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06/12/07 Progetto della Provincia: «A scuola in bicicletta»

l'Adige 02/10/2007

Progetto della Provincia per giovani e «pendolari» Sono allo studio tratti pedalabili e itinerari sicuri

Percorsi a rete per le biciclette

E le due ruote saranno offerte dall'ente pubblico


Come c'è il car sharing, fra non molto ci potrà essere il bici sharing. Da praticare in modo diffuso, con biciclette acquistate dall'ente pubblico e messe a disposizione dei ragazzi in età scolare che desiderano utilizzarle. «A scuola in bicicletta» è il progetto messo a punto dal Servizio provinciale per la conservazione della natura. Punta a realizzare una rete di percorsi dedicati particolarmente ai più giovani, in modo da riportarli sulle biciclette, a reintrodurre l'antica abitudine di fare il percorso casa-scuola sulle due ruote, anche quando l'abitazione può essere discretamente lontana.

È un progetto sfornato da poco, che sta coinvolgendo vari servizi provinciali perché interessa non solo piste ciclabili, ma anche strade, percorsi in campagna, vicino a corsi d'acqua, ecc. Pensa a realizzare percorsi protetti in vario modo, dedicati e alternativi alla viabilità ordinaria, in ambito urbano ed extraurbano. Coinvolgerà istituti scolastici, l'ente pubblico, l'Agenzia provinciale per la tutela dell'ambiente, Trentino Trasporti, studenti, famiglie.

Punta inizialmente su quattro aree: quella perginese e dei comuni vicini, la Piana Rotaliana, Trento-Lavis e Rovereto. Zone, insomma, in cui esiste una certa concentrazione di servizi. Infatti, i percorsi pensati per i più giovani, possono benissimo essere usati anche dagli adulti per recarsi negli uffici pubblici, sanitari, ospedalieri, ecc.

Si potrebbe considerare a tutti gli effetti un piano per la mobilità alternativa. «Alternativa e sicura - spiega Marcello Pallaoro, responsabile del settore ciclabili del servizio - di fatto prevede la interconnessione tra percorsi esistenti di vario livello, la costruzione di tratti e infrastrutture nuove e coinvolge i comuni. In prima istanza s'è pensato di realizzare percorsi di avvicinamento alle scuole anche da distanze ragguardevoli».

A conti fatti, se la novità sarà realizzata, potrebbe togliere dalla strada parte delle automobili e dei bus ora adibiti al trasporti di ragazzi in età scolare. Si pensa a comuni che possono acquistare numeri consistenti di biciclette, da far gestire a personale proprio o ad esterni. A ticket bassissimi, in modo da invogliare all'uso, pensando all'esempio di altre cittadine italiane o europee dove l'utilizzo delle due ruote a pedale è gratuito per un certo numero di ore o di chilometri e solo poi scatta il ticket. Molti comuni danno bonus appositi ai ragazzi per acquistarle. I percorsi sarebbero resi sicuri, o perché dedicati solamente alle bici e difesi dal traffico, o perché riservati per alcune fasce orarie della giornata.

Alcune ipotesi? Da Levico, seguendo la strada lungolago che sale in località Visintainer per imboccare la provinciale verso Masetti e quindi in centro. Da San Cristoforo lungo la ciclabile recentemente costruita e parallela alla statale 47 per proseguire oltre la linea ferroviaria ed entrare in città mediante sottopasso o lungo la direttrice di viale Venezia e la biforcazione con corso Alpini e viale Dante. Dal conoide di Susà mediante sottopasso da ricavare nel rilevato della 47. Da Civezzano, con percorso esistente parallelo alla zona industriale che porta in prossimità dei centri commerciali e poi lungo viale Dante per giungere alle scuole. Dall'Oltrefersina, con percorsi in parte esistenti. Dalle arterie esterne o da percorsi prossimi al centro, o completando la ciclabile che copre solo parte di viale Dante e riservando alle bici altri percorsi. Alcuni, nuovi, sono progettati: lungo via Marconi, via Canopi, via Dolomiti e via Paganella. E dal nuovo ospedale Villa Rosa a Zivignago. Il nuovo reticolo per «A scuola in bicicletta» comporterà un cambiamento netto della viabilità in centro e nelle immediate periferie. È atteso da tempo da chi chiede una città realmente più vivibile.
M. A.

Per maggiori informazioni
Vedi sito: www.ripristino.provincia.tn.it/Piste_Ciclabili
E-mail: serv.naturambiente@provincia.tn.it

 
Notizia inserita da: Presidente Amici della Bicicletta di Trento
Manuela Dematte (info@fiab-onlus.it)
il 06/12/07 ore 21:28

 

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