendo le nuove forme di organizzazione e le nuove strategie di azione dei ciclisti urbani.
Rivoluzione bici racconta nel modo più completo e aggiornato che cosa sta succedendo, in Italia e altrove.
Con la bici in città ci si sposta più velocemente, non si inquina e si fa anche movimento. In breve: si vivono
diversamente lo spazio e i rapporti sociali.
Eppure, la vita del ciclista urbano rimane molto complicata. Situazione senza uscita? Nuove forme di organizzazione e nuove strategie dimostrano il contrario. Stanchi di aspettare piste e percorsi protetti che
non arrivano mai, i ciclisti urbani stanno rinnovando la cultura dell’uso della città.
Il ciclista urbano non è più lo sconfitto per definizione. È in difficoltà, certo, e deve lottare per conquistare il proprio spazio vitale sulle strade e per strappare alle amministrazioni pubbliche risorse adeguate per la realizzazione di piste e parcheggi per le biciclette. Ma oggi lo fa con modalità del tutto nuove e con una
crescente sensibilità anche da parte degli stessi comuni.
Rivoluzione bici fornisce la prima mappa dei luoghi, delle persone, dei gruppi, dei movimenti e delle idee che stanno rimettendo in discussione il dominio dell’auto. Lo fa raccontando di biciclette, di ciclofficine, di bike sharing, di cinema, di città ideali e di città reali, di salute.
Silvia Zamboni, laureata in filosofia, giornalista, è stata redattrice del mensile La nuova ecologia per il quale nel 1987 ha pubblicato il manuale di ecologia domestica Ecogalateo. Ha collaborato a varie testate giornalistiche e alle trasmissioni radiofoniche di Rai Radio 3 Ora D, Il Filo di Arianna, Fahrenheit. Ha condotto su Rai 3 la trasmissione televisiva Greenpeace e ha collaborato a Tg3 Insieme.
Di recente per Rai Radio 3 ha realizzato i cicli di trasmissioni Vai col vento (2006), La città in cammino (2007), Effetto terra (2008 e 2009).
Con Karl-Ludwig Schibel è autrice di Le città contro l’effetto serra (Edizioni Ambiente, 2005).
È stata assessora all’Ambiente del Comune di Bologna.
www.edizioniambiente.it
Euro 12,00
978-88-96238-18-9
Silvia Zamboni è disponibile per presentazioni pubbliche del suo volume.
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